Dean Hall, il creatore di DayZ e più recentemente di Icarus, ha criticato aspramente Valve per come nei suoi titoli utilizzi dei metodi provenienti dal mondo del gioco d'azzardo per monetizzare. In particolare, si riferisce a Counter-Strike 2, che da anni vive in una zona grigissima a causa delle sue microtransazioni, che hanno creato un mercato paralello e più volte si sono intrecciate con il mondo del gioco d'azzardo.
Cambiare le cose
Intervistato da Eurogamer, Hall ha dichiarato: "Penso che Valve non riceva neanche lontanamente abbastanza critiche per quello che fa. Onestamente, sono disgustato dalle meccaniche di gioco d'azzardo nei videogiochi, non dovrebbero assolutamente esistere."
Ha poi aggiunto: "La mia sfida agli sviluppatori è questa: se pensano davvero che queste cose non siano un problema, allora rendano disponibili i dati alle università, che non vedono l'ora di studiare il fenomeno."
Come detto, il suo è un riferimento diretto alle loot box, o casse premio, di Counter-Strike 2, che offrono skin per armi e armature scambiabili tra giocatori, alimentando così un mercato multimiliardario sotterraneo attorno al gioco, collegato anche con il mondo del gioco d'azzardo.
Nonostante le critiche alle casse premio, Valve ha trovato un modo per mantenerle, facendo pagare direttamente per il contenuto della cassa, e non per la cassa stessa.
Hall ha fatto anche un discorso molto amaro su come molti studi, compreso il suo, siano costretti a introdurre certe forme di monetizzazione per sopravvivere, anche lì dove non vorrebbero farlo. Ad esempio il suo Icarus ha adottato il modello Paradox, basato sui DLC: "Non sono contento nemmeno io," ha ammesso. "Concordo con molti dei giocatori che si arrabbiano per il modello dei DLC. Non mi piace davvero l'approccio di Icarus. Ci è servito per restare a galla. In realtà penso che molti videogiocatori non si rendano conto che il 99% degli sviluppatori là fuori pensa la stessa cosa: 'non mi piace questo sistema.' Quindi chi sta vincendo? Di certo non noi. Ci sono molti studi come il mio che stanno solo cercando di resistere e continuare a fare i giochi che vogliono fare, ma senza essere felici del modo in cui devono monetizzarli."
Per uscire da questa situazione, Hall ha deciso di provare il tutto per tutto con Kitten Space Agency, il suo prossimo titolo, successore dichiarato di Kerbal Space Program, che dovrebbe essere gratuito con contributi volontari. "Voglio trovare un modo diverso," ha detto. "Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo provare qualcosa. E se c'è un gioco che merita di tentare questa strada, è un titolo in stile KSP. Diciamo che i videogiochi possono ispirare, e l'ispirazione dovrebbe essere gratuita - è un po' il motto di KSA. Penso che questo gioco meriti di più, davvero: merita di essere gratuito."