Tra le novità annunciate per Windows 11 c'è anche la mancanza totale delle trattenute in percentuale sulla vendita delle app da parte degli sviluppatori third party, per quanto riguarda il nuovo Store interno, cosa che rappresenta una sorta di rivoluzione in quest'ambito.
"Una piattaforma può servire alla società solo se le sue regole consentono una fondamentale innovazione e creatività", ha affermato Satya Nadella, CEO di Microsoft, "Ecco perché introduciamo nuovi modelli e nuove politiche commerciali nello store del nuovo sistema operativo".
Si tratta una mossa piuttosto radicale, che elimina totalmente la famosa questione del 30% applicato sui ricavi della vendita di app, un argomento che ha scatenato anche la famosa battaglia legale tra Epic Games e Apple ancora in corso e che aveva già spinto ad alcuni cambiamenti ma non così drastici.
La manovra di Microsoft con Windows 11 supera dunque anche quanto fatto da Epic Games, con la sua riduzione delle percentuali di trattenute sui ricavi di vendita diventata un vero e proprio manifesto per la compagnia, tuttavia, sembra esserci una limitazione a questa iniziativa.
La possibilità per gli sviluppatori di ottenere il 100% dei ricavi dalla vendita di app sullo store interno di Windows 11 riguarda infatti solo le applicazioni, a quanto pare: non sembra infatti che la stessa cosa riguardi anche i giochi, che di fatto fanno parte ancora di una categoria differente rispetto al Microsoft Store interno al sistema operativo. Dunque l'iniziativa riguarda qualsiasi Progressive Web App (PWA), applicazione win32 o Universal Windows Platform App ma non i giochi per PC.
Per il resto, abbiamo visto periodo di uscita dell'OS e della versione beta, il fatto che integrerà Xbox Game Pass nitidamente e farà girare le app di Android.