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Xbox Series X, Phil Spencer e l'all-in di Microsoft sul gaming

Phil Spencer ha avuto la forza di rilanciare la divisione gaming di Microsoft, chiedendo all'azienda di puntare tutto su Xbox e preparandosi ora a colpire duro con Series X.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   23/12/2019

Phil Spencer ha rivelato in un'intervista un importante retroscena della sua esperienza come capo della divisione Xbox: a pochi mesi dalla promozione il CEO di Microsoft, Satya Nadella, lo ha chiamato per esprimergli i propri dubbi e le perplessità riguardanti un business, quello del gaming, che stava portando più problemi che vantaggi all'azienda.

Come riportato ieri, Spencer ha controllato la situazione e ha poi detto chiaramente a Nadella che o si puntava tutto sul gaming oppure era meglio chiuderla lì: non sarebbe rimasto a capo di una divisione che non godeva della fiducia della compagnia, sempre in bilico e in balia degli eventi.

Phil Spencer

Quella presa di posizione è stato il primo passo di un difficile rilancio per Xbox One, che sotto la gestione Mattrick si era resa protagonista di numerosi incidenti di percorso; a cominciare dal concept con cui la console era stata presentata durante l'E3 2013, troppo spostato verso contenuti come i programmi televisivi e le funzionalità multimediali.

Spencer ha rimesso i giochi al primo posto, ma recuperare l'enorme gap che nel frattempo si era creato con PlayStation 4 non è stato possibile. Così il capo di Xbox ha ragionato sul lungo termine, effettuando acquisizioni che Sony si era premurata di fare diversi anni prima, in corrispondenza con la fine del ciclo vitale di PS3; il tutto con la speranza di un futuro migliore, all'insegna di una rinnovata competitività.

Xbox Game Studios

Ebbene, sembra che l'appena annunciata Xbox Series X potrà finalmente incarnare le ambizioni della divisione gaming di Microsoft. La presentazione in anticipo rispetto alla concorrenza, la sensazione di trovarsi di fronte alla macchina più potente della next-gen e la qualità di servizi come xCloud: ogni cosa fa pensare che la prossima partita verrà giocata in maniera differente.

È interessante notare che le premesse di tutto questo derivano da una scelta coraggiosa, quella di chiedere a Microsoft di puntare tutto su Xbox. Una scelta che a suo modo appare simile a quella che Peter Moore fece ai tempi del RROD di Xbox 360, quando ebbe l'audacia di chiedere 1,15 miliardi di dollari a Steve Ballmer per risolvere il problema.

La mossa di Moore salvò il brand e lo portò per diversi anni a imporsi sulle altre piattaforme, quella di Spencer farà altrettanto? Parliamone.