2 luglio 2025: il gigantesco editore sudcoreano Krafton annuncia un improvviso cambio ai vertici del suo studio proprietario Unknown Worlds Entertainment, la casa che si trova tutt'ora nel pieno della produzione dell'attesissimo Subnautica 2. L'allontanamento di tre figure essenziali - ovvero i cofondatori Charlie Cleveland e Max McGuire, con l'ex CEO Ted Gill - non viene accompagnato da alcuna spiegazione se non un lapidario riferimento alla necessità di velocizzare i lavori sul progetto, che stando all'originale tabella di marcia avrebbe dovuto fare il suo debutto in accesso anticipato proprio nel corso del 2025. Al primo sguardo sarebbe potuta sembrare una semplice riorganizzazione interna, non dissimile da quelle che stanno caratterizzando mezza industria del videogioco, ma nelle giornate successive si è scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora.
La vicenda si è infiammata quando a prendere la parola è stato il direttore creativo uscente Charlie Cleveland, affermando d'essere ancora sotto shock per l'accaduto e rivelando che il progetto fosse in realtà già pronto da tempo per una pubblicazione in early access nel 2025. Dopodiché è intervenuto il giornalista di Bloomberg Jason Schreier, svelando al mondo l'esistenza di un bonus da $250 milioni che Krafton avrebbe dovuto corrispondere a Unknown Worlds al raggiungimento di determinati risultati entro la conclusione dell'anno, reale motivo per cui il titolo sarebbe stato rinviato.
Alla fine quel rinvio è arrivato per davvero, ma la dirigenza di Krafton ha risposto ai dubbi del pubblico offrendo un punto di vista molto diverso da quello presentato dal creatore del videogioco. Con una causa legale ormai alle porte e la produzione inevitabilmente minacciata dallo spettro del boicottaggio, analizziamo nel dettaglio il caso Subnautica 2.
Il triangolo Krafton – Unknown Worlds – Subnautica 2
Dopo essere stata fondata nel 2001 da Charlie Cleveland e Max McGuire, Unknown Worlds Entertainment è riuscita a cambiare il corso della propria storia attorno al 2013, nel momento esatto in cui è stato svelato il progetto Subnautica, un'esperienza survival ispirata alla filosofia sandbox di Minecraft che - stretto un legame a doppio filo con la formula dell'accesso anticipato - ha finito per monopolizzare tutti gli sforzi della compagnia. Quella grande scommessa si tradusse in un'altrettanto grande vittoria, perché in seguito alla pubblicazione risalente al 2018 riuscì a vendere oltre 6 milioni di copie e a radunare una comunità di utenti estremamente affezionati, non solo imponendosi fra i videogiochi indipendenti di maggior successo della sua generazione, ma emergendo a tutti gli effetti come uno dei più solidi pilastri del genere.
Furono proprio quei risultati a convincere Krafton, nel 2021, ad acquisire Unknown Worlds Entertainment per $500 milioni: il colosso sudcoreano sta tutt'ora vivendo una fase di forte espansione a seguito di clamorosi successi come PlayerUnknown's Battlegrounds e TERA, intraprendendo il percorso che di recente l'ha anche portato a "resuscitare" Tango Gameworks (Hi-Fi Rush) e a finanziare il neonato studio a maggioranza italiana Day4Night. All'inizio del 2022 Unknown Worlds ha confermato in via ufficiale d'essere al lavoro su Subnautica 2 sotto la nuova gestione, affermando che il progetto avrebbe dovuto debuttare in accesso anticipato proprio nel corso del 2025. Da quel momento la produzione era già stata toccata da qualche polemica: lo scorso anno, per esempio, gli appassionati non hanno accolto affatto bene la notizia che il sequel avrebbe incluso elementi da gioco come servizio, ma allora sarebbe stato impossibile prevedere il caos che si sta verificando negli ultimi giorni.
2 luglio: la mossa di Krafton e la risposta di Charlie Cleveland
Il 2 luglio 2025 Krafton ha annunciato a sorpresa che Steve Papoutsis - già CEO di Striking Distance Studio (The Callisto Protocol) - avrebbe assunto con effetto immediato il ruolo di amministratore delegato di Unknown Worlds Entertainment. A farne le spese sarebbero stati proprio i cofondatori Charlie Cleveland (che era anche direttore creativo), Max McGuire (director) e Ted Gill, tutti e tre allontanati dalla compagnia. Nonostante avesse affermato in più occasioni di voler lasciare inalterata la struttura dello studio, nel comunicato stampa la casa madre sudcoreana ha dichiarato di aver preso tale decisione per "garantire energie rinnovate e incrementare il ritmo per consegnare al pubblico Subnautica 2".
Nella nota diffusa alla stampa si leggeva anche che: "Questo nuovo capitolo per Unknown Worlds è incentrato su un impegno costante e su una maggiore attenzione al fine di fornire ai giocatori l'esperienza che si aspettano". A prendere la parola è stato anche il CEO di Krafton Chang-han Kim, aggiungendo che: "Non c'è nulla di più importante dell'esperienza dei giocatori. Data l'attesa per Subnautica 2, dobbiamo semplicemente offrire ai giocatori il miglior gioco possibile il prima possibile", lasciando intendere che la decisione fosse principalmente dettata da questioni relative alle tempistiche di sviluppo. Il giorno successivo all'annuncio, anche Unknown Worlds ha pubblicato una lettera indirizzata agli appassionati per chiarire la situazione, chiedendogli di avere pazienza durante l'inevitabile periodo di riassestamento interno, ma rassicurandoli riguardo il fatto che l'essenza del progetto non sarebbe cambiata.
Il fondatore di Unknown Worlds e creatore di Subnautica Charlie Cleveland non è rimasto a guardare: il 4 luglio ha utilizzato il suo account personale per pubblicare nel subreddit relativo a Subnautica un messaggio pubblico rivolto alla comunità. Dopo aver ripercorso la sua carriera, ha dichiarato: "Per me, Max, Ted, per il team di Unknown Worlds e per la nostra community, gli eventi di questa settimana sono stati uno shock. Sappiamo che il gioco è pronto per l'early access e sappiamo che voi siete pronti a giocarlo. E anche se pensavamo che questa decisione spettasse a noi, almeno per ora è solo nelle mani di Krafton. E, dopo tutti questi anni, scoprire che non posso più lavorare nell'azienda che ho fondato... fa male".
"Voglio che sappiate che - qualunque cosa accada a noi fondatori, al team e al gioco - la nostra priorità è sempre stata - e sempre sarà - creare il dannato miglior gioco possibile, per la miglior community del mondo". Al di là della carica emotiva che traspare da queste parole, la principale notizia emersa dal suo sfogo stava nella conferma di prima mano che il gioco fosse in realtà già pronto per debuttare in accesso anticipato, un'affermazione in netta contrapposizione rispetto alle giustificazioni pubbliche di Krafton, ed è stato proprio questo dettaglio ad accendere la miccia che ha generato il caos attuale.
9 luglio: l'inchiesta, la verità di Krafton e la causa legale
La situazione è cambiata radicalmente lo scorso 9 luglio, degenerando improvvisamente: in un report pubblicato su Bloomberg, il giornalista Jason Schreier ha rivelato che Krafton aveva in atto degli accordi con Unknown Worlds Entertainment per garantire allo sviluppatore un premio di $250 milioni in caso fossero stati raggiunti determinati obiettivi finanziari entro la fine del 2025. Fin qui non ci sarebbe niente di male, non fosse per il fatto che dalla stessa inchiesta si è scoperta la volontà di Krafton di rinviare l'accesso anticipato di Subnautica 2 al 2026, di fatto spegnendo ogni possibilità concreta di generare ricavi massicci nel corso dell'anno.
Esattamente come preventivato dal report, in data 9 luglio Unknown Worlds Entertainment ha annunciato ufficialmente il rinvio al 2026 dell'accesso anticipato di Subnautica 2 tramite un post sul blog dello studio. I responsabili della comunicazione hanno sfruttato l'occasione per ribadire a gran voce che l'anima del progetto sarebbe rimasta invariata, ma soprattutto per pubblicare anche un primo trailer di gameplay che, a ben vedere, sembrerebbe offrire uno spaccato piuttosto avanzato dell'esperienza di gioco. La risposta della comunità di appassionati non si è fatta attendere, ma non è stata quella sperata dalla compagnia: il pubblico si è stretto attorno ai dirigenti allontanati, dimostrando vicinanza a Cleveland e agli altri creatori dell'opera originale tramite una prima campagna d'invito al boicottaggio.
Finita nel centro della bufera, Krafton ha dovuto rilasciare un ulteriore comunicato ufficiale nel quale, dopo aver confermato la versione di Schreier, ha svelato le reali ragioni dietro le decisioni prese: "Oltre al costo d'acquisto iniziale di $500 milioni abbiamo promesso circa il 90% della retribuzione extra (fino $250 milioni) ai tre ex dirigenti, aspettandoci che avrebbero dimostrato leadership e partecipazione attiva nello sviluppo di Subnautica 2. Tuttavia la precedente leadership ha abbandonato le sue responsabilità: Subnautica 2 era originariamente previsto per l'accesso anticipato a inizio 2024, ma i tempi si sono dilatati molto. KRAFTON ha fatto numerose richieste a Charlie e Max affinché riprendessero i loro ruoli di Game Director e Technical Director, ma entrambi hanno rifiutato. In particolare, dopo il fallimento di Moonbreaker, KRAFTON ha chiesto esplicitamente a Charlie di dedicarsi allo sviluppo di Subnautica 2, ma questi ha scelto di concentrarsi su un progetto cinematografico personale".
Insomma, la dirigenza di Krafton sostiene che la questione finanziaria non abbia nulla a che vedere con la sostituzione della leadership né tanto meno con il rinvio: tali scelte sarebbero scaturite dalla dilatazione dei tempi della produzione e da specifiche mancanze dei cofondatori che avrebbero "causato confusione nella direzione e ritardi significativi nel ciclo di produzione" al punto che, allo stato attuale, Subnautica 2 si presenterebbe "ancora troppo debole sul fronte dei contenuti" rispetto alle aspettative del pubblico. In seguito al comunicato ufficiale Charlie Cleveland è tornato a farsi sentire per un ultima volta, in quest'occasione tramite il suo account su X, comunicando di aver intentato causa a Krafton assieme agli altri dirigenti licenziati. Anche se non si conosce la natura esatta della disputa, Cleveland ha affermato che ciò che gli interessa davvero è rendere quanto più possibile nota al pubblico la verità sulla questione.
E adesso?
Per il momento la sostanza rimane invariata: Steve Papoutsis è il nuovo CEO di Unknown Worlds Entertainment e sarà lui a guidare lo studio durante il resto dei lavori su Subnautica 2. Il gioco, invece, è stato ufficialmente rinviato, dunque i cancelli dell'accesso anticipato non si spalancheranno prima di un momento imprecisato del 2026, impedendo indirettamente allo sviluppatore di ottenere il $250 milioni di bonus. L'ex fondatore e direttore creativo Cleveland, assieme a McGuire e Gill, ha fatto causa a Krafton, ma questo segna solo l'inizio di un percorso che certamente si prolungherà oltre il debutto di Subnautica 2, lasciando il pubblico affezionato in una posizione molto complicata.
Mentre la campagna per il boicottaggio del titolo si è già messa in moto, è evidente che ci siano diverse circostanze ancora da chiarire: proprio Jason Schreier, per fare un esempio, ha confermato pochi giorni fa che il coinvolgimento di Cleveland e McGuire in Subnautica 2 fosse effettivamente prossimo allo zero, rafforzando la versione del colosso sudcoreano; al tempo stesso, il tempismo di Krafton risulta quanto meno sospetto e, visti i tempi che corrono, è essenziale osservare con sguardo indagatorio i movimenti delle grandi compagnie del settore, specialmente quando cercano di passare sotto traccia. Mai come in questo caso sarà necessario attendere ulteriori sviluppi: anche se la probabilità che la questione si spenga lentamente con l'avvicinarsi del lancio sembra davvero molto elevata, Subnautica 2 rischia d'andare incontro a una pubblicazione fortemente condizionata dagli eventi esterni e, soprattutto, dal lato verso il quale penderà l'ago della bilancia dell'opinione pubblica.