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God of War Ragnarok: il director ha scoperto di soffrire di afantasia durante lo sviluppo

Il director di God of War Ragnarok, Eric Williams, ha svelato di aver scoperto di soffrire di afantasia durante lo sviluppo del gioco.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   11/11/2022
God of War Ragnarok
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God of War Ragnarok propone varie novità per la saga e una di queste non è direttamente legata al gioco. Ad esempio, il gioco ha avuto un nuovo director rispetto al precedente: parliamo di Eric Williams, che è stato intervistato da GameInformer. Nel corso del dialogo, il director ha anche svelato una curiosità: durante lo sviluppo ha scoperto di soffrire di afantasia.

Per chi non sa di cosa parliamo, l'afantasia è "la condizione della mente che non è capace di visualizzare nessuna immagine mentale, come se l'occhio della mente fosse completamente cieco". La questione è emersa durante una domanda di GameInformer legata alla magnitudine di God of War Ragnarok.

Williams spiega di avere un sistema per la gestione del gioco in Excel nel quale sono organizzati tutti i frammenti di ogni sequenza di gioco, spiegandoli uno per uno e segnalando come sono connessi e quanto tempo occupano al giocatore. Si tratta di un approccio più "matematico", spiega Williams, in quanto lui proviene da quel mondo (il suo background di studi è l'astronomia e la matematica), a differenza di Barlog (director del precedente gioco) che dal punto di vista di Williams è più un creativo, uno sceneggiatore e attore.

Kratos contro Thor
Kratos contro Thor

Proseguendo, Williams afferma che il suo metodo era innovativo per il team. Poi afferma che il suo metodo deriva proprio dal fatto che soffre di afantasia: non riesce a immaginare visivamente qualcosa, così compensa creandosi un sacco di riferimenti e immagini per ogni cosa. Un artista gli ha anche detto che non ce ne era bisogno, ma Williams ha risposto di averne bisogno.

Ha detto: "Lo faccio, perché ho bisogno di sapere che stiamo guardando la stessa cosa. Non sapevo nemmeno che esistesse. Pensavo che fosse sempre stato solo un modo di dire. "Lo vedo nell'occhio della mia mente". E poi l'ho letto nel libro della Pixar, Creativity, Inc: Overcoming the Unseen Forces That Stand in the Way of True Inspiration" (Superare le forze invisibili che ostacolano la vera ispirazione) e [l'ex capo della Pixar] Ed Catmull ne parla e mi sono detto: Wow, è una cosa vera?."

"Ho iniziato a documentarmi e poi ho iniziato a spiegarlo alle persone e loro mi hanno detto: "Oh, non c'è da chiedersi perché lo fai!". Perché ho una directory di gif animate per tutti gli animatori, per tutti i combattimenti. Sono tipo 6000 gif o qualcosa del genere, perché ho preso tutti questi riferimenti."

"Loro lo adorano, ma dicevano: "Non c'è bisogno di fare tutto questo. Sappiamo com'è fatto un calcio circolare". E io: "Sì, ma non questo". Questa è stata la cosa strana. E poi hanno iniziato a dire: "È solo ossessivo su tutte queste cose". Così ho continuato a farlo. Pensavo: "Beh, sto già compensando, quindi continuerò a farlo sempre di più". Alcune persone si arrabbiano perché dicono: "Amico, stai togliendo tutto il divertimento creativo perché dici solo "fai così"", ma poi ho scoperto una tecnica diversa: tiravo fuori cose che non sembravano adattare a stare insieme e davo loro una descrizione e loro capivano come mettere tutto insieme."

Pare quindi che Williams abbia saputo sfruttare la propria afantasia per organizzare il lavoro. Se anche voi volete vedere le cose e non solo immaginarle, dovete vedere la presentazione allo stadio di San Siro di God of War Ragnarok.