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GTA 6 a 100 dollari spingerebbe altri editori ad aumentare i prezzi aiutando l'industria, per un analista

Uno dei motivi per cui molti sono in attesa del lancio di GTA 6 è la possibilità che sdogani un prezzo di 100 dollari per i giochi tripla A.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   19/01/2025
Un personaggio di GTA 6
Grand Theft Auto VI (GTA 6)
Grand Theft Auto VI (GTA 6)
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Nel rapporto "State of Video Gaming in 2025", l'analista di Epyllion Matthew Ball ha stimato tra le opportunità di crescita dell'industria videoludica nel 2025, la possibilità che GTA 6 venga lanciato a un prezzo di 80 - 100 dollari. Secondo lui sarebbe un punto di svolta, perché infrangerebbe una barriera psicologica del mercato, spingendo altri editori e sviluppatori ad aumentare i prezzi. Di fatto produrrebbe una specie di effetto domino, che viene visto come positivo dagli analisti. Immaginiamo che molti giocatori non condividano questa opinione.

Cavallo di Troia

Già in passato si era parlato di come GTA 6 potesse diventare la scusa per poter superare il prezzo di 70 dollari (da noi 80 euro), fissato attualmente per i videogiochi tripla A. Interessante notare che Take-Two, l'editore di GTA 6, è stato tra i primi ad aumentare il prezzo dei suoi giochi da 60 a 70 dollari nel 2020. Ora, con il nuovo titolo di Rockstar Games, potrebbe farlo crescere ancora. Va detto comunque che il prezzo di 70 dollari per i giochi ormai è illusorio, visto che tra edizioni speciali, microtransazioni e pass stagionali, spesso si spende molto di più. Comunque sia, le stime parlano di 40 milioni di copie vendute da GTA 6, con oltre 3 miliardi di dollari di ricavi, nel primo anno di commercializzazione.

Ad esempio, GTA V ha venduto oltre 205 milioni di copie e continua a generare enormi entrate grazie alle microtransazioni in GTA Online. Le prime previsioni indicano che GTA 6 potrebbe vendere 40 milioni di copie e generare oltre 3 miliardi di dollari di entrate solo nel suo primo anno.

Le altre aree di crescita potenziale per il 2025 evidenziate da Ball sono: l'espansione in mercati "non core", i contenuti generati dagli utenti, i servizi di gioco social, Nintendo Switch 2, altri dispositivi portatili, il gaming mobile AA/AAA, nuove regolamentazioni degli store di app, nuovi generi di gioco, l'intelligenza artificiale generativa e la pubblicità.

Infine, Ball ha analizzato le sfide che il settore dei videogiochi deve affrontare, attribuendole a vari fattori, tra cui un'"esaurimento dei motori di crescita decennali", un aumento della competizione e dei costi di sviluppo, eventi macroeconomici e pandemie, oltre a cambiamenti delle politiche economiche delle piattaforme. Ha anche aggiunto che molti dei potenziali "fattori di crescita previsti" in passato, non si sono concretizzati come sperato.