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I videogiochi tradizionali (e le console) sono roba da vecchi

Il futuro dei videogiochi tradizionali, così come quello delle piattaforme a questi dedicate, sembra sempre più in dubbio considerando le tendenze ormai consolidate sul pubblico giovane.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   28/05/2025
Un anziano videogiocatore qualsiasi

È un po' un discorso trito da cassandre tecnologiche ma chiunque abbia a che fare con bambini e ragazzi non può evitare di notare come questi sembrino sempre meno attratti dai videogiochi di stampo tradizionale e dalle console, in favore di un tipo di fruizione differente ed esperienze che poco hanno a che fare con quelle su cui si sono formati i videogiocatori ormai "maturi", per non dire vecchi. L'ultima conferma è arrivata dal caso Grow a Garden, un singolo gioco di Roblox fatto da un ragazzino che ha quasi gli stessi utenti attivi dell'intero Steam, tanto per dare un'idea di ciò di cui stiamo parlando. È vero che Roblox è un po' un mondo a parte rispetto ai videogiochi, ma proprio questa discrepanza è simbolica dello status quo che si è delineato per quanto riguarda il pubblico giovane, che sembra sempre meno interessato ai videogiochi classici.

Poco male, dirà qualcuno: il mercato fa comunque registrare numeri da capogiro di anno in anno e stiamo vivendo delle annate clamorose in termini di nuove uscite. Sì, ma cosa succederà in futuro? Videogiochi classici e console sembrano legate a un pubblico sempre più anziano, e in qualche modo la soglia di accesso alle esperienze videoludiche classiche pare si stia alzando sempre di più, di fatto restringendo il bacino di utenza a cui queste si rivolgono.

I videogiochi negli USA vendono sempre meno: i dati di gennaio indicano che tutte le console sono in calo I videogiochi negli USA vendono sempre meno: i dati di gennaio indicano che tutte le console sono in calo

Non è necessariamente un discorso da "boomer" su quanto si stava meglio quando si stava peggio: chi era piccolo negli anni 80 e 90 aveva i primi contatti con i videogiochi attraverso titoli che ora sono considerati grandi classici e potevano avviare da subito a una "carriera" da videogiocatore appassionato. Ora i primi contatti con l'intrattenimento elettronico hanno spesso a che fare con prodotti che non rispecchiano necessariamente le caratteristiche del videogioco standard e che risultano di fatto esterni al mercato videoludico classico rivolto agli utenti "core".

Rischio di estinzione?

Non è tanto una questione qualitativa, ma proprio ontologica: Roblox, Brawl Stars e per certi aspetti anche Minecraft hanno caratteristiche specifiche che esulano dai sistemi di riferimento per categorie dei videogiochi standard e vengono fruiti quasi sempre attraverso smartphone, dispositivi che incrementano questa discrepanza nella tipologia di esperienza.

Un'immagine di Grow a Garden, nuovo fenomeno di Roblox
Un'immagine di Grow a Garden, nuovo fenomeno di Roblox

È possibile che a un certo punto, crescendo e magari spinti dai genitori che sono a loro volta videogiocatori tradizionali e che magari hanno voluto acquistare una console da tenere in casa, anche i più giovani subiscano un avvicinamento al videogiocare più tradizionale, ma la generazioni successive riceveranno lo stesso trattamento? Quando progressivamente la vecchia guardia uscirà di scena, quanti degli attuali utenti giovanissimi, cresciuti con Roblox su smartphone, sentiranno la necessità di avvicinarsi ai videogiochi classici?

Il fatto che l'utenza console sia rimasta sostanzialmente invariata, in termini quantitativi, a prescindere dai nuovi assetti del mercato (le quote acquisite da PlayStation a discapito di Xbox, per esempio), è un segnale evidente di come la crescita non stia procedendo come previsto. Nintendo può riuscire a mantenere il suo fortino intatto grazie alle sue IP iconiche, mentre il PC viaggia su un binario diverso grazie alla versatilità della piattaforma, ma per il resto la situazione non è semplice e l'incremento costante dei costi delle console a cui stiamo assistendo non fa che complicare le cose.

L'ossessione per i live service deriva probabilmente dalla concezione di questo problema fondamentale, eppure anche questa non sembra essere una soluzione del tutto convincente, vista la quantità di fallimenti che produce. Dobbiamo abituarci all'idea di una "decrescita felice" dell'industria? Il crack è inevitabile? Intanto, vediamo cosa sarà in grado di apportare Nintendo Switch 2, che potrebbe rappresentare già un elemento importante nell'evoluzione del mercato, essendo previsto come il possibile più grande lancio videoludico della storia.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.