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Battlefield 6: abbiamo provato l'ultima beta e due nuove mappe, saranno le più grosse?

Erano anni che Battlefield non appariva così in forma, ma copiare dal passato basterà a convincere i fan scottati da 2046?

PROVATO di Francesco Serino   —   17/09/2025
Battlefield 6
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In altre cose affaccendato, mi ero fino ad ora tenuto alla larga dal nuovo gioco di guerra DICE. Ad occhio sembrava già un ritorno alle origini, e questo mi piaceva, ma certo non potevo fare affidamento al feedback della community per saperne di più visto che, come sempre, questa si è subito spaccata tra ottimismo immotivato e pessimismo cosmico.

Finalmente ho potuto farmi un'idea lunedì 15 settembre, quando di prima mattina Electronic Arts ha organizzato una beta su invito che ci ha permesso di provare Battlefield 6 al meglio della sua forma attuale, attraverso due mappe e tre modalità di gioco. Volete subito un'opinione a secco? Alcune cose sono davvero ben calibrate, altre potrebbero tarpargli le ali.

Total Warfare

Battlefield proviene da un periodo decisamente buio. Dopo il quarto capitolo, gli sviluppatori hanno cercato di riformularne lo stile di gioco senza mai più trovare una quadra. L'ultimo gioco della serie, Battlefield 2042, è stato un totale fallimento: le novità introdotte hanno fatto fuggire gli appassionati della prima ora, e i giovani hanno continuato a giocare alle loro rispettive ossessioni senza degnarlo di uno sguardo. Rispetto al 2042, Battlefield 6 è una brutale inchiodata con successiva retromarcia verso il passato, senza però rinunciare a una fluidità e a dei ritmi più moderni.

La cara vecchia Operation Firestorm, ottima mappa per testare le nuove possibilità offerte da Battlefield 6
La cara vecchia Operation Firestorm, ottima mappa per testare le nuove possibilità offerte da Battlefield 6

La prima impressione è proprio soddisfacente: ottimo il movimento del soldato, il tempo che s'impiega a mirare, il salto modesto che impedisce di fare i canguri come in altri giochi. Poi la balistica: con un bullet-drop credibile e all'apparenza ben calibrato proprio per le distanze che al momento offre il gioco. Si spara bene, a mio parere benissimo, anche se poi sarà necessario capire in che modo saranno bilanciate le tante modifiche applicabili alle armi. E si guida altrettanto bene con ATV Jeep, carri armati personalizzabili con nuove armi secondarie e i vostri ammennicoli elettronici preferiti. I mezzi hanno angoli di sterzata più realistici di prima, la loro fisica è davvero interessante e fortunatamente la grande quantità di elementi su schermo raramente diventa d'impaccio.

Guerra al metroquadro

Un grosso punto interrogativo siamo costretti a metterlo sulle mappe: le due che abbiamo provato, Mirak Valley e la mitica Operation Firestorm di Battlefield 4, non solo avevano caratteristiche topografiche molto simili, caratterizzato soprattutto da un grosso edificio centrale, ma le loro dimensioni si sono rivelate piuttosto contenute (e da quel che ho visto anche le due proposte nella beta precedente non erano così estese). Nel gioco completo avere qualche mappe come queste non è un male, ma inizia a serpeggiare l'idea che questo Battlefield 6, almeno in principio, si concentrerà su campi di battaglia più serrati.

Mirak Valley è ambientata in un villaggio rurale, composto in larga parte da piccoli edifici e alcuni interessanti dislivelli. Anche se all'apparenza diversa, è in larga parte sovrapponibile a Operation Firestorm
Mirak Valley è ambientata in un villaggio rurale, composto in larga parte da piccoli edifici e alcuni interessanti dislivelli. Anche se all'apparenza diversa, è in larga parte sovrapponibile a Operation Firestorm

Non sarebbe per forza un danno, ma verrebbe meno una delle caratteristiche principali della serie: offrire ai suoi soldati più fronti contemporaneamente e dalle caratteristiche estremamente diverse. Nelle beta abbiamo affrontato obiettivi più ravvicinati del solito, costringendoci a essere sempre a portata di tiro del nemico più vicino. Questo si traduce in incontri più frequenti e di conseguenza ridotti tempi morti che però rappresentavano una parte affascinante dell'esperienza. Come Call of Duty? No, siamo su un binario parallelo, in Battlefield 6 c'è ancora tempo di respirare e poi ci sono i mezzi corazzati, i velivoli, che vanno a mettere un po' d'ordine nel carnaio che si sta per compiere. Sono sempre stato un fan della modalità corsa/rush, ma con la riduzione dei giocatori a 12 per squadra e queste nuove caratteristiche ammetto di essermi divertito di più con sfondamento, dove una squadra da 32 giocatori difende e l'altra della medesima grandezza attacca in un'area di gioco che comprende solo una parte della mappa scelta. Come sempre la modalità conquista funziona invece alla grande, ma quella è davvero difficile da sbagliare.

Mappe in briciole

Battlefield è da sempre sinonimo di distruzione, da quella preistorica del primo capitolo a quella indimenticata dei Bad Company, passando naturalmente per lo spettacolare sistema Levolution del terzo e quarto gioco. Pur non avendolo (ancora?) visto all'opera su edifici più grandi, il sistema messo a punto per Battlefield 6 porta a dei risultati molto particolari: se da una parte forse è meno esplosivo, dall'altro propone una granularità davvero stupefacente che permette di vedere davvero le briciole di quel che un attimo prima era un muro. Anche trovarsi all'interno di un edificio in sofferenza è un'esperienza interessante, per non dire davvero spaventosa.

La modalità sfondamento/breakthrough si è rivelata la nostra preferita durante la beta
La modalità sfondamento/breakthrough si è rivelata la nostra preferita durante la beta

I carri armati si fanno strada attraverso le pareti e i bombardamenti dall'alto lasciano spesso grosse ferite nel terreno, tornato ad essere deformabile come ai vecchi tempi. Nemmeno questa volta però rivedremo il Levolution: gli sviluppatori continuano a dire che non fosse così divertente, ma io continuo a pensarla diversamente: mappe come Diga erano uno spasso proprio perché potevano cambiare totalmente faccia, rendere improvvisamente più importanti gommoni e motoscafi armati; a seconda di come andava la battaglia potevi essere interessato o meno nel proteggere o far crollare la fondamentale paratia che diveniva un importante elemento strategico. Lo stesso si può dire dell'enorme grattacielo nella mappa di Shangai. È vero, la Levolution era scriptata, ma l'evento era deciso dalle azioni dei giocatori ed è questo quello che contava.

Vecchi amici e nemici

Il sistema che regola le classi personaggio è praticamente identico a quello di Battlefield 3 e 4: assalto, ingegnere, supporto, cecchino, sono quattro classi come del resto sono quattro i posti in ciascuna squadra. Ogni classe poi potrà essere personalizzata con nuove armi compatibili col ruolo scelto, nuovi ammennicoli elettronici, esplosivi, punti di respawn, il beneamato C4, lanciarazzi specializzati in missili terra terra e altri in terra aria. Anche se si trattava soltanto di una beta, i giocattoli da testare non mancavano.

Ad essere sorprendente è l'ottimizzazione: cinque ore di gioco sono volate via senza nessun problema, fluide in ogni situazione, ed è stata una bella sensazione dopo aver combattuto con i problemi di Borderlands 4. Non dimentichiamoci che Battlefield 6 è un gioco dove succede di tutto e in ogni momento: carri armati che irrompono nella scena, bombardamenti dall'alto, un plotone che si lancia all'assalto, due jeep che si rincorrono. È denso e intenso come non mai, più ravvicinato e personale che mai, inoltre graficamente è arrogante come al suo solito che se pure non fosse all'altezza dei Battlefield migliori, sarebbe comunque un gioco da tenere d'occhio e provare.

Questa nuova beta di Battlefield 6 è stata davvero sorprendente e da ogni punto di vista, ma prima di festeggiare il ritorno del mito c'è da sciogliere ben più di un nodo. Le mappe mostrate fino ad ora non sono nulla di che, inoltre danno l'impressione di essere più contenute delle precedenti e questo potrebbe rivelarsi sia uno sbaglio che una straordinaria intuizione. Durante la prova l'azione ci è sembrata subito più serrata che in passato, con il chiaro intento di ridurre al minimo i tempi morti. Vedremo cosa accadrà con la versione completa e con il resto delle mappe, e se il cambiamento porterà a un gioco più divertente o se invece ne danneggerà l'identità. Nel frattempo ha cambiato radicalmente la modalità Corsa, ridotta a un 12 vs 12 che ancora non ci ha convinto del tutto, mentre altre sembrano invece beneficiarne come la modalità Sfondamento. Battlefield 6 uscirà il 10 ottobre su PC, PlayStation e Xbox Series.

CERTEZZE

  • Comandi eccelsi e si spara benissimo
  • Tecnicamente solido e sempre molto spettacolare
  • Tantissime personalizzazioni per armi, soldati e mezzi

DUBBI

  • L'azione più serrata potrebbe non piacere a tutti
  • Le mappe mostrate fino a ora sono poco interessanti
  • Distruzione massima? Fino a ora non abbiamo visto grossi edifici crollare...