Il durissimo trailer mostrato alla Paris Games Week 2017 ha introdotto alcuni degli elementi che saranno presenti in The Last of Us: Parte II, e che vanno a raccordarsi per molti versi al teaser con cui il gioco è stato annunciato, esattamente un anno fa. Allora avevamo visto la "nuova" Ellie, indurita dal mondo in cui vive e dalle circostanze che l'hanno portata dov'è, nonché un'ombra e una voce che appartengono a Joel; mentre in quel di Parigi l'attenzione si è spostata su altri luoghi, altri personaggi e, probabilmente, timeline differenti. Il panel organizzato da Sony alla PlayStation Experience 2017 non ha rivelato nuovi materiali, lasciandoci in attesa di una presentazione ufficiale fissata per il prossimo E3 di Los Angeles, ma si è posto l'obiettivo di fare il punto su quanto visto finora insieme al game director Neil Druckmann, alla co-writer Halley Gross e agli attori che nel gioco interpretano i ruoli dei già citati Ellie e Joel, Ashley Johnson e Troy Baker. Faremo per forza di cose qualche supposizione sulla trama di The Last of Us: Parte II e i suoi protagonisti, dunque occhio a eventuali anticipazioni... sempre che si rivelino tali.
Gli autori e le teorie dei fan
La simpatica presentatrice del panel, Hannah Hart, ha provato fin dal primo minuto a mettere in difficoltà il game director e co-writer di The Last of Us: Parte II, chiedendogli a bruciapelo se in questo nuovo episodio Ellie incontrerà sua madre e se Joel è vivo o morto. Druckmann ha cercato di scansare queste domande il più possibile, dando risposte indirette ma che possono farci riflettere: "in The Last of Us nessuno è al sicuro", ha detto; il che significa che chiunque può morire, incluso naturalmente Joel. Si tratta di uno degli elementi cardine della narrativa della serie, che ha riscosso un grande successo con l'episodio d'esordio proprio per la sua capacità di tratteggiare personaggi credibili, che non corrispondono a stereotipi né possono essere facilmente catalogati per via della loro autenticità.
Di conseguenza, garantire a ogni membro del cast la possibilità di sopravvivere nonostante tutto sarebbe stato un errore: la vita e la morte rientrano nello stato naturale delle cose, anche e soprattutto nella produzione targata Naughty Dog, e sarebbe sembrato ingiusto piegare le esigenze di una trama che si presume dura ed estremamente coinvolgente a determinati vincoli. Quando è toccato alla Gross parlare, andando a trovare punti di collegamento fra la sua produzione televisiva e i videogame, Druckmann ha rivelato un curioso aneddoto: dopo una giornata di confronto sulle rispettive idee, la co-writer è tornata a casa e ha confessato a suo marito di aver "messo incinta una persona". La cosa più semplice sarebbe pensare che il riferimento sia alla donna misteriosa del trailer, che secondo molte teorie potrebbe essere la madre di Ellie, condannata a morte dal culto a cui apparteneva proprio per via della sua gravidanza. Sarà questa la chiave di lettura giusta o gli autori si riferivano a qualcos'altro?
Il punto sui personaggi
Nel trailer della Paris Games Week 2017 abbiamo fatto la conoscenza di due nuovi personaggi, Yara e Lev, che decidono di intervenire (ma a caro prezzo!) per salvare la donna che immaginiamo possa essere la madre di Ellie, e che ancora oggi non ha un nome. Questa mossa di Naughty Dog non solo arricchisce il cast del gioco in vista del secondo episodio, ma punta con ogni probabilità a proporre una narrazione innovativa, in cui eventi del passato e del presente si intrecciano in qualche modo. In realtà non sarebbe la prima volta che il team di sviluppo tenta una strada del genere, già vista in alcuni episodi di Uncharted; in particolare l'ultimo, quando Nathan ricorda le proprie scorribande da ragazzo in compagnia del fratello, nell'ottica di sezioni giocabili che hanno anche il compito di introdurre nuove meccaniche di gameplay, in quel caso specifico l'uso del rampino.
Immaginiamo che in The Last of Us: Parte II questo tipo di approccio verrà ulteriormente esplorato e magari portato all'estremo, se è vera la teoria secondo cui Joel è morto e la figura che Ellie vede non è che un parto della sua immaginazione. Un elemento narrativo, quest'ultimo, che potrebbe rappresentare un vero e proprio cardine per la nuova avventura. Del resto, quando Druckmann ha detto, durante il panel, di essere consapevole del fatto che alcuni fan del primo capitolo potrebbero non apprezzare il secondo, probabilmente si riferiva proprio a tale aspetto. Ad ogni modo, i lavori proseguono speditamente e lo sviluppo del gioco si trova all'incirca a metà, con alcuni livelli già completi e un'opera di collegamento fra le varie parti di una campagna che, siamo sicuri, non lascerà indifferenti.
The Last of Us: Parte II ci lascia dopo la PlayStation Experience con qualche dubbio in più, ma anche una serie di solide certezze: la componente narrativa del gioco sarà sicuramente in grado di colpire, coinvolgere e sorprendere, tentando nuove strade e prendendo anche qualche decisione difficile. La presentazione ufficiale del gicoo è fissata all'E3 2018: riusciremo a resistere fino ad allora?
CERTEZZE
- Difficile che Naughty Dog sbagli qualcosa
- Quanto visto finora è davvero convincente
- Promette di essere tecnicamente e artisticamente mostruoso
DUBBI
- Del gioco vero e proprio non si sa ancora nulla