Un nuovo report di Kotaku, realizzato sulla base di testimonianze di sviluppatori ed ex-dipendenti di Ubisoft, alimenta ulteriormente le voci riguardo a una possibile acquisizione della compagnia francese da parte di società di private equity. Nell'articolo si parla anche di come i lavori sui prossimi Far Cry, Ghost Recon e Assassin's Creed stiano procedendo a rilento rispetto ai piani.
Per chi non lo sapesse, ieri Blooberg ha pubblicato un report in cui afferma che Ubisoft sta attirando le attenzioni di varie società, tra cui vengono citate Blackstone Inc. e KKR & Co., che stanno iniziando a studiare l'azienda prima di avanzare eventualmente delle offerte.
Le fonti di Kotaku fondamentalmente confermano queste voci e hanno aggiunto che Ubisoft negli ultimi anni sta collaborando con diverse società di consulenza esterna per gestire varie parti delle proprio business. In molti casi questa pratica viene adottata per rendere un'impresa più redditizia, ma secondo le fonti di Kotaku l'obiettivo di Ubisoft in questo caso è quello di riordinare i suo libri contabili per una potenziale vendita.
Nel 2018 il CEO Yves Guillemot aveva respinto l'acquisizione ostile da parte di Vivendi assicurandosi dei fondi da Tencent e altre compagnie. Ma alcune fonti di Kotaku che lavorano o hanno lavorato presso Ubisoft, affermano che dopo 35 anni di carriera Guillemot stia cercando un'"uscita di emergenza" dal business videoludico, da quando il figlio Charlie ha lasciato la compagnia lo scorso anno.
Kotaku aggiunge che attualmente Ubisoft deve fare i conti anche con problemi con lo staff, con diversi talenti senior che stanno lasciando la compagnia, le controversie sul luogo di lavoro emerse nel 2020 e problemi con lo sviluppo di grossi progetti tripla A.
Viene citato il report di Bloomberg secondo cui il prossimo Assassin's Creed nasce in realtà da un DLC di Valhalla e che verrà utilizzato come "tappabuchi". Nel frattempo le fonti di Kotaku affermano che lo sviluppo dei prossimi Assassin's Creed, Far Cry e Ghost Recon stanno procedendo a rilento rispetto ai piani originali della compagnia.
Interrogato sulla questione da Kotaku, un portavoce di Ubisoft ha commentato:
"Non commentiamo voci di corridoio o speculazioni. Ubisoft ha capacità creative e produttive senza pari, con oltre 20.000 persone di talento che collaborano tra i nostri studi globali allo sviluppo di giochi. Grazie a loro e al nostro approccio a lungo termine e al nostro desiderio di correre rischi creativi, abbiamo costruito alcuni dei brand proprietari più forti del settore e abbiamo molti nuovi brand e progetti promettenti all'orizzonte. Abbiamo anche uno dei portafogli più vasti e diversificati del settore, servizi e tecnologie all'avanguardia e una comunità ampia e in crescita. Di conseguenza, siamo in una posizione ideale per sfruttare la rapida crescita del settore e le opportunità della piattaforma che stanno emergendo in questo momento."
Staremo a vedere dunque i prossimi movimenti di mercato. Chiaramente l'acquisizione di Ubisoft potrebbe cambiare drasticamente gli equilibri dell'attuale industria videoludica.
Rimanendo in tema, oggi la compagnia francese ha annunciato ufficialmente Project Q, un nuovo gioco multiplayer PvP.