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La strategia multipiattaforma di Microsoft starebbe disorientando alcuni editori sullo sviluppo di giochi Xbox

Secondo il giornalista Chris Dring, come riferito nel suo recente podcast, la strategia multipiattaforma di Microsoft avrebbe portato editori e sviluppatori a interrogarsi sul futuro di Xbox.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/05/2025
Il logo Xbox

La nuova puntata del podcast The Game Business contiene anche una considerazione da parte del giornalista Chris Dring, ex-editor di GamesIndustry.biz e ora fondatore di questa nuova testata, secondo il quale diversi publisher e sviluppatori sarebbero rimasti un po' disorientati dalla nuova strategia multipiattaforma di Microsoft, tanto da portare a domandarsi se abbia senso sviluppare giochi per Xbox.

Dal medesimo podcast avevamo riportato anche le considerazioni sul successo di Call of Duty su Game Pass o meno, peraltro anche quelle rimaste piuttosto aperte e vaghe, visto che non ci sono dati ufficiali e precisi riguardanti Call of Duty: Black Ops 6, che secondo alcune fonti sarebbe il gioco con gli incassi maggiori della serie.

Dring riferisce che alcuni "publisher e sviluppatori" non meglio identificati non vedrebbero molto il senso di lanciare i giochi su Xbox, considerando che la piattaforma avrebbe sempre meno rilevanza, visto lo spostamento di Microsoft sul multipiattaforma.

Dubbi sulla rilevanza di Xbox nel futuro

In sostanza, secondo il ragionamento in questione, questi misteriosi attori del mercato vogliono ovviamente che vi sia una concorrenza all'interno del mercato console, ma considerando che Microsoft stessa pubblica i propri giochi al lancio sulle piattaforme concorrenti, "trascurando" in questo modo la propria piattaforma, allora alcuni metterebbero in discussione la necessità di creare giochi per Xbox.

Questo è un elemento su cui Microsoft dovrebbe fare più chiarezza e dovrebbe trovare un maggiore equilibrio nel prossimo futuro, secondo Dring.

Xbox non sarà la nuova Sega, ma il multipiattaforma le ha permesso di crescere, ha affermato Phil Spencer Xbox non sarà la nuova Sega, ma il multipiattaforma le ha permesso di crescere, ha affermato Phil Spencer

Il giornalista, tuttavia, non menziona ovviamente alcun nome, dunque è difficile dire l'estensione di questo pensiero, che peraltro sembra andare anche in controtendenza rispetto all'idea che si sta affermando di recente, ovvero che per far fronte ai costi di sviluppo sempre crescenti sia meglio aprirsi il più possibile agli utenti piuttosto che escludere le piattaforme, come dimostrato di recente da Square Enix.

Forse la questione avrebbe senso nel caso in cui la conversione di giochi su Xbox dovesse risultare più onerosa degli eventuali ricavi da tale piattaforma, problema che potrebbe essere mitigato dalla progressiva vicinanza tra l'ambiente di sviluppo PC e Xbox.