Dragon Age: The Veilguard è fantastico, secondo uno sviluppatore di Baldur's Gate 3. Nello specifico il director of publishing di Larian Studios, Michael Douse, ha detto che questo nuovo capitolo della serie "è il primo Dragon Age che sa davvero cosa vuole essere".
"Sto giocando Dragon Age: The Veilguard in segreto: dietro il mio zaino in ufficio, davanti a una finestra gigante, in cucina", ha scritto Douse in un post pubblicato su X. "Vi starete chiedendo se secondo me è 'un gioco compatibile con la mia esperienza durante Baldur's Gate 3', quindi lo affronterò da questa prospettiva."
"La risposta è sì. È un po' come uno show importante, lungo nove stagioni, alla stregua di una serie Netflix ben fatta, incentrata sui personaggi e degna di essere seguita. Ha un buon senso di propulsione e di slancio in avanti."
"Il sistema di combattimento, francamente, è brillante: a mio avviso un mix fra Xenoblade e Hogwarts, il che è una genialata. Sa quando ha bisogno di un momento narrativo importante e sa quando lasciarvi giocare con la vostra classe e sfruttare alcuni dei suoi elementi più forti. Ma, soprattutto, per me è il primo gioco di Dragon Age che sa veramente cosa vuole essere."
La critica ha dubbi? Qualcun altro no
Come sappiamo, Dragon Age: The Veilguard ha ricevuto ottimi voti dalla stampa internazionale e la cosa ha sorpreso diverse persone ma non Douse, che a quanto pare ha davvero apprezzato l'esperienza confezionata per l'occasione da BioWare.
"In breve, se volete un po' di avventura focalizzata sul personaggio, con un sistema di combattimento forte e ambientata in un universo che conoscete, amate o di cui avete sentito parlare, è molto meglio della media dei giochi d'azione e molto meno pesante dei gargantueschi RPG che a volte possono intimidire. In una parola, è divertente!"
"Per quanto mi riguarda, sono estremamente felice che BioWare riesca a farsi valere anche in tempi incerti come questi, causati della stupida avidità di alcune aziende. Ci troviamo di fronte a un gioco esistenziale, e per di più divertente."