The Chinese Room - sviluppatore di Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 - ha parlato del gioco e dell'uso di Unreal Engine 5 in un nuovo post sul blog.
L'Associate Technical Director Andrea Sancio ha spiegato che integrare Lumen non è stato così semplice. Allo stesso tempo, però, era troppo importante per non sfruttarlo. "Lumen ci permette di modificare il colore, la posizione e l'intensità di molte luci che possono cambiare dinamicamente. Quindi, per trovare il modo migliore di includere queste nuove luci, abbiamo trascorso molto tempo a lavorare con i nostri artisti."
Il modo migliore per implementare Lumen in Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 era quello di aggiungere il resto del set di funzionalità dell'Unreal Engine 5 (che, dopo tutto, è stato progettato con questo obiettivo), a partire dalla Nanite
Viene spiegato che "Nanite segna un cambiamento epocale nel modo di gestire la geometria nei giochi. Invece di affidarsi ai tradizionali sistemi di livello di dettaglio (LOD), Nanite virtualizza la geometria, consentendo di ottenere risorse e prestazioni dettagliate. Con Nanite tutte le mesh che utilizzano lo stesso materiale vengono inserite in quello che viene chiamato "bucket" e vengono elaborate nella stessa chiamata, riducendone notevolmente il numero. Questo riduce la complessità della creazione delle risorse, ma apre anche le porte ad ambienti fotorealistici che prima erano irraggiungibili. Ora possiamo avere un'architettura ornata e ambienti densamente dettagliati nelle nostre scene."
L'oscurità di Seattle e i clan
Inoltre, viene spiegato che l'implementazione delle Mappe d'ombra virtuali ha permesso di ottenere un miglioramento significativo della qualità visiva, che Sancio ha definito fondamentale per rappresentare la rappresentazione buia e ombrosa della Seattle invernale presente nel gioco.
In attesa di altre novità, vi ricordiamo che è stato mostrato il clan Banu Haqim.