È vero, Call of Duty non gode di molta considerazione, tra i videogiocatori hardcore. Molti tra quelli che si sono innamorati di esperienze come The Legend of Zelda: Breath of the Wild o Elden Ring preferirebbe con tutta probabilità accarezzare un Cobra reale piuttosto che farsi una partita allo sparatutto di Activision e per questo spesso ne ignorano anche i meriti più evidenti. C'è stato, infatti, un momento preciso nel tempo in cui un Call of Duty ha saputo trascendere la sua natura e diventare motivo di aggregazione, un portale verso un luogo in cui era possibile evadere da una quotidianità straniante e spaventosa. Quel luogo era Verdansk.
È impossibile parlare di Warzone 2.0 senza citare il primo Warzone, ed è impossibile citare il primo Warzone senza parlare della pandemia e del lockdown. Il battle royale di Activision esplose a poche settimane dalle prime chiusure e divenne compagno di interminabili pomeriggi passati confinati da soli in casa.
Non c'è da sorprendersi, quindi, che ancora oggi, se fermate per strada un ragazzo qualsiasi per chiedergli dov'era solito lanciarsi in una partita di Warzone, ci sono buone possibilità che senza chiedere alcuna spiegazione vi risponda "che domanda è, ovviamente ad Atlas Superstore".
Questo preambolo un po' nostalgico era necessario per dare il giusto contesto all'arrivo delle primissime informazioni dal Call of Duty: Next di Warzone 2.0, la nuova versione del celebre battle royale di Call of Duty che sarà disponibile gratuitamente a partire dal 16 novembre 2022, qualche settimana dopo l'uscita di Modern Warfare 2. Durante l'evento di ieri sera Activision ha rivelato una lunga serie di informazioni su questa nuova esperienza, che noi non vediamo l'ora di raccontarvi all'interno di questo articolo. Preparate la valigia, si vola ad Al Mazrah.
La nuova mappa, Al Mazrah
Sebbene Verdansk sia pressoché insostituibile per i 125 milioni di giocatori che nel 2020 giocarono a Warzone, la rivoluzione sistemica apportata da Warzone 2.0 richiedeva l'introduzione di una mappa nuova di zecca, che Infinity Ward ha finalmente svelato ieri sera durante l'evento Call of Duty: Next. Il battle royale di casa Activision si sposterà ad Al Mazrah, la "più grande mappa mai realizzata per un Call of Duty", un'ambientazione medio-orientale e spiccatamente desertica punteggiata da un buon numero di punti d'interesse. Alcuni di questi, un po' come accadeva a Verdansk, sono tratti dalle più celebri arene multigiocatore dei Modern Warfare originali, quindi non sorprendetevi se durante una passeggiata ad Al Mazrah finirete col provare un forte senso di familiarità col posto. Ve la ricordate Osservatorio? Potrete tornarci, a partire dal prossimo novembre.
Modern Warfare 2 e Warzone 2.0 sono stati sviluppati parallelamente fin dal principio e non sorprende, quindi, che il level design della regione sia stato modellato per dare un peso alle nuove meccaniche che faranno il loro debutto nello sparatutto di Infinity Ward. Al Mazrah è attraversata da una gran quantità di corsi d'acqua, lungo i quali si potranno sviluppare spettacolari inseguimenti su barche e mezzi anfibi, come del resto abbiamo potuto ammirare durante il trailer mostrato ieri sera. È difficilissimo farsi un'idea sulla nuova mappa a partire da una sola immagine, e per questo motivo sospenderemo qualsiasi giudizio preliminare su di essa. Dobbiamo ammettere però di avere delle aspettative altissime, nei confronti di chi ha creato Verdansk.
Tante novità di gameplay
Come si differenzia realmente Warzone 2.0 dal suo predecessore? Innanzitutto, dalla presentazione ci è parso di capire che i veicoli avranno un ruolo di primo piano nell'economia del gameplay del nuovo battle royale. Sono, infatti, tantissime le meccaniche inedite che riguardano da vicino i mezzi di trasporto: il modulo di guida è stato ripensato da zero per donare a ciascun mezzo un feeling più preciso, i giocatori potranno adesso sporgersi dai finestrini per sparare e, in alcuni casi, scalare il tettuccio del veicolo per avere una posizione di fuoco privilegiata. Si possono bucare le gomme per ridurre la maneggevolezza dell'mezzo e dovrete inoltre ricordarvi di fermarvi di tanto in tanto a fare benzina perché sì, in Warzone 2.0 le auto potranno esaurire il carburante mentre ne siete alla guida. Per evitare che accada è possibile raggiungere una delle tante stazioni di servizio di Al Mazrah e fare rifornimento, magari sfruttando l'occasione per sostituire gli pneumatici danneggiati. E magari, anche arraffare qualche snack per il viaggio.
A proposito del loot, una delle novità più interessanti riguarda proprio il modo in cui si cercheranno armi, oggetti e risorse all'interno dell'ambientazione. Se a Verdansk lo spawn dell'equipaggiamento era del tutto causale, Infinity Ward ha ripensato la disposizione di ciascun oggetto per renderla coerente col mondo di gioco. Vi servono dei medicinali? Li potrete trovare nell'armadietto di un bagno. Armi? Nelle casse che si è lasciato indietro l'esercito prima di fuggire. Mentre se cercate delle banconote, perché non provare a curiosare in qualche registratore di cassa? L'intento di questa piccola rivoluzione è quella di rendere il looting un procedimento ordinato, piuttosto che casuale. In ogni partita di Warzone 2.0 il bottino sarà sempre al suo posto e col tempo i giocatori finiranno con l'apprenderne la disposizione e a raggiungerlo immediatamente, in base alle loro necessità.
Durante la diretta gli sviluppatori hanno presentato anche alcune modifiche sostanziali apportate alla dinamica del cerchio, che in ogni battle royale si restringe col passare del tempo per circoscrivere l'area di gioco. Infinity Ward voleva porre un "twist" anche a questo aspetto di Warzone 2.0, ma lo spazio di manovra è sempre pochissimo quando si parla dell'unica meccanica capace di definire da sola tutte le esperienze appartenenti al genere. Lo studio ha pensato di rendere meno monotone le partite dividendo il cerchio in tre sotto-zone, che si restringono sui partecipanti in modo del tutto indipendente, per poi ricongiungersi nelle fasi avanzate del match. I giocatori, così come gli scontri a fuoco, saranno allora separati in tre grandi gruppi e vincerà alla fine chi sopravvive a ciascuna delle tre piccole battaglie reali che si svolgono nei cerchi.
Un Gulag tutto nuovo, roccaforti ed IA
Warzone deve molto del suo successo alla meccanica del Gulag ed era impensabile non aspettarselo anche su Warzone 2.0 in una veste completamente rinnovata. Nel nuovo Battle Royale di Activision i giocatori, una volta sconfitti, finiranno come di consueto all'interno del Gulag, che sarà però molto diverso da come ve lo ricordate. Saremo chiamati ad allearci provvisoriamente con il nostro nemico, perché qui lo scontro avviene tra squadre di due soldati ciascuna e gli avversari umani non saranno l'unica minaccia a popolare l'arena. La dinamica nemici-amici è semplicemente geniale e non vediamo l'ora di scoprire quali altri pericoli popoleranno il Gulag. Lo studio ha fatto riferimento ad avversari controllati dall'IA, ma non è chiaro al momento come questi si integreranno nel combattimento due contro due.
L'IA non sarà presente solo nel Gulag, ma sorveglierà alcuni punti d'interesse di Al Mazrah offrendo alle squadre che avranno l'ardire di affrontarla delle ricompense uniche, come un drop di equipaggiamenti personalizzati con i quali avere vantaggio competitivo nei confronti delle altre squadre. La presenza di soldati gestiti dal computer, dobbiamo ammetterlo, non ci entusiasma poi molto. Se da un lato riconosciamo che degli elementi PVE ben studiati possano donare profondità aggiuntiva a Warzone 2.0, abbiamo ancora impresso il ricordo del disastroso esperimento di Battlefield 2042, nel quale non sapevi mai se chi ti stava sparando era un'innocua IA o un'agguerrita compagine di avversari umani. Non vediamo l'ora di capire se l'idea possa funzionare e fortunatamente non manca poi molto.
La vociferata DMZ è finalmente realtà
Infine, lo spazio dedicato a Warzone 2.0 si è concluso con una sibillina presentazione di DMZ, la modalità sandbox che gli insider sventolavano su Twitter ormai da diversi mesi. Gli sviluppatori non ne hanno approfondito i dettagli, ma hanno svelato che si svolgerà nella stessa mappa del battle royale e garantirà ai giocatori d'infiltrarsi ad Al Mazrah per compiere i propri obiettivi prima di raggiungere un punto d'estrazione e scappare via, qualsiasi cosa questo voglia dire. In DMZ l'intera area sarà sorvegliata da forze gestite dall'IA, molto più letali di quelle presenti nel battle royale o in Invasion, che potranno addirittura chiamare dei rinforzi in base all'aggressività che mostreremo durante il match. Ecco perché, in alcuni casi, le incursioni potranno a volte abbracciare un approccio tipicamente stealth. Gli sviluppatori hanno promesso di svelare nuovi dettagli su DMZ molto presto, anche perché questa modalità sandbox sarà disponibile fin dal lancio di Warzone 2.0, insieme a tutti gli altri contenuti.
Le novità di Warzone 2.0 riusciranno a far uscire il battle royale di Activision dalla parabola discendente che aveva intrapreso? Sebbene ci siano tutte le premesse per un grande ritorno di Warzone ai vertici dei battle royale più giocati, questo mercato è particolarmente complesso e bastano pochissimi errori per perdere la corsa. Aspettando di poterlo provare in prima persona, voi che ne pensate di Warzone 2.0? Sarà in grado secondo voi di riaccendere la passione dei milioni di giocatori che hanno passato un lockdown in compagnia dell'esperienza originale?