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Resident Evil 7 biohazard doveva essere un live service con microtransazioni, nei piani di Capcom

Nei piani iniziali di Capcom, Resident Evil 7 biohazard doveva essere un live service con microtransazioni, ma le cose sono andate diversamente.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/08/2022

Resident Evil 7 biohazard doveva essere un live service con multiplayer online e microtransazioni. Almeno questi erano i piani iniziali di Capcom, che fortunatamente sono naufragati.

A raccontarlo è stato il produttore esecutivo del gioco, Jun Takeuchi, in una chiacchierata con Shinji Mikami, il padre della saga, sul canale ufficiale di Resident Evil su YouTube. A far cambiare idea all'editore è stato Takeuchi stesso, quando ha preso in mano il progetto.

Takeuchi ha raccontato che le pressioni di Capcom erano molto forti nelle prime fasi dello sviluppo, sia prima del suo ingresso nel team, si quando arrivati lui e Koshi Nakanishi, il director di Resident Evil 7 biohazard, si stava ancora discutendo di come sarebbe dovuto essere il gioco.

Takeuchi: "In quel momento c'era una forte pressione di Capcom, soprattutto da parte del marketing, che chiedeva di fare i giochi voluti dai giocatori. Quindi ci veniva detto di fare questo e di fare quello. Era davvero dura per chi dirigeva il progetto. Metti il multiplayer online qui, questi contenuti scaricabili qua. Un gioco live service! Microtransazioni! Fate un Resident Evil che spunti tutte queste caselle!

Davvero, c'erano così tante richieste... poveri responsabili. Alla fine si fece avanti Kenzo Tsujimoto, il nostro presidente, cui era giunta notizia di tutti i tentativi andati a vuoto. Quel momento è indimenticabile per me.

Era il 4 gennaio, il primo giorno lavorativo del nuovo anno. Il presidente mi chiamò nel suo ufficio. 'Resident Evil 7 è in cattivissimo stato. Takeuchi-kun, fatti avanti e aiuta a realizzarlo!' È così che sono finito a lavorare su Resident Evil 7."

Takeuchi ha poi spiegato che quando si è unito al team, ha voluto Nakanishi come director, quindi ha iniziato a togliere di torno caratteristiche da live service e microtransazioni, nonostante Capcom le volesse.

"Per prima cosa abbiamo convenuto che le radici di Resident Evil sono nell'horror. Ne abbiamo parlato moltissimo. L'idea del multiplayer è stata soppressa velocemente. [...] Continuammo a scorrere la lista, tagliando altre caratteristiche, finché non avemmo l'incubo peggiore del reparto marketing: un normale gioco horror single player."

Resident Evil 7 biohazard è stato applaudito dalla critica e dal pubblico, facendo segnare ottime vendite e il rilancio della serie, un po' in affanno dopo Resident Evil 6. Recentemente il gioco è stato portato anche su PS5 e Xbox Series X e S, con una patch dedicata.