In Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii scopriremo il vero volto di Goro Majima, l'ex "cane pazzo" della famiglia Shimano: ne ha parlato il director della serie, Masayoshi Yokoyama, nel corso di un'intervista pubblicata sulle pagine del PlayStation Blog.
Goro "maschera i suoi sentimenti e nasconde il suo vero io", ha spiegato Yokoyama. "Il suo passato è menzionato nel corso della serie, eppure il vero Majima rimane un enigma. Sente il bisogno di rispecchiare l'immagine che gli altri hanno di lui e si comporta abilmente di conseguenza."
"Tuttavia, in questo titolo il personaggio soffre di amnesia, esponendo il suo vero io durante lo svolgimento della storia." Scopriremo dunque chi è il vero Majima? "Capirete chi è attraverso le sue interazioni con un bambino chiamato Noah", ha continuato il director.
"Viene fuori che è solo un duro a cui piace molto fantasticare. In Gaiden, mentre ricorda il suo passato, Majima osserva se stesso in maniera oggettiva e realizza chi è. Si tratta di uno sviluppo narrativo nuovo."
Un protagonista a dir poco atipico
"Tuttavia Majima non rappresenta la scelta più convenzionale per un protagonista. La sua imprevedibilità, sebbene non sia la norma, è quello che lo distingue e lo rende intrigante. Quando un personaggio come Majima diventa il protagonista, crea una discrepanza fra azioni ed emozioni", ha aggiunto Yokoyama, che nella stessa intervista in cui ha rivelato che il gioco era nato come uno spin-off con Kazuma Kiryu.
"Potrebbe capitare che vi sentiate frustrati durante una scena, mentre Majima non sembra toccato e la cosa potrebbe lasciarvi confusi. Per evitare ciò sarebbe servito un personaggio neutrale che si comporta come i giocatori si aspettano da un protagonista, ma lo svantaggio è che poi avremmo finito per ritrovarci un protagonista noioso."
"Per fare di Kiryu e Kasuga dei protagonisti gli abbiamo fornito delle personalità aggiuntive, ma se facessimo lo stesso con Majima diventerebbe un tipo noioso. Per renderlo un protagonista, dunque, avevamo solo due opzioni: l'amnesia o il viaggio indietro nel tempo. Senza amnesia, Majima non avrebbe funzionato."