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PS5 e Xbox Series X, poche esclusive per la continuità col presente: che ce ne facciamo dell'hardware next gen?

I publisher third party potrebbero adottare la strategia della continuità tra generazioni, ma è un bene o un male?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/02/2020

PS5 e Xbox Series X rappresentano, per la prima volta, un passaggio generazionale che non corrisponde a un vero e proprio stacco evolutivo in termini di software, visto che entrambe le console saranno comunque retrocompatibili e condivideranno dunque il catalogo con le console precedenti. Questo crea peraltro una situazione paradossale, in quanto entrambe le nuove console dovrebbero anche rappresentare una sostanziale evoluzione in termini tecnologici, forse uno dei maggiori passi in avanti da una generazione all'altra visti in epoca recente, considerando le potenzialità che sembrano poter esprimere i nuovi hardware e alla luce anche dei nuovi dettagli emersi su Xbox Series X, con la sua GPU in grado di sprigionare 12 TFLOPS di potenza. Che ce ne facciamo di tutti questi teraflops se poi ci ritroviamo a giocare a titoli che sono comunque pensati per funzionare su macchine animate da processori Jaguar di sette anni fa?

Microsoft e Sony hanno prospettive diverse da questo punto di vista: la casa di Xbox ha messo in chiaro fin da subito la volontà di mantenere la massima continuità tra Xbox One e Xbox Series X, assicurando il supporto alla prima e ovviamente le migliori versioni del software sulla seconda, ma di fatto cercando di mantenere attiva questa situazione inter-generazionale almeno per uno o due anni dopo il lancio della nuova console. Sony, al contrario, ha fatto sapere di credere ancora nelle generazioni intese in senso tradizionale, ovvero come stacchi effettivi tra una console e l'altra, affermando di avere intenzione di lanciare delle vere e proprie esclusive per PS5 che non saranno in grado di funzionare su PS4. Questa, però, potrebbe essere un'iniziativa isolata e relativa solo ai first party Sony, visto che difficilmente i third party avranno intenzione di negarsi la possibilità di accedere a un pubblico composto da più di 150 milioni di utenti, sommando le basi installate di PS4 e Xbox One. Anzi, probabilmente si tratterà solo di alcuni first party, visto che anche Sony stessa, almeno in un primo momento, vorrà evitare di tagliare fuori completamente gli oltre 100 milioni di utenti PS4, dunque varie nuove produzioni interne continueranno comunque a uscire su PS4, compatibili con PS5.

Ps5 Xbox


Una conferma di questa situazione è arrivata oggi Square Enix, che ha parlato chiaramente di un approccio graduale a PS5 e Xbox Series X, con un periodo di tempo forse anche piuttosto lungo nel quale i giochi verranno sviluppati in modo da uscire sia sull'attuale generazione che sulla next-gen: "PS5 e Xbox Series X saranno retrocompatibili, dunque prevediamo di rendere disponibili i nostri nuovi titoli sia per le piattaforme di attuale che di prossima generazione", ha affermato il presidente Yosuke Matsuda, aggiungendo che "Arrivare a realizzare giochi che funzionino esclusivamente sulle console next-gen è qualcosa che si verificherà nel corso del tempo, ad ogni modo". Insomma, il passaggio evolutivo che porterà all'inevitabile esclusione di PS4 e Xbox One avverrà solo più avanti nel tempo, dopo un momento di cross-gen che potrebbe protrarsi per alcuni anni. Visto che si parla di retrocompatibilità ormai da un po', questi concetti non giungono certo come delle sorprese, eppure viene da domandarsi quanto tempo ci vorrà prima di vedere effettivamente quello che PS5 e Xbox Series X siano veramente in grado di fare, considerando che difficilmente i giochi dei primi anni potranno sfruttare pienamente le nuove possibilità offerte esclusivamente dagli hardware di nuova generazione.

Bisogna anche dire che si tratta di un fenomeno in una certa continuità con quanto era accaduto all'inizio dell'attuale generazione, anzi per certi versi probabilmente più onesto: invece di assistere all'arrivo di innumerevoli edizioni remastered dei giochi della generazione precedente, in grado di assicurare buoni incassi a costo contenuti per i produttori, potremo semplicemente utilizzare i giochi stessi sulle console di nuova generazione, possibilmente ottenendo automaticamente le versioni migliorate appositamente per i nuovi hardware (cosa al momento già confermata con il sistema Smart Delivery di Xbox Series X). Su questo aspetto, tuttavia, siamo in attesa di capire come abbiano intenzione di agire i vari publisher in questo senso: ci sarà da pagare per ottenere le versioni migliorate per next gen? Al momento, sappiamo per certo solo che Cyberpunk 2077 potrà essere acquistato una volta e utilizzato tranquillamente sia su Xbox One che su Xbox Series X con la sua specifica versione next gen. In un contesto inter-generazionale come quello che si prospetta, questa soluzione dovrebbe essere lo standard, ma in assenza di informazioni precise al riguardo non possiamo dare nulla per scontato e il fatto che CD Projekt RED abbia voluto precisare la propria politica al riguardo potrebbe significare che questa non sia destinata ad essere la norma.