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Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, anteprima

Yoshitaka Murayama, creatore della leggendaria serie Suikoden, tornerà nel 2022 e nel 2023 con Eiyuden Chronicle: abbiamo visto in anteprima il trailer E3 2021

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   15/06/2021

Tra i titoli più finanziati su Kickstarter dello scorso anno, Eiyuden Chronicle ha attirato l'attenzione degli amanti del genere JRPG per via di un semplice nome: Yoshitaka Murayama. A molti non dirà assolutamente nulla, ma gli amanti del genere JRPG con qualche capello bianco ricorderanno senza dubbio un franchise ormai scomparso da tempo, e decisamente rimpianto: Suikoden. Murayama creò quella splendida serie e la condusse per mano fino al terzo capitolo, tra il 1995 e il 2002, salvo poi lasciare Konami e diventare un freelance.

Mentre Suikoden, e non solo, spariva dagli interessi commerciali di Konami, Murayama fondava prima Blue Moon Studio e in seguito, riunitosi con alcuni ex colleghi che lo avevano affiancato in Suikoden II, Rabbit & Bear Studios. È stato proprio sotto questa etichetta che Murayama ha lanciato il suo nuovo progetto, un JRPG vecchia scuola che richiama il suo capolavoro assoluto fin dal titolo. Abbiamo visto il primo trailer durante la conferenza Xbox e Bethesda e abbiamo scoperto che i giochi in lavorazione sono addirittura due!

Ecco tutto quello che sappiamo nella nostra anteprima di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes.

Rising

Vi consigliamo subito di non trattenere il respiro. Per giocare Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes dovremo aspettare addirittura il 2023, secondo il trailer diffuso in queste ore. Sarà una lunga attesa, ma Murayama ha ammesso che la storia che intende raccontare è così epica e voluminosa da richiedere un titolo sussidiario, letteralmente un prequel che si intitolerà Eiyuden Chronicle: Rising e che uscirà nel 2022. Il colpo di scena, però, è che si tratterà di un gioco molto diverso. Rising sarà infatti un ibrido platform/action in 2D e mezzo che racconterà alcuni importanti antefatti, delineando meglio i personaggi più importanti che compariranno in Hundred Heroes l'anno seguente.

Il tocco di Murayama e l'eredità di Suikoden si cominceranno già a sentire attraverso le meccaniche town-building tanto care alla serie nata negli anni '90: qualcuno ricorderà sicuramente che nei vari Suikoden era possibile costruire e ampliare una sorta di quartier generale reclutando diversi personaggi in giro per il mondo, e a quanto pare si potrà fare anche in Eiyuden Chronicle: Rising.

Eiyuden Chronicles: Rising, un'immagine del gioco.
Eiyuden Chronicles: Rising, un'immagine del gioco.

Abbiamo visto pochissimi secondi di Eiyuden Chronicle: Rising, ma lo strano essere antropomorfo che prende i nemici a spadate ci ha ricordato il bellissimo Dust: An Elysian Tail, il che è sicuramente un bene. Rising mescolerà sprite bidimensionali e realistici scenari in 3D, ma stranamente Rabbit & Bear Studios non aveva abbastanza materiale da mostrare, sebbene il gioco sia un vero e proprio antipasto a tutti gli effetti: sembra che il team intenda persino supportarlo con una serie di DLC dopo l'uscita, avvalendosi dei feedback dei sostenitori su Kickstarter.

Hundred Heroes

Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, un'immagine del gioco.
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, un'immagine del gioco.

Hundred Heroes è invece la portata principale. Il gioco arriverà su Xbox Game Pass solo nel 2023. Impossibile non notare le somiglianze con Suikoden II, a cominciare dall'illustrazione principale che raffigura i protagonisti Nowa, una guardia impertinente che si getta a capofitto nella battaglia, e Seign Kesling, un ufficiale dell'impero che persegue i propri ideali. A quanto pare la loro strada incrocerà quella di Marisa, definita una "guardiana" che custodisce i segreti del mondo.

La storia si svolgerà nel mondo di Allraan e vedrà un'eterogenea banda di eroi unire le forze in una guerra che rischia di distruggere ogni cosa. E quando diciamo eterogeneo, intendiamo proprio letteralmente: nelle sequenze di gioco mostrate, abbiamo intravisto uomini-lupo, strani esseri pelosi e giganteschi omaccioni metà squali che fanno pensare alla presenza di compagni di battaglia antropomorfi, ancora una volta un'importante caratteristica di Suikoden - e di molti JRPG d'annata - che purtroppo è andata perduta negli anni a favore di cast sempre più omogenei.

Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, un'immagine del gioco.
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, un'immagine del gioco.

A quanto pare, il director Osamu Komuta ha prediletto un'impostazione molto simile a quella sdoganata da Octopath Traveler e poi ripresa sempre più spesso recentemente, per esempio in Project Triangle Strategy e Dragon Quest III HD-2D Remake: sprite bidimensionali su sfondi 3D che fanno un abbondante uso di shader e filtri vari per restituire un'atmosfera evocativa che smorza il look realistico, giocando soprattutto sulla saturazione dei colori. Il team di Rabbit & Bear Studios si è però concentrato soprattutto sulle animazioni dei personaggi, che sembrano avere così tanta personalità da ricordare un vero e proprio anime.

Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, un'immagine del gioco.
Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, un'immagine del gioco.

Il trailer ci ha dato l'impressione di un titolo curatissimo dal punto di vista tecnico e artistico, specialmente nella gestione della telecamera e delle inquadrature durante i combattimenti. Murayama ha infatti importato alcuni aspetti di Suikoden nelle battaglie, ma li ha modernizzati da un punto di vista smaccatamente scenografico: i personaggi schierati contro i nemici continuano a essere sei, ma non sono sempre distribuiti in una formazione più o meno compatta, anzi spesso sfruttano il design dell'ambiente circostante, come sporgenze, pontili o promontori.

La telecamera quindi segue dinamicamente i turni dei singoli personaggi, azzeccando inquadrature di grande effetto che spettacolarizzano gli scontri, specie quando i personaggi si esibiscono in lanci di magie o attacchi speciali particolarmente pirotecnici. Il sistema di combattimento sembra dunque rispettare i canoni degli scontri strategici a turni di Suikoden, ma il ritmo è molto più coinvolgente. Purtroppo per scoprire più dettagli sulle varie meccaniche del gameplay dovremo attendere ancora a lungo, ma continueremo a seguire da vicino lo sviluppo di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes e vi terremo aggiornati strada facendo.

Quel poco che si è visto di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è molto promettente, specialmente se si considerano i nomi a lavoro sul progetto. Interessante anche il prequel action-oriented, Rising, anche se temiamo che Rabbit & Bear Studios possa fare il passo più lungo della gamba a seguire parallelamente due titoli tanto diversi: forse sarebbe stato meglio concentrarsi sull'erede spirituale di Suikoden per pubblicarlo l'anno prossimo, invece che nel 2023. In ogni caso, i bellissimi ricordi che abbiamo di Suikoden II ci fanno ben sperare per questo nuovo JRPG... e chissà che Konami non si decida a rimasterizzare quel capolavoro assoluto per cavalcare l'onda di questo annuncio: le nuove generazioni hanno davvero bisogno di giocarlo.

CERTEZZE

  • Il creatore di Suikoden e Suikoden II
  • La direzione artistica curatissima

DUBBI

  • Eiyuden Chronicle: Rising rischia di rubare tempo e risorse a Hundred Heroes
  • Tantissime incognite sul gameplay di entrambi i titoli