46

Square Enix Presents: la sintesi della conferenza E3 2021

Nella conferenza E3 2021 di Square Enix Presents non sono mancate le sorprese, ma i grandi assenti e le aspettative disattese hanno pesato più del dovuto.

SPECIALE di Christian Colli   —   14/06/2021

Il malcontento che serpeggia nel magico mondo di Internet si può quasi toccare con mano. Che la situazione sia scottante si capisce perché sono più i tweet e i commenti sarcastici di quelli delusi o arrabbiati: quando la community la prende sul ridere, bisogna cominciare a preoccuparsi.

Square Enix è un publisher importante e ha in tasca alcuni tra i franchise più remunerativi e importanti del settore. Eppure la presentazione di ieri sera è stata tutt'altro che memorabile: è durata circa tre quarti d'ora, ma lo squilibrio negli annunci e l'assenza di alcuni pesi massimi hanno inciso irrimediabilmente su un bilancio generale tutt'altro che positivo.

Aggiungiamo il clamoroso fail della demo di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin e il disastro è servito. Cerchiamo di fare il punto della situazione e di capire cosa ha funzionato e cosa no in questa sintesi della conferenza E3 2021 Square Enix Presents.

Si comincia con Marvel

Che Eidos Montreal stesse lavorando a Marvel's Guardians of the Galaxy si sapeva già da qualche giorno, ma finché non è cominciato il trailer - e non è comparsa nella nostra home l'anteprima firmata dal buon Pierpaolo Greco - eravamo rimasti nel campo delle pure speculazioni. Ebbene, Square Enix Presents è iniziato con quello che avrebbe dovuto essere un botto e che purtroppo ha ottenuto solo un tiepido riscontro.

La colpa si può attribuire senza dubbio ai brutti ricordi legati a Marvel's Avengers, il GaaS multigiocatore di Crystal Dynamics che ha inanellato un fallimento dopo l'altro nonostante il marchio potentissimo: le similitudini tra i due titoli hanno soverchiato il beneficio del dubbio, etichettando in modo negatico il gioco dopo neanche 10 secondi di trailer.

Marvel's Guardians of the Galaxy.
Marvel's Guardians of the Galaxy.

In realtà i due prodotti hanno in comune solo la presenza di una campagna story driven, che peraltro era la parte migliore di Marvel's Avengers e, se è vero che Guardians of the Galaxy sarà soltanto single player, allora il problema più grosso dovrebbe essere già escluso a priori. Nonostante ciò, dobbiamo ammettere che il gioco, in uscita il prossimo ottobre su PC, PS5, PS4, Xbox Series X|S e Xbox One, ci è sembrato abbastanza grezzo, specialmente nel comparto tecnico sfacciatamente cross-gen. Eidos Montreal dovrà quindi affrontare una sfida difficilissima, perché se è vero che gli Avengers possono contare su una miriade di fonti di ispirazione differenti, tutte molto conosciute, lo stesso non si può dire per i Guardiani della Galassia, diventati famosi soprattutto coi film di James Gunn e qui rappresentati in una forma ibrida che si ispira più ai fumetti che agli attori che li hanno interpretati sul grande schermo. Tanti dubbi, insomma, dovuti ai preconcetti, sì, ma rinforzati da una presentazione sottotono e piuttosto lunga di Square Enix.

Dalle remaster a Babylon's Fall

Legend of Mana.
Legend of Mana.

È stata poi la volta di due riproposte. La prima, e sicuramente la più interessante, è stata Legend of Mana: si tratta della versione rimasterizzata di un classico dei primi anni 2000 per PlayStation, arriverà su PC, PlayStation 4 e Nintendo Switch il prossimo 24 giugno. Non si tratta esattamente del miglior Seiken Densetsu in assoluto, ma è comunque un titolo da tenere d'occhio se si vuole approfondire e sostenere questo franchise in difficoltà. Meno azzeccata, invece, la titolazione dell'ennesimo rilancio nella lunga storia di Final Fantasy: i primi sei capitoli arriveranno su PC e Steam sotto forma di Final Fantasy Pixel Remaster, nella speranza che il sottotitolo altisonante non mascheri una semplice emulazione. La compilation interesserà PC e sistemi mobile, perciò se pensavate che avreste potuto rigiocare Final Fantasy VI sul vostro Switch sotto l'ombrellone, resterete molto delusi.

Chiusa la parentesi remaster o presunte tali, Square Enix è tornata a parlare di Marvel's Avengers con la roadmap -già nota- dei prossimi update, ma ha anche mostrato un breve trailer di Black Panther: War for Wakanda, il DLC gratuito che introdurrà Pantera Nera nel roster. Dobbiamo ammettere che il nuovo contenuto sembra interessante, e il sistema di combattimento di Marvel's Avengers è sufficientemente curato e divertente da valorizzare un personaggio come la Pantera Nera, ma mentre vedevamo passare sullo schermo queste immagini non abbiamo potuto fare a meno di chiederci che fine abbia fatto il DLC incentrato su Spider-Man che doveva essere esclusivo per console PlayStation.

Babylon's Fall.
Babylon's Fall.

Dopo una carrellata di giochi mobile - Hitman Sniper: The Shadows, Final Fantasy Brave Exvius e altri - è tornato a mostrarsi Babylon's Fall, ma il gioco che abbiamo visto ci è apparso decisamente diverso da quello annunciato in pompa magna durante lo State of Play del 2019. Non tanto per il downgrade grafico celato dietro la nuova colorazione acquerello, quanto per la rigidità di un sistema di combattimento sensibilmente più lento rispetto a quello mostrato nel vecchio trailer. Il nuovo Babylon's Fall non sembra avere lo stesso ritmo serrato dei titoli Platinum Games cui siamo abituati, e la notizia che sia diventato un GAAS multigiocatore che lo sviluppatore aggiornerà nei mesi successivi al lancio - previsto per PC, PlayStation 4 e PlayStation 5 - ha incontrato perlopiù diffidenza e scetticismo.

Certo, abbiamo visto davvero poco per poter giudicare un titolo che deve essere provato con mano, ma la presentazione ha lasciato i fan del celebre sviluppatore nipponico con l'amaro in bocca. Se volete approfondire, questa è la nostra anteprima di Babylon's Fall.

Life is Strange

Life is Strange: True Colors.
Life is Strange: True Colors.

Le avventure grafiche della serie Life is Strange hanno riscosso un buon successo negli ultimi anni, convincendo Square Enix a pubblicare una compilation rimasterizzata che raccoglie Life is Strange e Life is Strange: Before the Storm in un'unica soluzione e che i giocatori potranno comprare stand-alone per PlayStation 4, Xbox One, PC e Google Stadia o come parte del pacchetto Ultimate Edition di Life is Strange: True Colors, il nuovo capitolo ufficiale della serie.

Nel nuovo capitolo ci caleremo nei panni di Alex Chen, una ragazza dal passato sfortunato che possiede il potere di vedere e manifestare l'aura empatica altrui. Il nostro obiettivo sarà scoprire cosa si nasconde dietro la misteriosa morte del fratello, interagendo con gli altri personaggi e compiendo delle scelte che influenzeranno la narrativa. Potrete scoprire Life is Strange: True Colors nella nostra anteprima.

Final Fantasy Origin

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin.
Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin.

Anticipato da un leak che ci aveva fatto sognare, Stranger of Paradise avrebbe dovuto essere una specie di soulslike in salsa Final Fantasy che rimmaginava il primissimo episodio della serie da una prospettiva più action e più cupa. In realtà, il trailer mostrato durante il Summer Showcase di Square Enix è sembrato un mix tra un Devil May Cry, come atmosfere e vibrazioni, con uno stile comunicativo che sembra rivolgersi a un pubblico adolescenziale. Tutto questo nonostante il protagonista del gioco - Jack, viva la fantasia - sia un uomo adulto.

Il titolo sviluppato da Team Ninja si ispira affettivamente al primissimo Final Fantasy, tant'è che fa dello scontro tra i Guerrieri della Luce e la loro nemesi Garland, già posseduta dal terribile Chaos, il fulcro di tutta la storia. La componente action sembrerebbe incentrarsi su una forma di Job System che piega verso una violenza viscerale, ma stilisticamente censurata, e un sistema di combattimento più simile a Star Wars Jedi: Fallen Order che a Dark Souls, come effettivamente era stato anticipato nei leak. Per il momento questo progetto non sembra avere un'anima ben definita, ma ci sarà tempo per rivalutarlo.

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin.
Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin.

L'ultimo reveal del Summer Showcase di Square Enix non ha avuto assolutamente l'effetto sperato. Il trailer, infatti, ha suscitato l'ilarità generale del pubblico non tanto per i pessimi dialoghi, il tono edgy e il comparto tecnico cross-generazionale, quanto per un character design blando, pure per gli standard dell'eccentrico direttore creativo, Tetsuya Nomura. E internet è stata invasa da meme incentrati sull'eccessiva ripetizione del nome Chaos in due minuti di trailer.

Al termine del video Square Enix ha sorpreso tutti con una demo esclusiva per PlayStation 5: peccato che il software si sia rivelato fallato in tutto il mondo. Una volta scaricati i 12GB circa della demo, i giocatori si sono trovati davanti a una schermata di errore che notificava la presenza di file corrotti nel sistema e suggeriva di cancellare la demo dalla console. Speriamo rimedino presto.

Final Fantasy XVI, where art thou?

Final Fantasy XVI.
Final Fantasy XVI.

Square Enix Presents voleva chiudersi con una bomba clamorosa e si è invece concluso con una combo problematica. Eravamo i primi a sostenere che un Final Fantasy in chiave soulslike avrebbe potuto funzionare - e stiamo ancora aspettando un remake/remaster di Vagrant Story, tanto per dire - ma tutto potevamo aspettarci fuorché Stranger of Paradise, un titolo bislacco quanto il trailer mostrato. Che poi, intendiamoci, il gioco potrebbe essere divertentissimo e curato sotto il profilo del gameplay; anzi, speriamo davvero che lo sia e non vediamo l'ora di provarlo.

Eppure Square Enix avrebbe potuto risollevare le sorti di questa presentazione sfoderando i suoi assi nella manica, i giochi che, lo sappiamo noi e lo sapete anche voi, aspettavano tutti: Final Fantasy XVI e Forspoken.

Forspoken.
Forspoken.

Difficile dire come mai non si sia visto niente di questi due titoli. È possibile che Sony e Square Enix stiano lavorando congiuntamente a una dimostrazione più grossa e importante nei prossimi giorni o settimane. In ogni caso, l'assenza di questi pezzi da novanta si è fatta sentire: la presentazione di Square Enix è mancata di mordente e ha puntato sui cavalli sbagliati, titoli cross-gen non proprio ispirati in un momento in cui c'è fame di futuro, di freschezza e di originalità.