Peak è uno dei grandi successi di pubblico del 2025. Si tratta di un "friendslop" ovvero un piccolo videogioco dai bassi valori produttivi nel quale il focus è giocare con gli amici in cooperativa. Ovviamente così come c'è chi lo ama, c'è chi lo odia e più in generale non sopporta il genere.
Nick Kaman, capo di Aggro Crab ovvero il team co-autore di Peak, ha quindi risposto a chi odia i friendslop, parlando con GamesRadar+.
Il team di Peak difende i "friendslop"
Kaman ha spiegato che sebbene questi videogiochi "non rispettino i tradizionali indicatori di un prodotto di qualità", alcuni giocatori semplicemente desiderano passare del tempo con gli amici e divertirsi e questo è ciò a cui "i giochi friendslop danno priorità".
Il capo dello studio spiega che i friendslop non hanno una grafica rifinita o una trama, ma che "non cercano di essere il Gioco dell'Anno" in quanto si "focalizzano sul dare ai giocatori una esperienza specifica" e inoltre permettono ai team indie di non investire cifre troppo alte.
Kaman ammette che come con ogni nuova moda, ciò che accade è che nascono dei cloni di bassa qualità pubblicati ad alto ritmo. Al tempo stesso, però, ricorda che è semplice e divertente odiare, specialmente considerando che viene usato un termine che suona male come "friendslop" (che possiamo tradurre come una 'sbobba da giocare con gli amici').
"C'è un forte desiderio di connettersi e stare insieme nei mondi online, e i giochi friendslop mettono questo aspetto al centro dell'esperienza", ha aggiunto Kaman. "Si tratta di giochi che enfatizzano il lavoro di squadra e la comunicazione, piuttosto che limitarsi a mettere alla prova l'abilità individuale in un contesto di gruppo".
Vi segnaliamo infine che gli autori di Peak volevano andare in vacanza dopo la pubblicazione ma...