Durante una delle tante live pomeridiane dedicate a Destiny 2 si discuteva dei pro e dei contro del titolo. Tra le critiche più feroci che lo sparatutto Bungie sta ricevendo ci sono ovviamente quelle relative alle microtransazioni, mal digerite dalla community, ma in pochi si sono in realtà fermati ad analizzare che cosa il gioco potrebbe fare ancora meglio senza scendere nelle banalità di un elemento così marginale alla produzione. Le microtrasazioni ovviamente possono dare fastidio ma il rumore suscitato è fin troppo eccessivo se guardiamo il pacchetto nella sua interezza. Proviamo allora con questo articolo ad andare a fare le pulci a Bungie, sottolineando, secondo noi, alcuni degli elementi che lo studio di sviluppo americano potrebbe curare meglio per puntare alla perfezione. Le nostre sono ovviamente considerazioni piuttosto personali, emerse dopo tre giorni di gioco intenso, vi invitiamo nei commenti quindi a dirci la vostra, con cognizione di causa però!
Interfaccia essenziale? Anche troppo
Destiny è uno dei titoli con i miglior panorami in circolazione. Alcuni squarci mozzafiato rendono al meglio quando su schermo non ci sono numeri di sorta, quando la visuale è lasciata completamente libera per far godere gli occhi del giocatore. Sono pochissime le informazioni a schermo quando giochiamo a Destiny, forse addirittura troppo poche per chi vorrebbe qualche indicazione essenziale in più. Se nella campagna l'interfaccia a scomparsa è più che ottimale, i problemi, se così li vogliamo chiamare, emergono non appena ci si unisce a un party. Le formazioni non vengono praticamente prese in considerazione da Bungie e sia durante gli assalti che i Cala la Notte, ma soprattutto in PvP, non c'è nessuna indicazione che ci segnali lo stato di salute dei compagni. Non sappiamo dunque quando questi hanno bisogno di copertura o quando sarebbe il caso di attirare fuoco e nemici su di sé per dargli tempo di respirare in copertura se non osservandoli direttamente e guardando i piccoli punti esclamativi che compaiono sopra le loro teste. Sebbene Destiny sia stato ideato per essere giocato con amici è impensabile che ci sia sempre comunicazione vocale tra i vari giocatori, ed è proprio per questo motivo che una gestione del party sempre visibile sarebbe stata auspicabile, magari segnalando anche corazza e abilità speciali attive. Il problema dell'interfaccia ridotta all'osso si ha anche in PvP con la mancanza durante in partita dei punti fatti per ogni giocatore, di una visualizzazione precisa di morti e uccisioni e di statistiche che soddisfino la voglia di primeggiare nelle modalità competitive. Vogliamo più numeri!
Playlist randomiche
Il che porta inevitabilmente al secondo problema del PvP: quelle playlist casuali e la mancanza di una vera e propria modalità competitiva con tanto di rank e ricompense dedicate. Le descrizioni presenti nel Crogiolo non sono assolutamente sufficienti a chiarire cosa andremo a giocare e a togliere smalto a una tipologia di gioco che Destiny sembra voler relegare a semplice contorno ci si mettono anche le ricompense assolutamente non meritocratiche, con la possibilità di restare sostanzialmente immobile in partita ed ottenere comunque un riconoscimento in termini di equipaggiamento e di reputazione alla fine del match, magari persino superiori a quelle del migliore in campo. Speriamo ovviamente che le cose cambino e che con i prossimi aggiornamenti vengano riviste diverse cose. Quello delle playlist casuali è in realtà un problema che affligge anche gli assalti e forse, una selezione anche minima da parte del giocatore basata su poche preferenze sarebbe bastata per evitare la noia della casualità. Perché fare un assalto che non mi piace quando posso comunque uscire liberamente e rimettermi in coda?
Errore Cabbage e Spinach
Gli errori di connessione hanno flagellato prima la beta console e poi la beta PC, errori che solitamente è una fortuna vedere in beta così da poterli risolvere per tempo. In Italia, le connessioni non sono esattamente un fiore all'occhiello ma quello dei modem Technicolor e dell'errore Cabbage è ormai un problema conclamato e riscontrato da diversi mesi. Averlo ancora al lancio non è sicuramente una buona cosa, soprattutto quando rende completamente ingiocabile un titolo di questa caratura. Le responsabilità di Bungie sono piuttosto pesanti visto che il target di riferimento di Destiny è un pubblico vasto e probabilmente poco smanettone, quantomeno su console, e chiedergli di mettere modem a cascata, o cambiare router è una pretesa davvero eccessiva. In questo caso il malcontento che serpeggia tra l'utenza è giustificato e l'unica cosa che si può fare è attendere a braccia conserte l'arrivo di una patch risolutiva. Bungie, per favore sbrigati.
A chi è venuta l’idea di togliere l’Astore
Veramente, parliamone. Abbiamo passato venti ore, quindi non noccioline, a correre avanti e indietro per l'European Dead Zone come pazzi per completare le missioni principali e secondarie, perdendo un sacco di tempo semplicemente perché dovevamo attraversare mappe bellissime da vedere ma assolutamente vuote. Qui è abbastanza palese come Bungie si sia trovata di fronte a due scelte importanti: o dare gli Astori da subito e lasciare ai giocatori la facoltà di sfrecciare velocemente da un punto all'altro riducendo i tempi della campagna, oppure avrebbero dovuto limitarne la mobilità forzandoli a godersi paesaggi e panorami. La decisione è ricaduta sulla seconda opzione. Comunque si può correre verso l'obiettivo, comunque si possono evitare pattuglie di Cabal e Vex a proprio piacimento e alcune zone di gioco sono chiaramente strutturate per essere percorse a bordo delle nostre moto futuristiche. Lasciare il potere decisionale ad ogni singolo guardiano, avrebbe sicuramente giocato all'esperienza generale.
Mancate opportunità
Se fino ad ora abbiamo parlato di cose che, bene o male, possono essere sistemate facilmente, ci sono alcuni elementi che resteranno così come ce le hanno consegnate al lancio a meno di stravolgimenti nel programma di contenuti aggiuntivi in arrivo. La prima mancanza è quella di una nuova classe: Titani, Stregoni e Cacciatori continuano il loro viaggio ma la perdita della luce avrebbe tranquillamente potuto far scattare la scintilla per gettare nel "mischione" qualcosa di completamente inedito, stupendo fan vecchi e nuovi. Sebbene questo sia un seguito direttamente connesso al precedente capitolo e quindi i personaggi principali siano sostanzialmente gli stessi, la loro caratterizzazione rimane sul filo del rasoio, con Ghaul che ne ruba la scena, giustamente, per quasi tutta la durata della campagna. Ad affiancare il capo della Legione Rossa ci sarebbe piaciuto vedere altri antagonisti memorabili, o compagni di ventura che non venissero poi ridotti a semplici venditori di equipaggiamento non comune. Insomma, è come vedere Varian Wrynn che vende il pane e il vino su World of Warcraft: quello lo può fare un qualsiasi personaggio non giocante. Bungie, la prossima volta ricordati di dare valore ai tuoi personaggi eroici di metterli sul piedistallo e di renderli immortali, almeno nelle memorie dei giocatori.