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Death Stranding, l'ambientazione è da incubo, dice chi l'ha provato

Qualcuno ha avuto modo di provare Death Stranding al PAX Australia, definendo l'ambientazione inquietante al punto da generare incubi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   10/10/2019

In occasione del PAX Australia, qualcuno ha avuto modo di provare Death Stranding, l'ultima fatica di Kojima Productions, definendone l'ambientazione da 'incubo'. In particolare è stata la giornalista Erina Rose di Sausage Roll a descrivere come inquietante la sua breve esperienza con il gioco .

Rose: "L'ambientazione di Death Stranding è una delle più paurose e coinvolgenti che abbia mai sperimentato in un videogioco. Anche se il mondo di gioco può sembrare desolato e senza vita, non si ha mai la sensazione di essere davvero da soli... ed è terrificante."

Secondo la Rose, quello di Death Stranding è un "mondo aperto immenso con degli spazi amplissimi dove il giocatore è completamente esposto. Quando scende la notte si iniziano a sentire dei suoi inquietanti, senza che si abbia l'idea di cosa siano." Particolarmente disturbante pare essere la nebbia, che non solo amplifica i suoni, ma nasconde anche delle figure fluttuanti che si dirigono verso il protagonista. La Rose ne è stata così atterrita da aver passato il controller a un suo amico, incapace com'era di continuare a giocare.

Insomma, che il vuoto di Death Stranding sia funzionale alla sua atmosfera? Che quegli spazi nascondano più di quel che appare? Oppure è l'hype che gioca brutti scherzi? Solo la versione finale potrà dircelo, sperando che la colonna sonora non sia davvero stata composta da Max Pezzali (si scherza).

Per il resto vi ricordiamo che la data d'uscita di Death Stranding è stata fissata all'8 novembre 2019, in esclusiva su PS4.