Non capita spesso di trovarsi di fronte a dei veri e propri giochi-evento di cui, però, non si sa praticamente nulla ancora a qualche mese di distanza dall'uscita prevista. Ovvero proprio la situazione in cui si trova attualmente Starfield, per cui cerchiamo di mettere insieme tutte le (poche) informazioni che abbiamo sul nuovo universo fantascientifico di Bethesda. La compagnia in questione, a dire il vero, ci ha abituato a presentazioni approfondite solo a distanza ravvicinata dalle rispettive uscite, ma in questo caso c'è una differenza fondamentale: Starfield è la prima proprietà intellettuale completamente nuova lanciata da Bethesda in oltre vent'anni, per questo il progetto risulta particolarmente misterioso e la curiosità, di conseguenza, è alle stelle. Finora si è trattato di Fallout e The Elder Scrolls, ovvero universi già ben consolidati, le cui caratteristiche non risultavano mai completamente nuove, ma con questa nuova esperienza non abbiamo alcun punto di riferimento.
Il fatto che si tratti poi di un gioco di ruolo fantascientifico ad ambientazione spaziale rende le cose ancora più difficili da prevedere, visto che i termini di paragone sono ancora meno rispetto ai fantasy o alle ambientazioni post-apocalittiche.
Quello che è certo è che si tratta di un progetto a cui Todd Howard e compagni stanno lavorando da parecchio tempo: non solo in termini di produzione effettiva, comunque in corso da anni, ma anche come idee ed elaborazione del concept, tanto che gli sviluppatori hanno parlato di un percorso lungo decenni.
Secondo quanto riferito da Howard, le prime idee su un gioco del genere risalgono agli anni '80, ma l'attuazione del progetto si è resa tecnicamente possibile solo con l'arrivo delle piattaforme moderne, dunque Starfield si presenta come la vera e propria realizzazione di un sogno per la stessa Bethesda. L'avvio di una nuova proprietà intellettuale di questa portata non richiede soltanto un grande lavoro tecnico, ma anche un'ampia elaborazione sul fronte della costruzione di un intero universo di gioco, una cosa a cui il team in questione tiene particolarmente: il "lore", insomma, è indispensabile per fornire un contesto solido a un RPG, tanto più se si tratta di un titolo di questa ampiezza. Vediamo dunque cosa è emerso finora tra storia, ambientazione e caratteristiche di Starfield.
Ambientazione: i Sistemi Colonizzati
L'universo di Starfield è in verità uno spazio ben definito, sebbene copra ampiezze enormi: tutto si svolge all'interno dei Sistemi Colonizzati, ovvero un complesso gruppo di sistemi planetari che ospitano diversi insediamenti, in una parte della Via Lattea che ha subito una certa colonizzazione da parte degli umani, posto circa a 50 anni-luce dal Sistema Solare in cui si trova la Terra.
Non è ancora chiaro come si svolgeranno le esplorazioni nel gioco e quanti pianeti o sezioni dello spazio si potranno visitare, ma sono state presentate alcune ambientazioni caratteristiche che hanno una certa importanza nell'economia del sistema, oltre a rappresentare zone d'influenza delle varie fazioni e dunque offrire possibilità di sviluppo della storia e delle quest. Forse la più importante è New Atlantis, capitale delle Colonie Unite (United Colonies), la fazione più potente nel gioco, dotata di grande influenza politica e forza militare. Questa posizione predominante si riflette nella costruzione di una città enorme e ultra-tecnologica, una vera e propria utopia futuristica che richiama lo stile classico della fantascienza anni '50-'60.
Akila City è la base del Freestar Collettive, ovvero la fazione rivale della UC, contro la quale ha combattuto la guerra delle Colonie, anni prima dell'avvio del gioco. Il Collettivo è composto da una confederazione di tre sistemi diversi, uniti da ideologie simili ma con una struttura molto meno compatta e militarista rispetto alla UC. Questo si riflette anche nella loro capitale, che si trova immersa in un ambiente naturale selvaggio e molto meno avanzata, dal punto di vista tecnologico, rispetto alle meraviglie di New Atlantis. Il pianeta in cui si trova è popolato da razze aliene molto aggressive, contro le quali si sono dovuti difendere innalzando delle possenti mura.
Infine, la terza città principale svelata da Bethesda è Neon, una location davvero molto particolare: diventata la base della Xenofresh Corporation, Neon sorge su un pianeta quasi completamente coperto d'acqua, dove in teoria dovevano sorgere degli avamposti dedicati alla pesca.
Il caso ha voluto che tali mari ospitassero una particolare specie acquatica dotata di proprietà psicotrope, che gli abitanti hanno deciso di sfruttare in maniera piuttosto diversa rispetto al mercato ittico: producendo droghe. Neon è diventata in questo modo una sorta di Las Vegas spaziale, che attira clienti da vari altri pianeti per provare gli effetti dei suoi incredibili pesci alieni. Oltre alle città in questione, dovrebbero esserci numerose altre location minori, in attesa di capire il grado di esplorazione possibile in Starfield: qualche settimana fa, un'immagine diffusa da Bethesda faceva capire come possano essere presenti pianeti più o meno abitati nei quali esplorare vari anfratti come caverne o altre ambientazioni naturali o artificiali.
Background: le Guerre delle Colonie
Il periodo in cui sono ambientati gli eventi a cui partecipa il protagonista di Starfield è posto intorno all'anno 2330, dunque poco più di 300 anni da adesso, quando sconvolgimenti vari e progresso tecnologico hanno chiaramente modificato l'assetto sociale e politico dell'umanità. L'evento di rilevanza storica più vicino e significativo, all'avvio della storia, sono le Guerre delle Colonie (Colony Wars), una serie di conflitti interplanetari scoppiati verso l'anno 2310, ovvero vent'anni prima degli eventi del gioco e i cui effetti sono ancora ben visibili nel Sistema degli Insediamenti. Lo scontro si è combattuto principalmente tra il Collettivo Freestar e le Colonie Unite, una guerra di ampio respiro altamente distruttiva, che potrebbe essere paragonata a quella descritta in Skyrim tra Imperiali e Manto della Tempesta, verosimilmente scaturita dalla volontà d'indipendenza di Freestar e delle fazioni a questa collegate nei confronti del rigido controllo da parte delle Colonie Unite.
All'inizio di Starfield, la guerra è ormai passata da alcuni anni, ma ha lasciato un segno indelebile nelle vite di tutto all'interno del Sistema, e le divergenze insanabili tra le fazioni rimangono probabilmente intatte, sopite sotto l'apparente normalizzazione dei rapporti. Non abbiamo dettagli sulla storia che verrà narrata nel gioco, ma è probabile che queste contrapposizioni abbiano un ruolo nello sviluppo di questa e delle quest secondarie, oltre alle varie sotto-trame più o meno legate alla diverse fazioni presenti, come da tradizione di The Elder Scrolls. Tuttavia, è probabile anche che il gioco ci spinga più all'esplorazione che a curarci delle relazioni tra gli insediamenti umani, con la consueta libertà offerta dagli RPG di Bethesda nell'approccio all'open world, qui in teoria ancora più esteso.
Il protagonista e la sua missione
Come da tradizione, il protagonista (o la protagonista) di Starfield può essere completamente personalizzato dal giocatore attraverso un editor, ma qualche tratto dei suoi retroscena è emerso fin dal trailer di presentazione in-engine dell'E3 2021. Il nostro personaggio è un esploratore che fa parte di Constellation, un'organizzazione che raduna vari scienziati e astronauti dediti all'esplorazione dello spazio e alla scoperta di nuovi pianeti, alla ricerca di soluzioni a un non meglio identificato "mistero" alla base di tutto il movimento. Il protagonista, al comando della sua nave spaziale Frontier, sembra sia destinato a scoprire una "chiave" per interpretare il mistero in questione, intorno alla quale ruota tutta la sua missione in giro per i Sistemi Colonizzati. Si tratta evidentemente di un MacGuffin di stampo tradizionale, ma che può dare origine a un epopea spaziale di notevole calibro, come promette di essere Starfield.
Considerando i precedenti, possiamo aspettarci una trama principale diluita lungo l'esperienza di gioco che sarà costellata di una grande quantità di sub-quest, probabilmente legate alle varie fazioni che popolano l'universo.
Constellation sembra un gruppo neutro, dal punto di vista dell'indirizzo ideologico e politico, volto soprattutto alla scoperta scientifica e alla ricerca della verità sul famoso "mistero" alla base di tutto, lasciando campo libero alle eventuali scelte e inclinazioni del giocatore su come posizionarsi all'interno dell'intreccio di potere e ambizioni dei vari contendenti planetari.
Tra questi, le fazioni principali saranno sicuramente le Colonie Unite e il Collettivo Freestar, ma qualcosa - probabilmente di bizzarro - verrà fuori anche dalla Xenofresh Corporation, a capo di Neon e detentrice dei diritti di sfruttamento sul pesce psicotropo Aurora, e soprattutto dalla Crimson Fleet. La Flotta Cremisi è composta da veri e propri pirati dello spazio, un gruppo di guerrieri liberi che non rappresenta propriamente una fazione compatta, ma si ritrova unita sotto il segno del Jolly Roger, come vuole la tradizione: oltre a rappresentare possibili nemici, questi pirati spaziali potrebbero offrire anche interessanti approfondimenti dal punto di vista della storia, magari con la possibilità di unirsi al loro movimento. Tra le altre fazioni, è emersa anche la presenza della misteriosa Casa Va'ruun, che sembra composta da un gruppo di fedeli che seguono un culto in maniera più o meno fanatica.
Esplorazione e stile
Mentre rimane il mistero su tutti gli elementi effettivi del gameplay e sui particolari della storia, una cosa è stata messa bene in chiaro da Bethesda fin dall'inizio della comunicazione relativa a Starfield: l'esplorazione è l'elemento cardine dell'esperienza di gioco, e su questa si giocherà buona parte del fascino di questo titolo spaziale. Bethesda lo definisce una sorta d'incrocio fra una simulazione spaziale e un'avventura che ci pone nei panni di Han Solo, facendo capire come punti soprattutto al fascino della scoperta radicata in una fantascienza piuttosto realistica, ma con elementi totalmente fantastici che rimandino comunque a una visione fantastica dell'esplorazione spaziale.
La costruzione del mondo tipica della compagnia statunitense ci porta a pensare che, nonostante la vastità dell'ambientazione proposta, difficilmente ci troveremo di fronte a una costruzione totalmente procedurale come quella che possiamo trovare in No Man's Sky: in questo caso abbiamo a che fare con un GdR più strutturato, e il modus operandi tipico di Bethesda impone una costruzione piuttosto rigorosa del lore di gioco, cosa peraltro messa in chiaro anche da Todd Howard nelle presentazioni di Starfield. La lunga lavorazione, a quanto pare, ha portato alla costruzione di una sorta di "codice" contenente tutti gli elementi dell'universo del gioco, a cui gli sviluppatori si sono attenuti sempre durante lo sviluppo, pur ovviamente ampliandone i dettagli allo stesso tempo.
È probabile che dungeon ed elementi simili (come le caverne da esplorare che sono state esplicitamente citate da uno dei tweet di "preparazione" da parte di Bethesda) siano comunque costruiti in maniera procedurale - d'altra parte questo è un elemento ricorrente anche in The Elder Scrolls - ma le location principali saranno costruite in maniera più tradizionale, cosa che spinge a pensare a un approccio misto nel world building, per poter gestire uno spazio esplorabile così ampio.
Un elemento che risalta particolarmente dai pochi materiali pubblicati da Bethesda è lo stile adottato per la creazione di questo universo: sebbene alcune illustrazioni sembrino derivare direttamente dall'immaginario fantascientifico classico anche degli anni 60, con tratti e idee che sembrano richiamare illustratori come John Berkey, impostati sul design fantasioso e visionario, gli elementi tecnologici appaiono decisamente più radicati nella realtà. Questo approccio misto è stato definito "NASApunk" dal lead artist Istvan Pely ed è sicuramente un elemento caratteristico del gioco, che contribuisce ad aumentarne fortemente il fascino.