Come vi avevamo riportato, Ubisoft ha stretto una partnership con l'Arabia Saudita per creare un nuovo DLC gratuito di Assassin's Creed Mirage. Anche se per i videogiocatori suona come una buona notizia, gli sviluppatori del colosso francese hanno dei dubbi sulla questione.
Le informazioni arrivano da GameFile, che segnala alcuni dettagli provenienti da un Q&A intero a Ubisoft.
Le risposte di Ubisoft ai dubbi sulla partnership con l'Arabia Saudita
Un dipendente ha ad esempio chiesto se la dirigenza ha pensato al fatto che una partnership con l'Arabia Saudita possa danneggiare l'immagine dell'azienda, specificatamente in seguito all'uccisione e smembramento del giornalista Jamal Khashoggi del Washington Post.
La risposta è stata che il CEO Guillemot ha recentemente visitato l'Arabia Saudita come parte di una delegazione del presidente francese Emmanuel Macron, definendo come un "classico strumento diplomatico per espandere l'influenza e la portata della Francia nel mondo" che contribuirebbe a diffondere i valori del Paese.
La dirigenza ha anche affermato che, per quanto riguarda l'origine del DLC (ovvero se sia voluto o meno dall'Arabia Saudita e per quale motivo), Ubisoft "non commenta i rumor". Inoltre, afferma che "i soldi del PIF", ovvero il fondo pubblico di investimento dell'Arabia Saudita, "non sono di Mohammed Bin Salman", il principe del re dell'Arabia Saudita, e che "parlare con dei partner che non condividono i nostri valori democratici non significa abbandonarli".
GameFile riporta che Guillemot ha visitato nuovamente l'Arabia Saudita il mese scorso per intervenire alla New Global Sport Conference e annunciare il DLC AlUla di Mirage durante l'evento, spiegando che il tutto è stato realizzato col supporto di specialisti di archeologia.
Segnaliamo infine che Assassin's Creed Mirage ha ricevuto il proprio Discovery Tour, ma è molto diverso da quelli passati.