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Gearbox farà di tutto per far giocare Borderlands 4 prima possibile a un fan malato terminale

Caleb McAlpine, grande fan della serie e malato terminale, ha chiesto a Gearbox di poter provare in qualche modo Borderlands 4 prima di andarsene e il team sta facendo il possibile.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/10/2024
Una scena di Borderlands 4
Borderlands 4
Borderlands 4
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Caleb McAlpine è un fan della serie Borderlands che qualche giorno fa ha scritto su Reddit un commovente appello per chiedere se fosse possibile poter giocare a Borderlands 4 in qualche modo, considerando che è malato di cancro in stato terminale e che potrebbe avere al massimo due anni di vita, e Gearbox si è subito mossa per venire incontro alla richiesta.

Caleb ha spiegato di avere 37 anni e che gli è stato diagnosticato un cancro allo stadio 4 e che avrebbe circa 7-12 mesi di vita, che potrebbero allungarsi a due anni nel caso in cui la chemioterapia possa avere successo nel ritardare la diffusione della malattia.

"Sono un fan sfegatato di borderlands e non so se sarò presente per borderlands 4. C'è qualcuno che sa come contattare Gearbox per vedere se c'è un modo per giocare in anticipo?" Ha chiesto alla community di Reddit.

Borderlands ha una storia di omaggi e affetto verso i fan

La comunità si è velocemente attivata e ha sparso la voce, mettendo in evidenza il messaggio di Caleb anche attraverso social ai vertici di Gearbox, e in particolare Randy Pitchford si è subito mosso per contattarlo e cercare di trovare una soluzione.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

"Grazie a tutti quelli che mi hanno segnalato il thread di Reddit", ha scritto Pitchford su X, "Caleb e io ora stiamo comunicando via email e stiamo facendo tutto il possibile per riuscire a realizzare questa cosa", ha spiegato, facendo capire come il team cercherà in ogni modo quantomeno di far provare una qualche versione di Borderlands 4 a Caleb.

Riuscire a soddisfare la richiesta sarebbe sicuramente un bel gesto da parte di Gearbox, anche se la missione non è semplice considerando che il nuovo capitolo sembra ancora alquanto distante e riuscire a costruire una build giocabile potrebbe essere un'impresa notevole.

Il team non è peraltro estraneo a comportamenti di questo tipo, avendo manifestato grande affetto verso vari utenti scomparsi in varie maniere: in Borderlands 3, per esempio, l'arma Trevonator è chiamata così per ricordare Trevor Eastman, un ragazzo che chiese anche lui di poter provare il gioco prima di morire e anche il personaggio di Michael Mamaril in Borderlands 2 è stato creato per omaggiare un fan protagonista di una storia similmente triste.