Alcuni anni fa, per la precisione nel 2018, Dan Houser si è detto sollevato dal fatto che GTA 6 non sarebbe uscito durante la presidenza di Donald Trump: dichiarazioni che sono evidentemente invecchiate male, alla luce degli ultimi risultati elettorali americani.
"Non sappiamo davvero cosa avremmo fatto (con GTA 6, NdR), per non parlare di quanto la gente si sarebbe arrabbiata per qualsiasi cosa avessimo raccontato nel gioco", aveva detto Houser ai microfoni di GQ. "Sia l'intensa progressione liberale che l'intenso conservatorismo sono entrambi movimenti parecchio militanti e arrabbiati."
"È spaventoso ma anche strano, eppure entrambe le parti sembrano occasionalmente virare verso l'assurdo. Per questi motivi è difficile fare satira. Alcune delle cose che stanno accadendo vanno chiaramente al di là della satira. Dunque diventeremmo obsoleti nel giro di due minuti, del resto tutto cambia così velocemente."
E invece...
Nelle scorse ore è arrivata la conferma ufficiale che Donald Trump è stato nuovamente eletto presidente degli Stati Uniti. Ciò significa che l'augurio di Houser è decisamente invecchiato male, considerando il fatto che eGTA 6 uscirà il prossimo autunno su PS5 e Xbox Series X|S.
Certo, è anche vero che la presidenza di Trump e le sorti del nuovo capitolo di Grand Theft Auto non sono più fra le priorità del co-fondatore di Rockstar Games, che ha lasciato l'azienda nel 2020 per dedicarsi a progetti differenti nell'ambito di uno studio che ha aperto i battenti l'anno sucessivo.
A questo punto non resta che da chiedersi se il primo mandato di Trump abbia influenzato effettivamente il comparto narrativo di GTA 6 e la ben nota critica politica e sociale che la serie ha sempre espresso.