69

Metroid Prime 4: Beyond, la cacciatrice di taglie più famosa dello spazio sta per tornare su Switch

A sette anni dall'annuncio, finalmente abbiamo dato una prima occhiata a Metroid Prime 4: Beyond, in arrivo su Nintendo Switch nel 2025.

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   20/06/2024
Metroid Prime 4: Beyond
Metroid Prime 4: Beyond
Metroid Prime 4: Beyond
Articoli News Video Immagini

Era arrivato il momento di farci intravedere Metroid Prime 4: Beyond: con Switch ormai al crepuscolo e la nuova piattaforma che sarà mostrata entro marzo 2025, Nintendo non poteva rimandare oltre questa presentazione. E, nonostante un trailer piuttosto lungo, possiamo tranquillamente dire che l'opera Retro Studios si è più nascosta che svelata. Partiamo dalle informazioni più basilari e scontate, proprio per questo a volte travisate: l'opera non sarà un reboot, ma in continuità coi primi tre capitoli della saga che, lo ricordiamo, rappresentano una sorta di spin-off/parentesi interna alla serie bidimensionale.

Tutti gli eventi di Metroid Prime sono cronologicamente incastonati tra Metroid (il primo) e Metroid II/Super Metroid: stando all'anno 20x9 esibito all'inizio, questa nuova avventura non dovrebbe fare eccezione. Il sottotitolo del gioco è "Beyond" e arriverà su Nintendo Switch nel 2025. L'informazione importante non è tanto la data d'uscita, quanto la conferma che non è stato (completamente?) spostato su "Switch 2", come alcuni temevano. Un dubbio che conoscendo Nintendo non aveva troppe ragioni di esistere, ma che è stato ufficialmente dissipato.

La serie

Ad esclusione del mediocre Metroid Prime: Federation Force, non viene pubblicato un episodio di questa saga dal 2007, dai tempi di Metroid Prime 3: Corruption su Nintendo Wii. È bene ribadirlo, perché molti utenti Switch vedranno questo trailer senza conoscere minimamente la saga a cui il gioco appartiene - del resto, parliamo di quasi vent'anni.

Samus Aran atterra, pronta a una nuova avventura
Samus Aran atterra, pronta a una nuova avventura

È altrettanto importante riaffermare che, dopo uno sviluppo estremamente complicato presso i texani di Retro Studios, l'originale Metroid Prime, datato 2002, si rivelò il miglior gioco dell'anno con una media Metacritic di 97, superando capitoli di serie storicamente acclamate come Grand Theft Auto: Vice City, Super Mario Sunshine e The Legend of Zelda: The Wind Waker.

I due successori (datati 2004 e 2007) confermarono le qualità della serie, pur accolti meno trionfalmente dalla critica. Prima dell'arrivo di Metroid Dread, Metroid Prime era anche il gioco più venduto dell'intera serie, con quasi tre milioni di copie: i suoi successori, al contrario, non hanno raggiunto i due milioni. Questo per far comprendere quanto, nonostante richieda grossi investimenti - ben superiori agli episodi bidimensionali - Metroid Prime esista più per prestigio che per mole di copie piazzate. Vedremo se il quarto episodio riuscirà a invertire questa tendenza, sfruttando anche la grande diffusione di Nintendo Switch.

Dopo la pubblicazione di Metroid Prime 3, molti elementi chiave della società lasciarono Retro Studios e con loro venne abbandonata anche la saga: desiderando rilanciarla, nel 2017, Nintendo decise di affidarla ad un'altra software house, uno sviluppatore di cui non conosciamo il nome, ma che si vociferava potesse essere Bandai Namco Singapore. Chiunque fosse, la qualità raggiunta non venne ritenuta sufficiente, visto che nel 2019 il progetto venne resettato e nuovamente consegnato in mano a Retro Studios, che nel frattempo era completamente cambiata da quella che, quindici anni prima, aveva forgiato la trilogia originale. Questa in breve è la travagliata storia di Metroid Prime, che finalmente è pronto a tornare.

Il gioco

Del gioco si è visto davvero poco, ma abbastanza per ribadire quanto anticipato a inizio articolo: non è un episodio di totale rottura, ma agisce in continuità con la trilogia degli anni duemila. La chiusura a fine trailer con un pianeta boschivo non lascia certezze sulla macrostruttura dell'opera: non è chiaro se sia soltanto una nuova ambientazione, o lasci intendere un'apertura più o meno ampia all'open world. Le dinamiche basilari del titolo, invece, sono assolutamente fedeli a quelle originali: talmente fedeli che, all'inizio, non tutti hanno compreso di trovarsi di fronte a un capitolo originale, piuttosto che a un altro remake.

Il gioco inizia con varie esplosioni in cielo
Il gioco inizia con varie esplosioni in cielo

Si esplora e si combatte in prima persona, col casco di Samus Aran a fungere da portale tra la nostra realtà e il mondo di gioco: ci sono i canonici indicatori, in alto al centro quello dell'energia, a destra la mappa, a sinistra un radar a tracciare i nemici, in basso i missili ed i proiettili ulteriori rispetto allo sparo principale che, come da tradizione, non avrà limiti. Samus è ancora in grado, durante il combattimento, di effettuare il lock on sugli avversari. Torna immancabilmente anche la possibilità di scannerizzare l'ambiente, pur - in apparenza, almeno - senza un visore a parte: Samus analizza il cadavere di un Pirata Spaziale. Questa meccanica è, a livello narrativo, la caratteristica principale della saga: analizzando il mondo circostante, Samus è in grado di apprendere la storia del pianeta in cui si trova, delle sue architetture e dei suoi abitanti. Metroid Prime è stato uno dei giochi maggiormente basati sul concetto di "lore", prima che il concetto di "lore" fosse così largamente conosciuto e utilizzato.

Metroid Prime 4: Beyond: tornano tutte le caratteristiche principali del visore di Samus
Metroid Prime 4: Beyond: tornano tutte le caratteristiche principali del visore di Samus

A nostro parere, in termini di dinamiche ludiche e anche intradiegetiche, un grande stacco tra questo Metroid Prime 4: Beyond e i predecessori è che, banalmente, succedono davvero un sacco di cose in tempo reale; e sono più importanti a livello narrativo che ludico. Una caratteristica abbastanza tipica dei grandi giochi occidentali, ma piuttosto trascurata in quelli Nintendo: effettivamente, Metroid Prime 4: Beyond appartiene in contemporanea a entrambe le categorie. Appena la visuale passa in prima persona, degli spari multipli incendiano le nubi in cielo: un raggio laser maestoso distrugge un cannone. Poco dopo, una navicella spaziale gigante troneggia sul pianeta, con una sparatoria che avviene indipendentemente da Samus, e altre strutture saltano in aria. Cambio di scena, un barile rotola in mezzo a delle rovine in fiamme, coi raggi solari che fanno capolino dai ruderi. Dei Pirati Spaziali, mentre Samus è in Morfosfera (diventa una pallina, detto brutalmente) tentano di scassinare una porta; altri ancora piombano dal soffitto. Ecco, non sappiamo se tutto ciò caratterizzi soltanto l'incipit del gioco, o se sia un tratto distintivo generale delle fasi di azione: in ogni caso, ci premeva sottolineare questa differenza coi capitoli passati, tra i tanti elementi di continuità.

Metroid Prime 4: Beyond: Samus è ancora capace di scannerizzare, e comprendere, il mondo circostante
Metroid Prime 4: Beyond: Samus è ancora capace di scannerizzare, e comprendere, il mondo circostante

Non essendo la saga vendutissima, è bene ricordare che Metroid Prime è una serie in cui si gioca in prima persona, ma in cui le sparatorie non stanno in primo piano: nell'avventura è più importante esplorare, trovare nuovi poteri e sentieri. Insomma, le dinamiche tipiche dei metroidvania, che del resto non si chiamano così per caso. Come già sottolineato, non è possibile intuire da questo breve trailer la macrostruttura dell'opera, quanto resterà fedele ai pilastri del genere e quanto li tradirà e/o altererà per abbracciare l'open world: per certo, nonostante il filmato sia focalizzato sull'azione, state sicuri che, metroidvania o meno, Metroid Prime 4 sarà - come al solito - fortemente improntato sull'esplorazione. Al termine del filmato appare Sylux, un misterioso cacciatore di taglie - già brevemente introdotto in passato - che, per qualche oscura ragione, odia la Federazione Galattica (e Samus).

Grafica, sonoro e... Switch 2?

Le musiche e il contesto sonoro di Metroid Prime sono caratterizzanti almeno quanto l'aspetto visivo e ludico: delle composizioni elettroniche riconoscibili, inquietanti e capaci di superbe aperture evocative.

L'arrivo di Sylux è sicuramente scenico
L'arrivo di Sylux è sicuramente scenico

Nel trailer si sentono suoni e motivi tipici della serie (tra cui il celebre jingle all'atterraggio di Samus) ma anche una divagazione abbastanza anomala, proprio in concomitanza con la sezione boschiva che si intravede alla fine: accompagnando arbusti e uccelli, un sereno pianoforte si fa strada tra cori di voci femminili. Vista l'eccezionalità del lavoro passato, speriamo che Kenji Yamamoto torni come compositore dell'opera, e non soltanto come supervisore.

Dal punto di vista visivo, e considerando la console su cui gira - e non c'è motivo per supporre non sia Nintendo Switch - si tratta di un lavoro eccezionale. Non ci aspettavamo altro, visto il remake visivamente prodigioso di Metroid Prime uscito l'anno scorso, ma è comunque piacevole vedere quanto Retro Studios sia riuscita ad ottenere da una console così datata. Il punto, purtroppo, è proprio questo: si tratta di un bel gioco da vedere, e di un titolo graficamente eccezionale... considerando che si tratta di Nintendo Switch. Non è una premessa da poco. Uno dei motivi per cui Metroid Prime, nel 2002, fu in grado di imporsi come miglior produzione dell'anno, risiedeva anche nel suo impatto grafico: e non era un impatto grafico "nonostante GameCube", era un impatto grafico e basta. A differenza di Super Mario e perfino di The Legend of Zelda, Metroid Prime è più realistico: i limiti tecnici difficilmente si possono aggirare con lo stile grafico.

Alla fine del trailer si vede finalmente uno scenario più aperto
Alla fine del trailer si vede finalmente uno scenario più aperto

E questo ci porta all'ultima considerazione. Metroid Prime 4: Beyond non sarà il titolo di Natale 2024, ma è previsto per un generico 2025. Anno in cui, al 99,9%, sarà pubblicata Nintendo Switch 2: un'uscita cross-gen del gioco si ipotizzava da ben prima dell'arrivo di questo trailer, che non la conferma, ma di certo non la esclude. Finora i grandi titoli di questo tipo di Nintendo sono sempre stati dei The Legend of Zelda, ma tra console molto simili (GameCube e Wii, Wii U e Switch): se uscirà cross-gen, Metroid Prime 4 avrà l'arduo compito di essere bello su hardware molto diversi. E no, avere una risoluzione più alta e un framerate migliore non sarebbe abbastanza. Quando e se lo vedremo nel 2025 su Switch 2, non vogliamo accontentarci di dire "eccezionale per essere su Switch": vogliamo dire "eccezionale" e basta. Per la sua storia, questa serie se lo meriterebbe.