PS5 contro Xbox Series X, SSD contro TFLOPS: la contrapposizione fra le due prossime console di casa Sony e Microsoft scalda gli animi e terrà banco ancora per parecchio tempo. È inevitabile, fatevene una ragione. È stato così per PS4 e Xbox One, e prima ancora per PS3 e Xbox 360, eccetera eccetera.
La storia dei videogame è fatta di confronti e campanilismi, come accade per tante altre passioni. Venire su un sito di videogiochi a dire che l'argomento vi ha rotto è un po' come scrivere alla redazione de Il Mio Barbecue per decantare le lodi della dieta vegana. Vi piace vivere pericolosamente?
Fin dall'annuncio delle specifiche tecniche di PS5, in tutti i luoghi di discussione virtuali è partito un aspro dibattito su quale sarà la piattaforma migliore, e diversi sviluppatori si sono detti entusiasti della velocità dell'SSD della console Sony, al punto da considerarla una feature più importante rispetto alla potenza indubbiamente superiore di Xbox Series X.
Per cercare di capire meglio questo punto di vista siamo entrati in contatto con uno sviluppatore che lavora presso un importante studio e ha potuto provare entrambi i nuovi sistemi nell'ambito di alcuni progetti tripla A. In forma anonima ha voluto spiegarci come mai ritiene che l'SSD di PS5 impatterà più dei teraFLOPS nell'ottica della realizzazione dei giochi.
"Pensa ai giochi che fanno tanto streaming, tipo un GTA, oppure che streamano tante texture, tipo i giochi Unreal Engine: l'esperienza con quei giochi cambia completamente. Data la velocità di trasferimento, potrebbe cambiare il modo in cui si gestisce la memoria", ha spiegato lo sviluppatore in questione, sottolineando come la cosa vada ben oltre le schermate di caricamento.
Riferendosi agli asset, ha poi aggiunto che si potrà "caricarli dall'SSD proprio quando serve, senza usare la RAM come buffer. Se così fosse (e credo sia possibile per dati come le texture) e lo sviluppo si spostasse sull'uso di questo componente, in pratica Xbox soffrirebbe della cosa, perché dei giochi con zero caricamenti e texture sempre al massimo dettaglio non sarebbero possibili."
Dunque l'intervista è effettivamente servita per chiarire aspetti non banali relativi alla scheda tecnica di PS5 e Xbox Series X, arricchendo il dibattito con un punto di vista assolutamente legittimo sui risultati dell'applicazione pratica del velocissimo SSD della console Sony. Il tutto minimizzando, è vero, l'impatto della maggiore potenza computazionale di Xbox Series X, fattore "poco entusiasmante" per questo specifico addetto ai lavori.
Spiace che siano nate polemiche e discussioni per i motivi sbagliati: da una parte l'inevitabile campanilismo di chi accetta qualsiasi rumor acriticamente a patto che tiri acqua al suo mulino, dall'altra una ridonante e francamente inspiegabile critica nei confronti della scelta dello sviluppatore in questione di restare anonimo. Infine i dubbi sull'effettiva veridicità dell'intervista e un richiamo al complottismo a parti alterne, a giorni alterni, al "chi vi paga?!?" che arriva talvolta da una parte e talvolta dall'altra.
Nella realtà dei fatti, la testimonianza che abbiamo pubblicato non cambia di una virgola gli equilibri in campo ma apre a nuovi, interessanti scenari. Le esclusive per PS5 saranno disegnate con in mente la velocità di trasferimento, dunque oltre a presentare caricamenti immediati ci offriranno open world spettacolari, enormi e con asset sempre di altissima qualità, senza dover scendere a compromessi come accade attualmente per via delle limitazioni di RAM e hard disk.
Allo stesso modo, nell'ambito delle produzioni multipiattaforma questo fattore non potrà essere altrettanto enfatizzato per ovvi motivi di minimo comune denominatore, ed è lì che la potenza superiore di Xbox Series X (12 TFLOPS contro 9, di fatto) si farà sentire, consegnandoci un impatto visivo sostanzialmente migliore anche e soprattutto per via del ray tracing. Inutile dire che la stessa qualità la troveremo nelle esclusive Microsoft.
Dunque quale sarà la console migliore fra PS5 e Xbox Series X? Banalmente, quella con le esclusive che più vi piacciono. I giochi first party saranno fantastici da una parte e dall'altra, mentre bisognerà vedere quale sarà il gap tecnico in ambito multipiattaforma.
Ad ogni modo ci troviamo di fronte a macchine da gioco soprendentemente ambiziose: più che fare la gara a chi ce l'ha più lungo, dovremmo essere entusiasti di poter assistere a questo nuovo, fondamentale step dell'industria videoludica. Fino alla prossima polemica. Ne parliamo?