Non si è mai visto uno sparatutto con un supporto così costante, massiccio e soprattutto gratuito come per Rainbow Six: Siege. Sabato vi abbiamo parlato di Finka e Lion, i due nuovi operatori in arrivo il prossimo 6 marzo (una settimana dopo se non avete acquistato il pass), mentre domenica vi abbiamo dato un piccolo assaggio della modalità gratuita, in arrivo sempre il 6 marzo, chiamata Outbreak. Ma questa non è che la punta dell'iceberg di una continua iniezione di novità che ci accompagnerà per tutto il 2018. Durante il Rainbow Six Invitational si è parlato di grossi aggiornamenti alle modalità competitive, alla rotazione delle mappe e tanto altro ancora e siamo pronti oggi a raccontarvi tutto in questo nuovo articolo. Prima di cominciare però, è d'obbligo una panoramica sull'evento e su quello che è accaduto in questi tre lunghissimi giorni di festa targati Siege.
L'esport che funziona
Ubisoft è nuova nel campo degli esport, un po' come tutti gli altri grandi publisher a dire il vero, ma è la prima volta in assoluto che la casa francese si trova a dover gestire un titolo dal potere così elevato in termini competitivi. Solo qualche mese fa eravamo stati a Sao Paolo, in Brasile, per seguire le finali della Pro League e i passi avanti fatti da quel momento sono stati davvero enormi. L'arena scelta per questi primi Invitational del 2018 era il TOHU: più di 900 posti a sedere riempiti in un batter di ciglia dai tanti appassionati e curiosi. Un sold out clamoroso che ha riscaldato le freddissime giornate canadesi. È stata una vittoria per i fan, per Ubisoft e per l'esport in generale per uno degli eventi migliori visti in questo ultimo periodo.
Certo, siamo ancora lontani dai palazzetti strabordanti di League of Legends ma i segnali ci sono tutti per far esplodere il fenomeno nel giro di qualche anno. Anche lo spettacolo è stato di altissimo livello, sono stati sei giorni di partite (tre online e tre dal vivo) che hanno visto team professionistici provenienti da tutto il mondo sfidarsi per un montepremi di cinquecentomila dollari, mica bazzecole. A portarsi a casa il primo premio e la replica del martello di Sledge ci pensano i Penta Sports, strappando i trofei dalle mani degli Evil Geniuses in una finale al cardiopalma conclusasi sul risultato di 3 a 2 per gli europei con un recupero incredibile. Dietro a questo torneo, a questa finale in particolare, ci sono stati momenti esaltanti e giocate grandissime, con un pubblico sugli spalti capace di accendersi per ogni uccisione e tifare i propri beniamini dopo ogni vittoria, e ancor più dopo ogni pesante sconfitta. Il meta ha mostrato una estrema stabilità con Mira, Bandit, Smoke e Ela in difesa, e Buck, Hibana, Sledge, più Ying in attacco, Montagne e Blitz hanno poi fatto saltuarie apparizioni per variare le strategie tenendo salde le composizioni. Non si sono visti particolari colpi di genio nelle scelte o tattiche fuori dall'ordinario, con i due team che hanno preferito andare sul sicuro proponendo il meglio di quanto studiato nei mesi scorsi. Inutile sottolineare come siano stati poi i singoli giocatori a far pendere l'ago della bilancia verso la vittoria o la sconfitta con Pengu da una parte e Canadian dall'altra capaci di mostrare una skill davvero fuori dal comune. L'Europa, insomma si porta a casa questo Invitational, che ora andrà difeso con le unghie e con i denti aspettando magari che l'Asia emerga come nuovo contender. Ma non sono stati solo i match a rendere interessante le giornate, con nuove informazioni sulle prossime stagioni da leccarsi i baffi e sfregarsi le mani.
Si guarda lontano
L'anno tre di Rainbow Six: Siege sarà diviso, come ripetuto più e più volte, nelle classiche quattro stagioni che porteranno sui server ben otto nuovi operatori e qualche nuovo evento speciale. Oltre al lato contenutistico però, il più grosso cambiamento della formula competitiva lo si avrà con la modifica al sistema di ban e pick degli operatori. Al momento non è infatti possibile bannare alcun soldato ma, nei prossimi mesi verrà implementato questo nuovo sistema che dovrebbe rivoluzionare il meta e rendere ogni partita ancora più interessante. Parliamo al momento di una modifica puramente competitiva, che non riguarderà inizialmente le partite classificate ma solo quelle dei tornei e quelle personalizzate. Con il nuovo sistema pick & ban i giocatori dovranno come prima cosa decidere quattro operatori (due per l'attacco e due per la difesa) inutilizzabili durante tutto il match, per poi passare a selezionare la composizione della squadra e rivelarla immediatamente durante la fase di prematch. Altra modifica importantissima, a questo punto, sarà la possibilità di scegliere uno degli operatori della squadra e cambiarlo con un secondo, tenendo la selezione nascosta. Una scelta interessante che in ottica competitiva potrebbe regalare tante e diverse sorprese. Ci vorrà ovviamente del tempo prima di vedere queste modifiche apportate anche al gioco di tutti i giorni ma speriamo che qualcosa si muova in questo senso per evitare che gli operatori troppo efficaci spopolino poi nei match. Sostanzialmente è un sistema di bilanciamento attuato dai giocatori e già presente in tantissimi altri giochi competitivi di cui si sentiva francamente il bisogno, soprattutto ora che il numero di operatori sta raggiungendo quote interessanti.
Il secondo grosso aggiornamento riguarda le mappe. Ubisoft, piuttosto che aggiungere in continuazione nuovi scenari alla rotazione ha deciso di prendere le vecchie location, di toglierle temporaneamente dalle partite competitive, rielaborarle e riproporle solo qualche mese più tardi. Un lavoro enorme che non si limita a rivedere qualche texture o gli arredamenti interni ma che arriva addirittura a rivoluzionare interi piani, aggiungendo scale, spostando muri e creando nuove linee di tiro. L'anima delle mappe rimarrà insomma quella ma le strategie per giocarle verranno completamente stravolte, speriamo solo in meglio. Le buone notizie continuano perché a breve nuovi server verranno aggiunti in Europa e Sud Africa per migliorare i ping di queste regioni e la connettività. Chiudiamo infine con la notizia che in molti aspettavano e cioè con la nuova gestione delle versioni base di Rainbow Six: Siege e degli operatori presenti. La starter Edition passerà dall'avere 4 operatori sbloccati a sei mentre tutte le restanti edizioni avranno già sbloccati i venti operatori iniziali, senza la necessità di comprarli con fama o altre valute. Se questo non dovesse bastarvi sappiate che in tutte le versioni di Rainbow Six: Siege, inoltre, armi e attachment saranno già sbloccati per permettervi da subito di entrare in competitivo e competere ad armi pari con gli altri giocatori. Chi aveva da lamentarsi del farming, insomma ha di che gioire con l'unica limitazione attuale rimasta per gli operatori delle stagioni extra che continueranno ad essere gratuiti ma sbloccabili con il canonico quantitativo di fama o, in anticipo, con l'acquisto del season pass. Se queste sono le premesse, insomma, ci attende un 2018 davvero stratosferico.