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Il trailer di lancio di Dying Light: The Beast è feroce e frenetico

Techland ha pubblicato il trailer di lancio di Dying Light: The Beast, che segna il ritorno di Kyle Crane in una versione decisamente più feroce e bestiale di quella che ricordavamo.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   19/09/2025
Kyle Crane in Dying Light: The Beast
Dying Light: The Beast
Dying Light: The Beast
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Il trailer di lancio di Dying Light: The Beast ribadisce i presupposti narrativi del nuovo capitolo della serie firmata Techland, che vede il ritorno del suo protagonista originale, Kyle Crane, in una versione però più bestiale e feroce che mai.

Dopo gli eventi di The Following, infatti, l'uomo è stato catturato dal misterioso Barone e tenuto prigioniero per ben tredici anni, durante cui è stato sottoposto a crudeli esperimenti realizzati per creare le basi di un nuovo tipo di soldato dalle capacità sovrumane.

Riuscito infine a liberarsi, Crane è ovviamente determinato a ottenere vendetta... ma per mettere le mani sul suo carnefice dovrà farsi largo attraverso un intero esercito di mercenari armati fino ai denti, orde di zombie e potenti creature mutanti nate dalle stesse procedure a cui lui è stato sottoposto.

Dying Light: The Beast ha già venduto un milione di copie e Techland festeggia con un regalo Dying Light: The Beast ha già venduto un milione di copie e Techland festeggia con un regalo

Nel trailer vediamo il protagonista affrontare le immancabili sezioni parkour per spostarsi rapidamente da un tetto all'altro, ma soprattutto combattere e utilizzare le sue nuove abilità per fare letteralmente a pezzi i propri nemici.

Un ottimo inizio

Capace di vendere già un milione di copie solo grazie alle prenotazioni, Dying Light: The Beast ha ricevuto voti positivi nelle recensioni internazionali e sembra dunque che il gioco si sia reso protagonista di un eccellente debutto.

A questo punto siamo curiosi di vedere fin dove riuscirà a spingersi questo episodio, nato originariamente come una semplice espansione di Dying Light 2: Stay Human ma diventato poi un progetto a sé stante, caratterizzato da valori produttivi degni di un Dying Light 3.