Mads Mikkelsen ha recentemente affermato che mettere a confronto Death Stranding con la Brexit sminuirebbe la portata dell'opera. Durante un'intervista rilasciata a The Independent, l'attore danese ha detto di non appassionarsi troppo alle metafore contenutistiche.
Peraltro era stato proprio Kojima a soffermarsi sull'elezione del presidente Donald Trump negli USA e sul dibattito legato alla Brexit, citandoli tra i principali input che lo avrebbero spinto a parlare di connessioni. Ciò nonostante, secondo Mikkelsen la politica attuale rimarrebbe un elemento secondario rispetto alla profondità della storia narrata nel gioco.
"Non tutto riguarda la Brexit o Trump", ha risposto l'interprete di Cliff quando gli è stato chiesto di parlare dei temi portanti dell'opera. "Dire questo significa semplificare il lavoro svolto da Hideo". Questo perché, a suo parere, il titolo funziona e trasmette un significato indipendentemente dalla politica odierna.
"Si sarebbe potuto fare questo durante la Seconda Guerra Mondiale, o la Prima Guerra Mondiale. Lo si sarebbe potuto fare durante la caduta dell'Impero Romano", ha aggiunto, rimarcando che focalizzarsi solo sull'attualità finirebbe per risultare noioso. "Si può sempre fare un film molto diretto. Ma credo che il mondo sia più vasto di così; è molto più complicato di così".
Proprio oggi abbiamo riportato le dichiarazioni di Norman Reedus in merito alle differenze che intercorrono tra cinema e videogiochi nella prospettiva di un attore. In questa rubrica riassumiamo i commenti espressi dai lettori su Death Stranding.