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Death Stranding: Hideo Kojima torna sulla questione dell'accoglienza in USA e spera che venga rivalutato in futuro

Hideo Kojima ribadisce che Death Stranding probabilmente non è stato molto apprezzato in USA per differenze di gusti, ma spera che possa essere rivalutato fra qualche anno.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   05/03/2020

Death Stranding ha ricevuto generalmente un'accoglienza positiva, ma può essere considerato un gioco controverso sotto molti aspetti e alcune testate, in particolare in USA, l'hanno valutato con voti forse al di sotto delle aspettative, dunque Hideo Kojima è tornato recentemente sulla vicenda dell'accoglienza in USA sostenendo anche di sperare che il gioco possa essere rivalutato in futuro.

Non è la prima volta che Kojima parla di questa faccenda e già una prima dichiarazione di qualche tempo fa ha fatto parecchio discutere, facendo anche sollevare notevoli critiche. Il game designer aveva infatti riferito che gli americani sono più propensi agli sparatutto e che Death Stranding, andando al di là di questo stile di gioco, forse non era stato capito o apprezzato dal pubblico, al contrario degli europei che invece sembrano avere gusti più affini al titolo in questione.

Nel nuovo articolo pubblicato dal New York Times viene di fatto rievocata la stessa questione: "In America sono abituati agli sparatutto, dunque non l'hanno digerito", ha affermato Kojima su Death Stranding, "Ma va bene, ognuno lo può valutare a modo suo. Fra tre o cinque anni magari vedremo cosa diranno le persone".

Insomma, Kojima ribadisce il concetto sul fatto che il suo gioco non sia forse adatto a chi cerca un'esperienza di gameplay più classica o semplice, ma si augura anche che Death Stranding possa magari essere rivalutato col tempo, magari fra qualche anno, anche dagli attuali detrattori.

Nel frattempo, Death Stranding su PC ha finalmente ricevuto una data di uscita, ovvero il 2 giugno, oltre al Photo Mode e al supporto per i monitor ultra wide.