La magia devi vederla, per crederci: un concetto che vale a maggior ragione per gli affascinanti scenari, gli intriganti personaggi e l'ampissima lore che caratterizza il Wizarding World creato da J.K. Rowling. Era dunque necessario consegnare agli utenti Nintendo una conversione di Hogwarts Legacy che fosse in grado di trasportarli davvero in quel mondo.
Per quanto coraggiosa, la riduzione del gioco per l'originale Switch era infatti afflitta da mille limitazioni, al punto da sembrare irriconoscibile. Così gli sviluppatori di Avalanche Software hanno approfittato del lancio di Nintendo Switch 2 per realizzare una versione del loro action RPG decisamente più ambiziosa e vicina a quanto visto sulle console di attuale generazione.
Trama e struttura: una magia tutta da vivere
Disponibile sotto forma di upgrade da 10€ per i possessori della precedente edizione, Hogwarts Legacy per Nintendo Switch 2 ci mette nei panni di uno studente del quinto anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Accedere ai corsi in maniera tanto tardiva non è cosa comune e così il nostro personaggio (da creare tramite un editor piuttosto completo) viene seguito dal professor Eleazar Fig, ma il loro viaggio verso il castello subisce una deviazione inaspettata.
La carrozza su cui viaggiano viene infatti attaccata e i due si ritrovano in un luogo sconosciuto, alle prese con antiche rovine che, a quanto pare, custodiscono un portale verso la Banca dei Maghi Gringott. Lì si trova una camera legata in qualche modo alla magia antica: un'energia che il giovane protagonista riesce a percepire, ma che fa gola anche al goblin malvagio Ranrok, che irrompe sulla scena scatenando la sua ira e costringendo lo studente e Fig ad attraversare in fretta e furia un altro portale.
Ormai al sicuro, allievo e mentore si recano finalmente a Hogwarts, giusto in tempo per la Cerimonia dello Smistamento, che attraverso l'intervento del Cappello Parlante assegna al nostro personaggio una casa a scelta fra Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Dopo le frenetiche sequenze iniziali, insomma, la trama del gioco abbraccia l'iconografia potteriana, che da quel momento in poi diventa una presenza costante nell'ambito di un'esperienza fortemente votata al fanservice.
Il meraviglioso castello e le sue splendide sale, impreziosite da una cura realizzativa straordinaria, diventano di fatto la nostra casa nonché l'ampio scenario delle tante attività che si svolgono al suo interno, che si tratti di corsi di insegnamento o sfide estemporanee, spesso votate allo sblocco di nuovi incantesimi (ce ne sono trentaquattro in totale). Non mancano inoltre i comprimari: da Sebastian Sallow a Natsai Onai, da Poppy Sweeting agli altri studenti e ai professori che affollano le aule di Hogwarts.
L'open world tuttavia si estende in maniera liberamente esplorabile ben al di fuori delle mura della Scuola di Magia e Stregoneria, riproducendo l'intera valle circostante con i suoi numerosi, piccoli insediamenti, nonché la Foresta Proibita e il borgo di Hogsmeade, in cui trovano posto svariate attività commerciali fra cui una delle due filiali del negozio di Gerbold Olivander, dove potremo recarci all'inizio della campagna per ritirare la nostra bacchetta personalizzata.
La quantità dei contenuti presenti all'interno della mappa risulta estremamente generosa e, fra missioni principali e secondarie, ci terrà compagnia da un minimo di venticinque a un massimo di settanta ore, ma senza particolari costrizioni: potremo scegliere in che maniera vivere questa esperienza, che tuttavia appare spesso tarata al fine di offrire un grado di accessibilità ampio, a discapito della complessità.
Il gameplay
Hogwarts Legacy si pone insomma come un eccellente adattamento a base action RPG del Wizarding World, delle sue atmosfere e delle sue peculiarità. Anche sul piano del gameplay, il titolo sviluppato da Avalanche Software riesce a tradurre nel migliore dei modi la necessità di riprodurre gli incantesimi che i fan della saga di Harry Potter ben conoscono e donare loro un senso, che si tratti di risolvere piccoli puzzle ambientali o di sconfiggere pericolosi troll e maghi oscuri.
Il layout dei comandi consente di tenere sempre ben organizzato un set di incantesimi che si arricchisce di pari passo con la progressione e che mette a nostra disposizione manovre alternative durante i combattimenti, che miscelano gli elementi tipici del genere fra colpi normali e speciali, parate perfette e schivate eseguite all'ultimo secondo, per non parlare di tutto ciò che ruota attorno alle Arti Oscure e alle Maledizioni Senza Perdono.
La varietà tra le fila dei nemici si pone forse come l'aspetto meno riuscito di una produzione che perde inevitabilmente brillantezza una volta usciti dal castello di Hogwarts, mettendoci alle prese con una mappa un po' generica, che non tiene testa in alcun modo ai meravigliosi interni e alle architetture della scuola. Si tratta tuttavia di mancanze che difficilmente salteranno all'occhio degli appassionati.
Il contraltare di luoghi, riferimenti e concessioni è infatti talmente ricco da compensare qualsiasi criticità che non sia davvero drammatica; basti pensare alla maniera in cui è stata portata nel gioco anche la Stanza delle Necessità, con le sue tantissime sfaccettature e personalizzazioni, unite all'entusiasmante elemento costituito dalla possibilità di salvare e allevare numerosi Animali Fantastici.
Controlli magici
La versione Nintendo Switch 2 di Hogwarts Legacy introduce alcune novità per quanto concerne i controlli, consentendo ad esempio di utilizzare il touch screen della console all'interno dei menu e, soprattutto, di ricorrere alla tanto chiacchierata modalità mouse del secondo Joy-Con 2. Per farla funzionare basta mettere il controller in posizione: il puntatore seguirà prontamente i nostri movimenti, offrendo una maggiore precisione in alcuni frangenti. Purtroppo non è invece presente la rilevazione del movimento ed è un peccato: lanciare incantesimi agitando un Joy-Con 2 sarebbe stato interessante.
La versione Nintendo Switch 2
Hogwarts Legacy per Nintendo Switch 2 si presenta come un gioco totalmente diverso da quello per l'originale Nintendo Switch, tanta è la distanza tecnica che separa le due conversioni. Gli sviluppatori hanno potuto utilizzare sulla nuova console ibrida asset sostanzialmente migliori e la differenza è come fra il giorno e la notte in termini di dettagli, distanza visiva, fluidità generale e velocità dei caricamenti.
Certo, non ci troviamo di fronte a un piccolo miracolo tecnico come quello di cui abbiamo parlato nella recensione di Cyberpunk 2077: Ultimate Edition, nel senso che la qualità dell'immagine in questo caso non supera quella di sistemi più potenti ed è presente un'unica modalità grafica, che mantiene però i 30 frame al secondo in ogni situazione, che ci si colleghi al televisore o si preferisca la portabilità.
Nello specifico, sulla nuova piattaforma Nintendo Hogwarts Legacy gira a 1440p in modalità docked e 1080p in modalità portatile, sfruttando in entrambi i casi la tecnologia DLSS per raddoppiare la risoluzione effettiva, che è pari rispettivamente a 720p e 540p. Alla luce dei confronti realizzati finora, il risultato finale si pone a metà strada fra le versioni PS4 Pro e Xbox Series S.
Il concetto fondamentale, tuttavia, è che l'esperienza su Nintendo Switch 2 appare perfettamente rispettosa del modo in cui l'opera è stata creata e immaginata, l'esplorazione dell'open world viene gestita con sorprendente disinvoltura ed è possibile godere di ogni piccolo dettaglio che gli sviluppatori hanno inserito fra le mura e le stanze di Hogwarts, nonché al di fuori di esse, immergendosi pienamente nelle atmosfere del Wizarding World.
Conclusioni
Hogwarts Legacy porta su Nintendo Switch 2 tutta la magia, il fascino, le atmosfere, i personaggi e i luoghi iconici che hanno determinato il grande successo del tie-in sviluppato da Avalanche Software. Le differenze rispetto alla precedente conversione sono talmente ampie che sembra di trovarsi di fronte a due giochi diversi, e il fatto di poter effettuare l'upgrade a costi ridotti si pone come un'opportunità davvero preziosa, di cui i numerosissimi appassionati del Wizarding World dovrebbero approfittare senza pensarci due volte.
PRO
- La magia di Hogwarts con una qualità visiva eccellente
- Tantissimi contenuti con cui cimentarsi
- Gameplay solido, nella sua semplicità
CONTRO
- L'open world fuori dal castello perde un bel po' di fascino
- Qualche problema di bilanciamento lato ricompense
- Peccato per la mancanza di una modalità a 40 fps