Negli ultimi anni From Software è diventata un'inarrestabile fucina di successi, oltre a dimostrarsi una delle poche software house in grado di custodire i propri segreti in maniera piuttosto efficace fino al momento della presentazione ufficiale di un progetto. Diventa così parecchio difficile riuscire a parlare di qualsiasi loro prossimo lavoro se questi non è ancora stato mostrato o annunciato pubblicamente. Tuttavia, l'aura sacrale che circonda il team nipponico ormai rifulge nella community di videogiocatori e presso la stampa specializzata, al punto che da interviste, mezze frasi e rumor più o meno attendibili qualcuno riesce talvolta a mettere assieme dei tasselli che, come in un puzzle, suggeriscono perlomeno qualche possibile indizio. E su questi elementi abbiamo cercato di ragionare per fare il punto della situazione su ciò che potrebbe bollire nella pentola del "mago" Miyazaki e sui prossimi titoli che potremmo giocare usciti da quella splendida fucina di idee.
Da Elden Ring a Armored Core
Dopo il successo di Sekiro: Shadows Die Twice, abbiamo saputo per bocca del suo presidente che From Software si era messa al lavoro (o c'era già) su due nuovi progetti. "Anche se non è il momento di discutere dei dettagli", affermò lo scorso gennaio Hidetaka Miyazaki sulle pagine di 4Gamer.net, "posso dirvi che entrambi sono giochi in stile 'From Software'. Avremo bisogno di un po' di tempo, ma vi potremo raccontare di più su di loro una volta che avranno preso forma". Qualche mese dopo cadde il velo di segretezza sulla prima delle due opere, ovverosia Elden Ring, il nuovo action RPG scritto da George R.R. Martin, i cui lavori sarebbero iniziati dopo i DLC di Dark Souls 3.
Un progetto che ha subito generato un hype enorme tra i fan, non fosse altro per le "firme" coinvolte: cosa potranno infatti partorire a livello narrativo e di ambientazione le menti di due artisti del calibro di Miyazaki e dell'autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (da cui è stata tratta la serie tv Il Trono di Spade)? Cosa riusciranno a creare per un gioco pensato per avere elementi GDR molto più marcati rispetto a quelli dei Souls all'interno di un open world? Dal punto di vista del gameplay Elden Ring sarà fortemente basato su Dark Souls, ma "ciò non significa che si giochi allo stesso modo. Con un'ambientazione più aperta e vasta, il modo in cui i combattimenti si svolgono è fondamentalmente diverso", ha spiegato lo stesso presidente di From Software.
Il mondo più vasto costituirà la base del gameplay di Elden Ring e i suoi meccanismi sono progettati tenendo presente proprio quel tipo di ambiente. Gli autori ritengono infatti che ambienti più aperti possano creare situazioni diverse, e generare quindi battaglie più variegate. Tanta quindi l'attesa per questa nuova proprietà intellettuale che, nonostante le poche informazioni ufficiali, sembra promettere davvero molto bene. Però, detto di Elden Ring, quale potrebbe essere l'altro lavoro in cantiere per il team nipponico? Molti indizi e mezze ammissioni in questi anni porterebbero a pensare che possa essere un episodio di Armored Core, la particolare serie di From Software legata ai mecha giapponesi. Un paio di anni fa, lo stesso Miyazaki svelò a un collega di Kotaku che aveva in progetto un nuovo gioco della saga, anche se questi era ancora "nelle prime fasi dello sviluppo". Da allora il team potrebbe aver continuato a lavorarci sopra, ma anche essersi fermato lì, dando la precedenza a qualche altra opera, con l'intenzione però concreta di riprenderla quanto prima.
Il sogno Bloodborne 2
Ad ogni modo, in ogni caso, non dobbiamo aspettarci un "Armored Souls". Almeno a sentire Masanori Takeuchi, producer di From Software, che ha dichiarato a più riprese che nonostante il potenziale, la fusione tra il genere dark fantasy e quello mech auspicata da tanti fan non rientra per adesso nei "piani immediati dell'azienda". Cosa tra l'altro detta dallo stesso Miyazaki quando svelò che la sua compagnia stava lavorando su due nuovi progetti chiarendo che questi non avevano però nulla a che fare con elementi dark fantasy e mecha.
Prima di sperimentare nuovi percorsi in termini di giocabilità, probabile che vogliano puntare sul classico e cercare semmai di trovare una serie di soluzioni tecniche e narrative che possano soddisfare le esigenze e i diversi gusti del pubblico orientale e occidentale. Come ebbe a dire in proposito il presidente di From Software, "i giochi di questa saga sono fortemente ispirati agli anime giapponesi con robot. Personaggi molto diffusi e amati ancora oggi in Giappone. Ma se dovessimo creare qualcosa di moderno, qualcosa di nuovo, dovremmo considerare anche i gusti degli europei o degli americani. Dobbiamo guardare a un vasto pubblico e a delle persone che non sono cresciute con gli anime dei robot".
Molto difficile, invece, che il nuovo progetto possa essere il tanto desiderato Bloodborne 2. E questo nonostante il team di sviluppo sarebbe ben felice di realizzarlo. I diritti di questa proprietà intellettuale appartengono però a Sony, e quindi è a lei che spetta ogni decisione in proposito, ma Miyazaki e il suo gruppo hanno lasciato intuire che vorrebbero prima o poi tornare a lavorare su quel brand. Basti rileggere quanto dichiarato lo scorso ottobre a Gamespot Brasile dal sopracitato presidente di From Software: "per un nuovo Bloodborne, sfortunatamente, non sono io a decidere".
Di demoni e torri maledette
Per il resto, tutte le ipotesi restano aperte, anche quelle di possibili sequel, spin-off e chi più ne ha più ne metta. Perché se è vero per esempio che Miyazaki ha dichiarato che lui e il suo team vogliono provare a fare "cose nuove" e che Dark Souls III ha segnato per il suo autore la fine del suo impegno con la serie, è anche vero che quest'ultima non è affatto chiusa. "Se qualcun altro, come per esempio un altro membro dello staff, vuole creare un Dark Souls, non sarò certo io a negarglielo", ha detto qualche tempo fa proprio il presidente di From Software. Allo stesso modo non sarebbe da escludere nemmeno un reboot del buon vecchio Tenchu. Vuoi perché appartiene a una serie molto amata dal pubblico, vuoi perché è uno dei titoli citati qualche tempo fa dallo stesso Miyazaki.
"Sento il bisogno di aggiornare la nostra line-up con qualcosa di diverso. Abbiamo titoli dark fantasy come Dark Souls, ma mi piacerebbe anche che realizzassimo altri giochi mech come Armored Core o titoli in stile asiatico come Tenchu o Otogi: Myth of Demons". Con o senza elementi Souls-like non importa, perché tanto, come spiegato dall'autore giapponese, "quando realizziamo un nuovo gioco non ci preoccupiamo di fare qualcosa che ricordi Dark Souls, o viceversa qualcosa che se ne discosti. Non ci interessa. Quando lavoro mi dedico al titolo che desidero creare in quel preciso momento. Ed è l'unica cosa che conta".
Un Souls-like basato più sul nascondersi e agire nell'ombra di nemici sempre pronti a loro volta a colpire di soppiatto o a sfruttare micidiali trappole, non sarebbe quindi male. Il sistema trial&error applicato in maniera un po' differente. Altra possibilità, ma qui passiamo a tutt'altro genere, è il già nominato Otogi, uno dei migliori titoli d'azione ai tempi della prima Xbox. Oppure il reboot di Shadow Tower, un vecchio dungeon crawl d'azione in prima persona con elementi GDR, che prevedeva l'esplorazione di aree labirintiche in cerca di oggetti nascosti, facendo attenzione a non finire vittima di qualche trappola o nemico particolarmente tosto.
Più difficile, ma non impossibile infine, un rifacimento o nuovo episodio di Kuon, l'insolito survival horror "in costume" del 2004 ambientato nel Giappone del periodo Heian. Per From Software potrebbe rappresentare una nuova sfida, senza però al contempo costituire uno stacco netto col recente passato. Atmosfera cupa, trama interessante che scava nei miti e nelle leggende (in questo caso giapponesi) e che si dipana pian piano attraverso messaggi, scritte e documenti vari. Insomma, non sappiamo con certezza cos'altro bolle nella pentola di Hidetaka Miyazaki e del suo team oltre a Elden Ring. Ma di certo, conoscendo loro e molti dei loro brand passati e recenti, siamo sicuri che sia qualcosa di succulento di cui speriamo di avere presto notizie ufficiali.