Il fatto che attorno a Octopath Traveler 0 ci sia una discreta dose di scetticismo non dovrebbe sorprendere. Sebbene la serie di JRPG vecchia scuola di Square Enix si sia guadagnata negli anni un corposo seguito di affezionati, questo prequel in arrivo il 4 dicembre su PC e console nasce dal parziale fallimento del gioco mobile Champions of the Continent.
Lanciato in Giappone nel 2020 e arrivato in occidente un paio d'anni dopo, questo gacha ambientato nel mondo di Octopath Traveler è stato sommerso da una concorrenza troppo agguerrita e ha alienato la sua community attraverso un supporto post-lancio sporadico, ritardatario e poco chiaro. Alla fine, Square Enix ha deciso di lasciare la gestione dei server nelle mani di NetEase, forse a dimostrazione del fatto che nel mercato asiatico potrebbe non essere andato così male.
Anziché archiviare del tutto il lavoro fatto su Champions of the Continent, si è invece deciso di riciclarne una parte e produrre un nuovo gioco basato sull'arco narrativo ambientato a Orsterra (il continente del primo Octopath Traveler), la parte di storia più importante e probabilmente l'elemento più apprezzato dell'intero spin-off mobile. Con questi presupposti è difficile guadagnarsi la piena fiducia degli appassionati, ma per giustificare un nuovo capitolo venduto a 60 euro gli sviluppatori stanno rivoltando il gioco come un calzino.
Ritorno a Orsterra
Un'oretta passata giocando a Octopath Traveler 0 non è molto, ma chi ha provato anche solo per un po' il gioco mobile su cui è basato si troverà davanti a un'esperienza abbastanza diversa.
Gli sviluppatori assicurano che è stato rimosso qualsiasi tipo di elemento gacha legato alla formula free-to-play di Champions of the Continent, ed effettivamente la demo alla Gamescom non sembrava avere ombra di microtransazioni, limitazioni o elementi casuali legati all'uso di risorse e crediti. La progressione, quindi, è stata ripensata per essere più in linea con quella dei tradizionali RPG single-player, così come il modo in cui la storia porta a incontrare nuovi personaggi da aggiungere al proprio party.
Partiamo dall'inizio: all'avvio dell'avventura, il giocatore dovrà creare il proprio alter-ego attraverso un semplice editor del personaggio che permette di personalizzare il pixelloso aspetto estetico, dai capelli al sesso, passando per la voce. È una novità assoluta per la serie Octopath Traveler, e sostituisce in maniera abbastanza naturale e furba la sbustata casuale che c'è all'inizio del gacha mobile.
Dal gioco per smartphone, tuttavia, Octopath Traveler 0 eredita il sistema di combattimento basato su otto personaggi: il funzionamento è assolutamente in linea con quello dei primi due Octopath Traveler, con tanto di sistema Break per stordire i nemici e punti Boost per potenziare le azioni nel proprio turno; il numero di personaggi nel proprio party sale però a otto, con quattro eroi nella fila davanti e quattro nelle retrovie.
Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo
Considerato che il gioco finale presenterà oltre trenta eroi che sarà possibile reclutare nel proprio party, la quantità di personaggi dentro e fuori i combattimenti sarà probabilmente l'aspetto più divisivo, specialmente tra i fan della serie.
Gli sviluppatori si sono assicurati di creare delle storie e delle missioni secondarie per ognuno di loro, hanno tenuto dal gioco originale quelli più interessanti e li hanno affiancati ad alcuni inediti. Ma, come la serie Suikoden insegna, se avere così tanti protagonisti porta a molta più varietà e scelta, il rischio è chiaramente quello di avere storie molto meno interessanti di altre, oppure di non riuscire ad affezionarsi allo stesso modo a tutti: una tostissima battaglia con un boss può sembrare molto più diluita e meno coinvolgente quando ogni turno è distribuito tra otto personaggi, di cui metà ti importa poco. Inoltre è ancora poco chiaro quanto impatterà (in positivo o in negativo) il numero di opzioni sulla profondità strategica e sull'importanza di ogni singola decisione.
Non si è costretti a giocare con un intero party di otto, ma così facendo le battaglie si dovrebbero fare più difficili: questo sia perché non sembrano esserci meccaniche che adattano il livello di sfida in base alla composizione del party, sia perché, con meno eroi in battaglia, si ha meno varietà di classi e attacchi, e quindi meno possibilità di sfruttare a dovere il sistema Break. Per ora si può solo concedere il beneficio del dubbio: bisognerà passare più tempo col gioco (e soprattutto coi nemici e i boss) per capire i pro e i contro rispetto al classico party da quattro combattenti.
La demo di Octopath Traveler 0 provata alla Gamescom ha permesso anche di provare un altro sistema inedito introdotto da questa versione. Da un certo punto dell'avventura in poi, infatti, sarà possibile gestire un intero villaggio, costruendo degli edifici e invitando altri personaggi ad abitarci. Attraverso una griglia si possono posizionare negozi e strutture come saloni, fattorie e locande; si può arredare dentro e fuori con decorazioni naturali (alberi, fiori, cespugli...) oppure artigianali come sedie, armadi e scrigni.
Ogni edificio ha una sua dimensione e può ospitare un certo numero di persone allo scopo di produrre dei materiali oppure offrire dei servizi: la fattoria permette di accumulare latte e carne da portarsi dietro in missione, mentre nella locanda si può cucinare o riposare. Nuovi abitanti e membri del party si possono ottenere tramite le missioni secondarie: nella demo abbiamo ad esempio esplorato un dungeon alla ricerca di un mercante di nome Ludo, che una volta incontrato si è convinto a portare avanti la sua attività commerciale nel nostro villaggio.
Se all'inizio Octopath Traveler si era distinto per il suo peculiare stile grafico retro-moderno HD2D, chi si è appassionato alla serie Square Enix lo ha fatto anche e soprattutto per il sistema di combattimento coinvolgente e personaggi con storie ben scritte. Con Octopath Traveler 0 sembra che la compagnia giapponese voglia realizzare un episodio all'altezza dei precedenti, sia nella presentazione che in termini di contenuto, e sebbene le origini del progetto possano far sorgere giusti scetticismi, quello che abbiamo provato sembra di sicuro più interessante rispetto a quanto visto all'annuncio del gioco.
CERTEZZE
- Importanti aggiunte, con sistemi completamente nuovi
- Lo stile HD-2D non ci ha ancora stancato
- Non sembra un pigro porting del gioco mobile
DUBBI
- Più di trenta personaggi (e otto nel party) non saranno un po' troppi?
- Sistema di housing carino, ma decisamente accessorio