Con The Division 2, Ubisoft ha fatto centro. Lo abbiamo detto ampiamente in sede di recensione, confermando poi il nostro parere in un approfondimento dove abbiamo potuto affrontare le dinamiche del gioco con maggiore calma. Il lavoro di Massive Entertainment per portare a Washington D.C. tutto quello che era mancato nel primo capitolo è stato encomiabile e il gioco si è collocato immediatamente ai vertici del genere dei looter shooter. Merito senza dubbio delle tante attività presenti fin dal lancio, compresa la possibilità di dare il via a un'avventura tutta nuova una volta raggiunto l'ultimo livello con l'introduzione della fazione Black Tusk. Da esponente del proprio genere, The Division 2 necessita tuttavia di essere costantemente alimentato, in modo da mantenere vivo l'interesse dei giocatori. Dopo aver archiviato l'arrivo della roccaforte Tidal Basin, da qualche giorno per la community è arrivato il Title Update 3, all'interno del quale gli sviluppatori hanno introdotto il primo raid intitolato Operazione Cuore della notte. Un arrivo particolarmente atteso dai giocatori, che però non si è rivelato tutto rose e fiori: vediamo perché, cogliendo l'occasione anche per dare uno sguardo alle novità di The Division 2.
Operazione Cuore della notte
Il pezzo forte dell'aggiornamento pubblicato la scorsa settimana è quindi il raid Operazione Cuore della notte, primo contenuto di questo tipo per The Division 2. Il raid è accessibile dalla piattaforma per gli elicotteri all'interno della Casa Bianca, ed è contraddistinto da una serie di checkpoint e ben cinque boss, che restituiscono naturalmente bottini a chi riesce a batterli. Si tratta tuttavia di una missione particolarmente impegnativa e per questo non immediatamente per tutti, a partire dalla richiesta di un equipaggiamento di livello 490 per l'accesso. È poi necessario avere una squadra già formata per accedere all'incarico svolto nell'aeroporto di Washington D.C., visto che per il raid non è possibile fare uso del matchmaking che aveva finora accompagnato tutte le attività prima e dopo il raggiungimento del livello trenta. La cosa ha scosso non poco i videogiocatori della community, convinti alla vigilia di poter prendere parte a Cuore della notte arrivando a soddisfare le richieste in termini di punteggio dell'equipaggiamento. Bisogna invece avere a disposizione altre sette persone con cui giocare, pescando tra i propri amici o all'interno del clan di cui si fa eventualmente parte: una decisione che di fatto taglia fuori tutti i "lupi solitari" del gioco, giustificata dagli sviluppatori con quella che è una difficoltà superiore per il raid rispetto agli altri contenuti. Ogni parte del raid richiede infatti il possesso di equipaggiamento ottimizzato per esso, oltre a una costante comunicazione tra i membri del team per raggiungere il successo.
Gli otto membri del team sono in realtà divisi in due gruppi da quattro, mantenendo quindi da questo punto di vista la tradizionale suddivisione di The Division per i party. È bene tenere presente che il raid può essere avviato anche se il gruppo in totale non conta otto giocatori, ma il livello di difficoltà resta comunque lo stesso. A proposito di difficoltà, a quanto pare completare il raid su console si è rivelato più ostico rispetto al PC: lo conferma il fatto che sulla versione PC di The Division 2 la prima squadra che ha portato a termine Operazione Cuore della notte lo ha fatto già a qualche ora di distanza dalla sua pubblicazione, mentre su PlayStation 4 e Xbox One ci sono voluti alcuni giorni. In giro la causa viene data a fattori come l'uso del controller invece della coppia mouse e tastiera, oltre al blocco a 30 frame per secondo. Tornando all'assenza del matchmaking, le proteste online potrebbero avere effetto nei prossimi giorni, visto che Massive Entertainment ha infatti già dichiarato di essere al lavoro per integrare lo strumento nel raid dopo le richieste dei giocatori. Nel frattempo sono nati gruppi su Reddit e chat Discord per cercare di organizzarsi al di fuori del gioco, ma come potrete immaginare non è una cosa semplice. È quindi probabile che al momento siate tagliati fuori da questa componente di The Division 2, ma per fortuna non si tratta dell'unica novità introdotta con il Title Update 3.
Incarichi top secret
Se siete possessori dello Year 1 Pass, l'ultimo aggiornamento di The Division 2 comprende infatti anche gli Incarichi top secret, nuove missioni identificabili attraverso la presenza sulla mappa di un'icona particolare. Prima di poter avviare le due missioni introdotte con questo nuovo aggiornamento, bisogna recarsi nella zona per individuare il luogo di partenza, dal quale procedere poi in modo tradizionale per trovare gli altri membri della squadra. A differenza del raid, gli Incarichi top secret integrano infatti il matchmaking del gioco, per formare una squadra di quattro persone. Ogni incarico può essere portato a termine solo una volta al giorno, innescando così un timer che si sblocca solo in quello successivo. Oltre a offrire nuovi scenari di gioco, le missioni portano in The Division 2 nuovi elementi collezionabili, che permettono di apprendere qualche dettaglio ulteriore sulla storia precedente all'attacco bioterroristico ai danni di Washington D.C. I giocatori che amano collezionare oggetti d'abbigliamento possono inoltre contare su alcuni trofei da applicare sullo zaino del proprio agente.