Alcuni utenti del forum Resetera hanno lanciato una campagna di boicottaggio di The Last of Us 2, dopo la pubblicazione dell'articolo di Jason Schreier di Kotaku che per l'ennesima volta ha descritto le condizioni di lavoro estreme che si verificano in Naughty Dog, con periodi di crunch prolungati cui gli sviluppatori sono costretti per chiudere i giochi. Crunch che ha causato il burnout di moltissimi talenti, poi usciti dall'industria.
Non si tratta della prima volta che Naughty Dog riceve accuse simili, ma in quest'occasione l'articolo è stato confermato da un ex sviluppatore che ha fornito un quadro a tinte davvero fosche di come viene gestito il personale internamente allo studio degli Uncharted.
Quindi, al grido di #CrunchNoMore, questi utenti invitano a non supportare Naughty Dog con l'acquisto di The Last of Us 2, puntando invece sui titoli di studi cui viene riconosciuta una maggiore tutela delle condizioni lavorative degli sviluppatori:
- Insomniac Games
- Rare
- Valve
- Media Molecule
- Bithell Games
- Remedy
La verità è che la maggior parte dei videogiocatori è completamente disinteressata alla realtà e alla vita degli altri esseri umani (è una battuta, posate i forconi suvvia), quindi è difficile che il numero di aderenti all'iniziativa raggiunga un livello tale da impensierire le vendite. La sostanza è che difficilmente il boicottaggio di The Last of Us 2 avrà successo... Se farà la fine di quello di Pokémon Spada e Scudo, Naughty Dog può dormire sonni tranquilli. Certo, forse sarebbe il caso che i dirigenti dello studio riorganizzino qualcosa internamente, visto che sono anni che si parla delle condizioni disumane cui sono costretti i loro dipendenti.