In un recente numero della rivista Play (precisamente il numero 35), il Game Director di Dragon's Dogma 2 Hideaki Itsuno si è preso un po' di tempo per riflettere sul gioco originale e su ciò che spera di ottenere con il tanto atteso sequel - e su come ha ideato esattamente il grande mondo di questo sequel.
"Volevo davvero realizzare un sequel subito dopo l'uscita [del gioco originale], quindi mi dispiace di aver fatto aspettare tutti così tanto", ha dichiarato Itsuno nell'intervista rilasciata alla rivista Play. "Sono stato molto grato di vedere così tanti fan apprezzare la qualità del gioco e sostenerlo per così tanti anni. Il fatto che i fan sostengano il gioco - sia all'interno di Capcom che all'esterno - è sicuramente qualcosa che ha contribuito a spingere il progetto verso la realizzazione".
Come è nato Dragon's Dogma 2?
Secondo quanto dichiarato da Itsuno nell'intervista a Play Magazine, ci sono voluti molto tempo ed energia per contribuire alla realizzazione del concept del sequel, che presenta un mondo dalle dimensioni quasi doppie rispetto al primo gioco. Ciò significa che nessuna idea, per quanto azzardata, è stata ignorata.
"Abbiamo tenuto sessioni lunghe vari giorni in cui il team ha proposto idee per le cose che potevano accadere nel gioco, e le idee più divertenti erano sempre quelle che venivano fuori quando il nostro lavoro ci teneva svegli fino a tarda notte", ha detto Itsuno. "Quando siamo andati a implementare queste idee, abbiamo messo da parte la domanda 'possiamo davvero inserire una cosa così sciocca nel gioco?' e ne abbiamo inserite il maggior numero possibile".
Vi lasciamo infine al più recente trailer di gameplay e tutti i dettagli dallo showcase dedicato mandato in onda un mese fa.