Secondo un insider S.T.A.L.K.E.R. 2 potrebbe essere rimandato di alcuni mesi. Se questa indiscrezione venisse confermata, lo sparatutto di GSC Game World sarà di fatto il primo rinvio di peso del 2022 e a cui purtroppo ne potrebbero seguire molti altri nel corso dei prossimi mesi.
I rinvii nel mercato videoludico sono sempre stati all'ordine del giorno, sia chiaro, è in un'annata ricca di uscite come questa sarebbe ingenuo non aspettarsi che un certo numero di produzioni slittino di alcuni mesi. Tuttavia se guardiamo le dinamiche degli ultimi due anni, è chiaro che la situazione del settore sia differente rispetto al passato. Senza girarci troppo intorno, siamo ancora in piena pandemia e probabilmente non ne usciremo a breve. I casi sono di nuovo in aumento per colpa della variante Omicron, e questa situazione ci colpisce tutti, chi più chi meno, inclusa l'industria videoludica. Eventi solo in digitale come l'E3 2022, tornei esport senza pubblico dal vivo e, ovviamente, tempi di produzione dei giochi che si dilatano. Di quanto? Difficile fare una stima e ogni casa di sviluppo fa storia a sé, ma se prendiamo l'esempio di Final Fantasy 16, stando alle parole di Naoki Yoshida, il Covid-19 ha ritardato lo sviluppo del gioco di mezzo anno.
Certo, fortunatamente ci sono state case di sviluppo lungimiranti che nel tempo sono corse ai ripari cambiando il loro assetto lavorativo in modo drastico. Un esempio tra tanti è Bioware, che di recente ha annunciato il passaggio a un modello ibrido, che permette a parte degli sviluppatori di lavorare da casa. Eppure queste soluzioni, per quanto sicuramente pagheranno nel lungo periodo, hanno richiesto tempo per essere concretizzate e non consentono di lavorare a pieno regime come prima della pandemia.
Il senso di questo articolo non è quello di "portare sfiga", sia chiaro, ma semplicemente prendere coscienza del fatto che i giochi non crescono sugli alberi come per magia, ma sono il frutto degli sforzi di decine o centinaia di persone (a seconda della portata del progetto). Una complessa catena di montaggio, che include anche il contributo di studi esterni di terze parti, doppiatori e addetti alla localizzazione di varie nazionalità nonché tanti altri fattori e che per ovvi motivi viene rallentata dal Covid. Ne abbiamo visto le conseguenze nel 2021 e lo stesso purtroppo accadrà anche nel 2022.
Alla pandemia poi si vanno ad aggiungere tutte le altre dinamiche che portano inevitabilmente un publisher ad annunciare il rinvio di un gioco. Problemi tecnici imprevisti che rallentano i lavori, scelte poco oculate dai piani alti, tempi di sviluppo che di generazione in generazione si allungano e chi più ne ha più ne metta. E, badate bene, in questi casi sempre meglio rinviare un progetto che farlo uscire nelle condizioni di Cyberpunk 2077 e Battlefield 2042.
Poi ovviamente c'è anche il fattore "strategia", con i publisher che in alcuni casi decidono di far slittare le date di uscita delle loro produzioni per evitare periodi affollati del mercato o che vengano offuscati da titoli particolarmente attesi dalla community e che per forza di cose ricevono più attenzione mediatica.
Impossibile sapere con certezza quando questo accade, perché non è un qualcosa che un publisher ammetterebbe candidamente. Ad esempio, chi vorrebbe mai trovarsi a cavallo delle uscite di Horizon Forbidden West e Elden Ring? Di certo non Slocap che addirittura per cavarsi d'impaccio ha anticipato il promettente Sifu dal 22 all'8 febbraio, senza fornire spiegazioni in merito, ma i motivi sono abbastanza ovvi. Un caso evidente, quanto anomalo (gli anticipi sono merce rara nel settore videoludico).
Allo stesso modo, pur non avendo certezze in merito, anche Saints Row, Marvel's Midnight Suns e Vampire: The Masquerade - Swansong, tutti e tre precedentemente previsti per il primo trimestre del 2022, potrebbero essere stati posticipati per non dover fare i conti con giochi del calibro di Dying Light 2, Horizon Forbidden West, Elden Ring e Gran Turismo 7. Tra l'altro, ironia della sorte, i titoli appena citati hanno tutti subito un rinvio. Potremmo aggiungere all'elenco dei "giochi ingombranti" anche Leggende Pokémon Arceus (per quanto il mercato di Nintendo Switch faccia storia a sé) e la versione next-gen di Cyberpunk 2077, che potrebbe rivitalizzare le vendite del gioco di CD Projekt RED su console.
Insomma, vuoi per il Covid-19, vuoi per scelte strategiche, vuoi per le classiche problematiche che possono insorgere nello sviluppo dei videogiochi, chi scrive si aspetta un gran numero di rinvii anche nel corso del 2022, tanti quanti se non più di quelli del 2021.
Prima di lasciarvi, vi poniamo una domanda. Facendo tutti gli scongiuri, le corna e riti scaramantici del caso, secondo voi quali sono i giochi previsti per il 2022 maggiormente a rischio rinvio?
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.