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Lost in Random: The Eternal Die, abbiamo provato il roguelite in stile Hades di Zoink

Il nuovo gioco sviluppato da Zoink prova a espandere l'universo di Lost in Random con un'esperienza roguelite in stile Hades: abbiamo provato The Eternal Die ed ecco com'è andata.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   24/02/2025
La protagonista di Lost in Random: The Eternal Die

Siamo grandi fan di Zoink: il piccolo team di sviluppo svedese, che nel 2018 ha unito le forze con Image & Form per dar vita a Thunderful, ha realizzato nel corso degli anni titoli davvero interessanti e stilosi: dalla folle avventura Stick It to the Man! al picchiaduro a scorrimento Zombie Vikings, dal suggestivo Fe al puzzle platform Flipping Death, per arrivare infine a Lost In Random.

Finora nessuno di questi progetti ha avuto ufficialmente un seguito, dunque abbiamo accolto con piacere l'annuncio di Lost in Random: The Eternal Die, che prova a espandere l'universo dell'ultimo titolo dello studio di Göteborg rivoluzionando però l'esperienza sul piano del gameplay. Anziché riprendere le meccaniche action in terza persona dell'avventura di Even e Dicey, infatti, il gioco trae limpida ispirazione da Hades e gioca la carta della formula roguelite.

Ebbene, abbiamo provato Lost in Random: The Eternal Die grazie alla demo disponibile su Steam, ed ecco le nostre impressioni.

Uno stile inconfondibile, fra trama e ambientazione

La storia di The Eternal Die è ambientata dopo gli eventi di Lost in Random, quando la regina Aleksandra e il suo dado Fortuna si ribellano al potere del Dado Nero e vengono catapultati nel regno oscuro che si trova al suo interno: un labirinto fatto di trappole, nemici sempre più forti e creature bizzarre, alcune disposte ad aiutarci e altre decisamente no.

Le atmosfere alla The Nightmare Before Christmas di cui abbiamo parlato nella recensione di Lost in Random si confermano anche in questo caso la pietra su cui Zoink ha edificato l'esperienza, che tuttavia si presenta in maniera molto diversa rispetto all'impianto in terza persona originale, con una visuale isometrica e una struttura "a stanze" fortemente legata alla natura procedurale dei livelli.

Fondamentalmente è un clone di Hades, quello che ci siamo trovati fra le mani: le somiglianze con lo straordinario roguelite di Supergiant Games sono davvero tante, sebbene venga preservata la personalità che il team svedese è riuscito a conferire alla sua opera, rappresentata anche dalla meccanica di lancio del dado che qui funge sia da attacco extra che da modificatore dinamico.

Una sequenza di combattimento di Lost in Random: The Eternal Die
Una sequenza di combattimento di Lost in Random: The Eternal Die

Il mondo di Lost in Random: The Eternal Die mantiene dunque lo stile affascinante e peculiare che ha costruito nel tempo la riconoscibilità di Zoink, e che stavolta si esprime in particolare attraverso i dialoghi che avremo modo di intrattenere con personaggi sempre più stravaganti, che ci aiuteranno a ricostruire il passato di Aleksandra fra un tentativo e l'altro.

La struttura della demo

La demo di Lost in Random: The Eternal Die disponibile su Steam ci introduce efficacemente all'esperienza e ai suoi contenuti. Strutturalmente il concetto alla base del gioco è tutt'altro che complesso: la protagonista esplora una serie di stanze interconnesse, i cui contenuti vengono generati attraverso un sistema procedurale, e le ripulisce dai nemici.

Il luogo della ripartenza, dove interagire con diversi personaggi per ottenere potenziamenti permanenti in Lost in Random: The Eternal Die
Il luogo della ripartenza, dove interagire con diversi personaggi per ottenere potenziamenti permanenti in Lost in Random: The Eternal Die

Al termine di ogni combattimento è possibile ottenere delle risorse, che si tratti di semplici monete, materiali preziosi, il ripristino di parte della salute, un'abilità passiva oppure un attacco speciale che potremo alternare alle combinazioni di spada per arricchire il sistema di combattimento, fortemente focalizzato anche sull'uso di uno scatto che serve per schivare i colpi e per superare eventuali ostacoli.

Il percorso che ci si trova a seguire è dunque quello di una progressione ben precisa, che rende Aleksandra man mano più forte e resistente nel tentativo di prepararla allo scontro con il boss che controlla quella particolare zona, nel caso della demo una coppia di enormi cavalieri dotati di schemi offensivi piuttosto variegati, che vanno memorizzati per avere qualche possibilità di vittoria.

Il boss della demo di Lost in Random: The Eternal Die
Il boss della demo di Lost in Random: The Eternal Die

Che succede però se si viene sconfitti? Entra in gioco la meccanica roguelite, con la protagonista che riparte dal piccolo limbo iniziale e può utilizzare le risorse accumulate fino a quel momento per sbloccare miglioramenti permanenti, quindi lanciarsi nuovamente nella sequenza di stanze per dar vita a un ulteriore ciclo che culmininerà con il medesimo confronto con il boss.

Gameplay, idee e sensazioni preliminari

Se è vero che l'impianto di The Eternal Die si rifà in maniera molto chiara al già citato Hades, lo stile grafico peculiare, le atmosfere che Zoink ha costruito a partire dall'originale Lost in Random e alcune meccaniche innovative (su tutte il lancio del dado Fortuna, che funge da attacco speciale ma consente anche di ottenere un numero che andrà a interagire con le abilità passive) evitano che il gioco appaia eccessivamente derivativo.

Aleksandra si prepara a partire per un nuovo labirinto in Lost in Random: The Eternal Die
Aleksandra si prepara a partire per un nuovo labirinto in Lost in Random: The Eternal Die

La demo include solo una delle quattro armi a cui potremo accedere nella versione completa, la Spada di Sest'Incanto, e si limita ad accennare alla possibilità di ottenere accessori e corazzature per il nostro personaggio, il che significa che ci attende senz'altro un numero considerevole di contenuti e l'esperienza finale potrebbe insomma rivelarsi piuttosto ricca.

Certo, sarà interessante capire in che modo gli sviluppatori riusciranno a mantenere il grado di varietà necessario affinché il gioco non diventi ripetitivo: per il momento è questo il rischio maggiore per un prodotto del genere, nonostante i sistemi di generazione procedurale o forse proprio per via di tale approccio, che come ben sappiamo ha i suoi pro e i suoi contro.

Le battaglie di Lost in Random: The Eternal Die si fanno man mano più difficili
Le battaglie di Lost in Random: The Eternal Die si fanno man mano più difficili

Il comparto tecnico è strettamente legato a questo discorso, visto che gli asset che compongono le stanze sono fondamentalmente sempre gli stessi, ricombinati in maniera casuale, mentre i nemici sembrano poter offrire un numero significativo di varianti e tipologie. Anche qui, però, bisognerà vedere in che modo verranno differenziati i labirinti nella versione completa per avere un quadro della situazione.

Lost in Random: The Eternal Die punta a consolidare e arricchire l'affascinante mondo creato da Zoink, in questo caso con un'esperienza roguelite che si rifà in maniera evidente all'eccellente Hades ma può contare anche su alcune meccaniche originali, legate in particolare all'uso del dado e al modo in cui i numeri ottenuti si interfacciano con le abilità passive della protagonista. A giudicare dalla demo l'impianto appare solido e interessante, sebbene al momento ben poco profondo: speriamo di mettere al più presto le mani sulla versione completa per poter esprimere un parere definitivo.

CERTEZZE

  • Artisticamente ispiratissimo
  • La formula in stile Hades funziona molto bene
  • I contenuti sembrano tanti

DUBBI

  • Al momento gli manca un po' di spessore
  • Bisognerà verificare la varietà del gioco completo
  • Parecchio derivativo in molte delle cose che fa