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ROG Phone 2, il provato da Taipei

Abbiamo potuto mettere le mani sul ROG Phone 2, la seconda versione del gaming phone di Asus che si presenta con diverse novità hardware e software

PROVATO di Umberto Moioli   —   22/07/2019

Il ROG Phone 2 è stato studiato per rispondere a una domanda piuttosto semplice: cosa serve ad un telefono per diventare il miglior dispositivo per giocare alla crescente libreria di videogiochi mobile? Una domanda la cui risposta forse non interessa a tutti, ma che di sicuro trova una sua collocazione nell'attuale panorama videoludico dominato, soprattutto in Asia, da titoli di enorme successo nati nell'ecosistema degli smartphone. Esiste insomma una crescente fetta di utenti che gioca principalmente su telefono, fruisce di prodotti sempre più complessi, esosi in termini di risorse e competitivi, alla ricerca del dispositivo giusto per avere tutto quello che gli serve per ottenere la miglior esperienza di gioco. Di recente siamo stati a Taipei per poter mettere le mani sul nuovo gaming phone Asus, un prodotto che inevitabilmente è destinato a polarizzare l'utenza ma che, è indubbio, dimostra grandi passi in avanti in questo particolare ambito e conta su numerose feature di valore. L'uscita della versione Europea dovrebbe arrivare nella prima parte di settembre insieme al prezzo ufficiale per l'Italia ed eventuali partner commerciali.

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Audio e video di primissimo livello

Per permettere la miglior esperienza di gioco il ROG Phone 2 lavora sia all'esterno che all'interno, combinando diverse caratteristiche utili per giocare ma, in fin dei conti, interessanti per un pubblico più allargato che ad esempio fruisce di molti media sul telefono. Partiamo dalle dimensioni: 6.59 pollici con un rapporto di 19.5 : 9, largo 7.8 cm e alto 17.1 cm, non certo il più compatto degli smartphone ma dotato, secondo quanto detto da Asus, delle dimensioni richieste dagli appassionati per giocare al meglio in orizzontale, da una parte, ma poterlo anche utilizzare in verticale con una sola mano, dall'altra. Più che le dimensioni, a lasciare impressionati positivamente è lo schermo Amoled a 120 Hz di frequenza d'aggiornamento e 1 ms di risposta. Un pannello che offre quindi un refresh rate non inedito ma di certo utile per giocare, in grado di restituire un'immagine più definita, ma anche forte di colori molto accurati, HDR a 10 bit, un'ottima luminosità e nel complesso un'esperienza visiva davvero soddisfacente.

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Tra l'altro il touch sampling rate a 240Hz offre una risposta al tocco molto più rapida che si traduce in una latenza di circa 49ms tra il momento in cui si sfiora lo schermo e l'effetto in game. Asus ha confrontato quel valore con quello di alcuni telefoni di fascia alta (Samsung Galaxy S10 Plus, One Plus 7 e iPhone XS Max) ottenendo un tempo di risposta fino al 44% più rapido della concorrenza. Non vi renderà dei giocatori migliori ma un vantaggio, soprattutto negli shooter, potreste averlo. Come sottolineato lo scorso anno in occasione della recensione del modello precedente, anche per il ROG Phone 2 è stato fatto un lavoro specifico per permettere ai due speaker frontali DTX: X Ultra di avere, per quanto possibile all'interno di un prodotto che resta piuttosto compatto, un audio di qualità. Una caratteristica che tra l'altro torna molto utile non solo per chi gioca ma anche per guardare film, streaming e serie TV.

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Tornano anche gli Air Trigger, i sensori posti lateralmente che, quando si gioca tenendo in orizzontale il terminale, funzionano un po' come dei dorsali: la nuova versione è stata rivista via software per garantire tempi di risposta migliori, poter non solo rispondere al tocco ma anche ai movimenti orizzontali (allo scorrimento, insomma) e poi per avere un feedback aptico più realistico. Tra l'altro, a proposito di risposta fisica del telefono, i motori per il feedback sono due, così da dare una vibrazione più potente e credibile su tutti e tre gli assi. Torna la doppia USB-C, una in basso e una di lato, in modo da caricare il ROG Phone 2 anche mentre si gioca e anche quando si monta la piccola ventola esterna che, in versione rivista, sarà messa a disposizione nella scatola senza alcun costo aggiuntivo. Positiva infine la presenza del jack 3.5mm. Un telefono imponente e, come vedremo sotto, dotato anche all'interno di numerose soluzioni interessanti, che si porta dietro come principale conseguenza di certe scelte in fase di progettazione un peso non indifferente di 240 grammi.

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Tutta la potenza che serve

All'interno, il cuore del ROG Phone 2 è costituito dal system on chip Qualcomm Snapdragon 855 Plus, neo annunciata revisione del modello di punta dell'azienda. Le migliorie del nuovo modello coinvolgono le frequenze della CPU ma soprattutto quelle della GPU Adreno 640, capace qui di raggiungere i 675 Mhz per un incremento prestazionale fino al 15%. Non sappiamo ancora tutte le specifiche e le varianti dei modelli in arrivo sul territorio italiano, ma già sappiamo che in aggiunta allo Snapdragon 855 + si potranno scegliere fino a 12 GB di Ram e fino a 512 GB di memoria UFS 3.0, quindi la più veloce disponibile in questo ambito sul mercato. Asus ha mostrato alcuni benchmark che, ad esempio su 3D Mark, evidenziano un certo scarto rispetto ai concorrenti: 6253 punti contro i 5579 del One Plus 7 Pro, ai 4450 del Samsung S 10 Plus (non sappiamo se quello con lo Snapdragon o con l'Exynos) e 4271 dell'iPhone XS Max.

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Per raffreddare il suo nuovo dispositivo, Asus ha rimesso mano al sistema studiato per quello precedente lavorando su tre strati: i due interni composti dalla camera di vapore 3D e dalla combinazione dell'heat sink con due sistemi di dissipazione attivi, quindi quello esterno composto dalla ventolina AeroActive Cooler II. Per quanto abbiamo potuto provare in questi giorni sperimentando un po' di titoli, questa soluzione riesce a mantenere il terminale fresco anche dopo diverse partite. Molto capiente (e una delle ragioni dietro al peso) la batteria da 6000 mAh: tantissimi sia per poter giocare diverse ore senza alcuna necessità di ricaricare, sia per poter magari completare 48 ore di uso quotidiano senza nessuna necessità di rimettere sotto alimentazione il dispositivo. Tra l'altro ricaricarlo meno vuol dire anche allungare la durata della vita della batteria, che dovrebbe mantenersi più a lungo su livelli simili a quelli di quando la si è acquistata. Ci sono diverse chicche che, magari meno appariscenti rispetto alle caratteristiche principali, segnalano comunque la grande attenzione degli ingegneri sul progetto che hanno realizzato per trovare le migliori soluzioni per poter giocare senza intoppi. Le antenne wi-fi e i microfoni sono in entrambi i casi quattro, una ridondanza che dà modo, anche quando lo si impugna a due mani, di non perdere la qualità del segnale nel primo caso e la pulizia della voce nel secondo. Completa la panoramica sull'hardware il comparto fotografico.

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Davanti troviamo una fotocamera frontale da 24 megapixel, posizionata nell'angolo dello schermo e studiata per dare la giusta inquadratura senza essere ostruita dalle mani qualora si volesse andare live con uno streaming e mostrarsi contemporaneamente in video. Dietro ci sono due sensori, uno da 48 megapixel e uno da 13 megapixel grandangolare: è lo stesso modulo posteriore dell'Asus ZenPhone 6, quindi già sappiamo che si tratta di un buon prodotto. Sulle fotocamere torneremo successivamente, quando il software sarà perfezionato e definitivo. Il sistema è ovviamente basato su Android 9, punto di partenza solido per una personalizzazione estetica abbastanza tamarra (in fondo è sempre un gaming phone) che potrà comunque essere trasformata nella più sobria ZenUI Classic. In aggiunta c'è la console dalla quale osservare temperatura, uso della ram, della memoria e così via. Ma anche dalla quale adattare per ciascun gioco le diverse caratteristiche di cui abbiamo parlato sin qui. C'è infine la modalità Game Genie, richiamabile mentre si gioca scorrendo dal bordo sinistro verso il centro, tramite la quale escludere notifiche e chiamate, bloccare la luminosità, impostare la priorità nei pacchetti dati, registrare lo schermo, andare live e via dicendo. Abbiamo provato un buon numero di titoli nei giorni passati, da Asphalt 9 a VainGlory, da Dota Underlords a Mortal Kombat , trovando sempre un buon mix di prestazioni e grande personalizzazione dell'esperienza di gioco. Proprio questo aspetto, la flessibilità del telefono in termini di opzioni, è probabilmente la caratteristica che più ingolosirà chi è alla ricerca di uno smartphone con cui giocare e divertirsi.

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Qualche giorno in compagnia del ROG Phone II ci ha convinto che Asus ha fatto un buonissimo lavoro: l'originale era un terminale convincente pensato soprattutto per giocare, questo nuovo modello riparte da quelle fondamenta per migliorarle da qualsiasi punto di vista. Dallo schermo ai controlli, dalle performance all'audio fino al comparto fotografico. Parla a una nicchia, soprattutto dalle nostre parti, ma guarda a un mercato in forte crescita in cui molti utenti sono stati alfabetizzati, videoludicamente parlando, proprio dai telefoni: per loro l'offerta è concreta, solida e ben strutturata. Nei prossimi mesi ci torneremo sopra, aspettando tutti i dettagli sull'uscita italiana.

CERTEZZE

  • Ottime prestazioni
  • C'è tutto quello che serve per giocare e forse anche qualcosa in più
  • Aspetti non prettamente gaming, come la fotocamera, comunque curati

DUBBI

  • Piuttosto pesante
  • Se non giocate con lo smartphone non fa per voi