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Final Fantasy 7 Rebirth non è stato un flop per il director, ma non potrà più essere un'esclusiva PlayStation

Yoshinori Kitase ha chiarito qualcosa sullo stato di Final Fantasy 7 Rebirth in una nuova intervista, riferendo che le vendite sono soddisfacenti ma anche che non potrà più essere un'esclusiva.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/12/2024
Un'immagine di Final Fantasy 7 Rebirth
Final Fantasy VII Rebirth
Final Fantasy VII Rebirth
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In una recente intervista pubblicata da IGN Brazil, il director di Final Fantasy 7 Rebirth, Yoshinori Kitase, ha voluto chiarire che il gioco non è stato certamente un flop nonostante non abbia raggiunto le aspettative di vendita, ma ha anche riferito che il titolo non potrà più essere un'esclusiva PlayStation, legata a una singola piattaforma.

La divisione brasiliana di IGN ha avuto modo di intervistare Yoshinori Kitase e Naoki Yoshida in occasione dei The Game Awards 2024, e in tale occasione gli sviluppatori si sono aperti maggiormente sull'andamento delle vendite di Final Fantasy 7 Rebirth e anche sul futuro della serie, da una parte riferendo dati incoraggianti ma facendo anche capire, dall'altra, come un cambio di strategia sia ormai necessario.

In sostanza, nell'attuale industria videoludica e con i costi richiesti per lo sviluppo di giochi colossali come questo, il fatto di rimanere legati a una singola piattaforma è controproducente e Square Enix sembra sia intenzionata a superare il concetto dei giochi in esclusiva per cercare di raggiungere un pubblico più ampio possibile.

Final Fantasy 7 Parte 3 sarà multipiattaforma al lancio?

Non è certo un concetto nuovo, considerando che è dal cambio di CEO con l'arrivo di Takashi Kiryu che Square Enix continua a ribadire la necessità di superare la strategia delle esclusive per cercare di ampliare il pubblico potenziale.

Nel rapporto finanziario pubblicato lo scorso settembre, la compagnia aveva valutato le vendute di Final Fantasy 16 e Final Fantasy 7 Rebirth come deludenti, non avendo soddisfatto le aspettative di profitto.

Le vendite di Final Fantasy 7 Rebirth non sono praticamente mai state svelate in maniera ufficiale, ma nell'occasione dell'intervista Kitase ha detto chiaramente che la compagnia è piuttosto soddisfatta del successo riscosso finora, tuttavia la situazione deve cambiare.

"Anche se siamo fiduciosi e lieti di raggiungere un certo livello di vendite, è chiaro che nell'epoca moderna dello sviluppo videoludico non possiamo continuare a essere legati esclusivamente a un'unica piattaforma", ha commentato Kitase. "Penso che dovremo offrire il gioco a quanti più giocatori possibile".

Come questo si traduca precisamente in fatti non è ancora chiaro: nonostante siano passati anni dalla sua uscita Final Fantasy 7 Remake non è ancora uscito su Xbox e nemmeno Final Fantasy 16, legati a accordi di esclusiva i cui termini non sono stati mai precisati pubblicamente.

Possiamo aspettarci che Final Fantasy 7 Parte 3 possa arrivare in contemporanea su PC e PlayStation, viste le parole degli sviluppatori, ma ci sono forti speranze anche per altre console, come appunto Xbox e forse anche Nintendo Switch 2, nel caso sia tecnicamente possibile.