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Xbox Series X: il prezzo della next gen e la riorganizzazione di console e servizi in Microsoft

In vista del lancio della next gen, Xbox One X e All Digital sono state messe fuori produzione, mentre novità si prospettano anche sul fronte dei servizi Microsoft.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/07/2020

Manca ormai meno di una settimana all'Xbox Game Showcase del 23 luglio 2020, giorno in cui avremo modo di vedere qualcosa di più concreto su Xbox Series X e in particolare i suoi giochi, ma diverse novità importanti sono già emerse in questi giorni, che anche in maniera implicita dimostrano come Microsoft si stia preparando a una riorganizzazione generale per quanto riguarda l'offerta di console e servizi con l'arrivo della next gen. Parliamo ovviamente della chiusura della produzione di Xbox One X e Xbox One All Digital, dell'inserimento di Project xCloud all'interno dell'abbonamento Xbox Game Pass Ultimate e anche dell'eventualità (a dire il vero ancora piuttosto remota) che la sparizione dell'abbonamento Xbox Live Gold annuale possa presagire cambiamenti radicali nel sistema di paywall istituito ormai da anni per l'accesso ai servizi online di base.

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Siamo ancora in attesa di annunci ufficiali su date di uscita e prezzi, ma è chiaro che l'eliminazione di ben due SKU di Xbox One abbia a che fare con un riposizionamento dei vari modelli di Xbox sul mercato in vista dell'arrivo della next gen. Questo probabilmente non riguarderà solo Xbox Series X ma anche probabili altri modelli, come la vociferata Xbox Series S o Lockhart, che potrebbero sovrapporsi in maniera controproducente e anche illogica alle proposte attualmente presenti. L'eliminazione di Xbox One X, in particolare, fa pensare al fatto che Xbox Series X sia destinata a prendere sostanzialmente il suo posto sul mercato come console "premium", dedicata ai giocatori più esigenti. A ben vedere, potrebbe dirci anche che la next gen Microsoft sia destinata probabilmente a collocarsi nel medesimo slot di prezzo, ovvero potrebbe costare 499 euro al lancio, come nelle previsioni più diffuse ma probabilmente ancora piuttosto ottimistiche considerando il possibile costo dell'hardware della nuova console.

Xbox Series X: il prezzo della next gen e la riorganizzazione di console e servizi in Microsoft


L'eliminazione di Xbox One All Digital potrebbe allora essere collegata all'effettiva esistenza di una nuova Xbox in versione economica, ovvero la chiacchierata Lockhart o Xbox Series S: che questa possa costare come una All Digital è molto difficile, visto che si tratterebbe di un prezzo di lancio intorno ai 200 euro, ma essendo probabilmente destinata a non avere lettore ottico potrebbe piazzarsi sul mercato come unica scelta di Xbox interamente digitale, in modo da evitare possibili confusioni. In effetti, anche la scelta dei nomi attuata da Microsoft tra questa e la prossima generazione non è stata delle più cristalline e la possibilità che l'utenza possa fare confusione tra i vari modelli "X" e "S" è concreta, dunque la cancellazione totale delle due Xbox One avrebbe senso anche da questo punto di vista. Il mantenimento di Xbox One S assumerebbe un valore in linea con la continuità che Microsoft ha assunto come principio fondamentale nella progettazione della next gen, avendo optato per un'inclusività allargata piuttosto che un taglio netto verso la nuova generazione.

È inoltre probabile che Xbox One S diventi in questo modo l'opzione più economica tra le Xbox sul mercato, magari con una riduzione di prezzo ulteriore che potrebbe portarla più vicina ai 200 euro come l'attuale All Digital, con la presunta Xbox Series S a piazzarsi nello slot intermedio tra i 300 e i 400 euro. Ovviamente si tratta solo di speculazioni al momento, ma in questo modo ci troveremmo con Xbox Series X a 499 euro, Xbox Series S a 399 o addirittura 299 euro e Xbox One S a un prezzo ancora inferiore, chiaramente destinata ad essere completamente rimpiazzata nel giro di un paio di anni, ovvero il periodo in cui Phil Spencer ha assicurato la compatibilità allargata crossgen.

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Per quanto riguarda invece i servizi, Microsoft ha già scoperto parzialmente le sue carte: la partita in questo campo si giocherà sul lungo termine e la compagnia è già ben organizzata per affrontare la sfida, avendo lavorato in questi anni a soluzioni tecnologiche che la pongono in un'ottima posizione per gli anni a venire. È già emerso un elemento che era atteso, o quantomeno sperato, da molti utenti: la conferma che Project xCloud sarà inserito all'interno di Xbox Game Pass Ultimate senza incrementi di prezzo, cosa che incrementa notevolmente il valore già ottimo della proposta su abbonamento da parte della compagnia. Resta da capire se l'attuale eliminazione dell'abbonamento annuale Xbox Live Gold, che è apparentemente scomparso anche dal sito ufficiale Microsoft, dove troviamo solo le soluzioni a uno o tre mesi, possa rappresentare l'avvisaglia di un cambiamento anche in questo senso sul fronte dei servizi. L'attenzione è ormai ampiamente spostata verso il Game Pass e l'integrazione dei servizi Live Gold potrebbe portare a un assorbimento completo di questi all'interno del paywall principale. Nelle idee più ottimistiche, si potrebbe pensare addirittura a una "liberalizzazione" del gioco multiplayer online che potrebbe uscire dal paywall e diventare semplicemente gratuito, ma questa al momento è solo una vaga speranza, in attesa di eventuali informazioni da parte di Microsoft.