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Starfield è il gioco di Bethesda con meno bug in assoluto, secondo diverse fonti

Secondo diverse fonti Starfield sarebbe il gioco di Bethesda con meno bug in assoluto tra quelli lanciati dalla compagnia.

Starfield è il gioco di Bethesda con meno bug in assoluto, secondo diverse fonti
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   28/08/2023

Stando a diverse fonti, ascolta dall'insider Tom Henderson, Starfield sarebbe il gioco di Bethesda con meno bug in assoluto al momento del lancio. Si tratta di un'informazione importante, considerando la fama della compagnia, che praticamente non ha mai lanciato un gioco che potesse definirsi pulito da questo punto di vista.

L'intervento di Microsoft

Il tempo extra concesso da Microsoft ha consentito di ripulire Starfield dai bug
Il tempo extra concesso da Microsoft ha consentito di ripulire Starfield dai bug

Il fatto che Starfield sia un gioco particolarmente pulito era già emerso nei giorni scorsi, quando il giornalista Tyler McVicker aveva commentato su Discord (violando anche l'embargo, in realtà): "Inoltre, gioco da quindici ore e non ho incontrato un singolo bug."

Una sola persona però non dimostra nulla in casi del genere, quindi Henderson ha contattato altri che stanno giocando a Starfield, probabilmente per recensirlo, chiedendo loro di confermare quanto detto da McVicker. Il risultato è che su cinque persone interpellate, tutte hanno detto la stessa cosa: è un titolo pulitissimo, con i bug che si possono contare sulle dita di una mano. In media su decine di ore di gioco, sono stati incontrati uno o due bug, la maggior parte dei quali sono già pronti per essere risolti dalla patch di lancio.

Naturalmente si tratta di un campione comunque limitato e immaginiamo che il grande pubblico ne troverà di più, ma sono comunque delle testimonianze confortanti, che lasciano sperare in un'esperienza da subito liscia.

Che Starfield rompa la tradizione di Bethesda di lanciare giochi molto buggati è quindi altamente probabile. Speculando sulla questione, è probabile che ciò sia dipeso dal tempo extra concesso al team di sviluppo da Microsoft, che in pratica ha pagato più di un anno di QA per ripulirlo a dovere.