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The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition: la nostra analisi della versione PC

La nostra analisi PC di The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition, la versione potenziata con tecnologia next-gen di uno degli open world più amati di sempre.

The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition: la nostra analisi della versione PC
SPECIALE di Mattia Armani   —   17/12/2022

The Witcher 3: Wild Hunt, non è più un giovanotto, inutile negarlo. Uscito in un 2015 che tra pandemia e rischi di guerre mondiali sembra ormai lontanissimo, sente il peso di un'illuminazione vecchio stampo, di texture in bassa risoluzione e di un sistema di animazioni tutt'altro che perfetto, per quanto ben utilizzato. Ma non è un gioco decrepito. Dal punto di vista tecnico si difende ancora bene grazie a basi eccellenti che ne hanno fatto un punto di riferimento per i benchmark dei pcisti da diversi anni a questa parte.

Parliamo, in sostanza, di un candidato ideale per una patch che possiamo considerare come una remaster gratuita e che va a intervenire sugli elementi più critici per colmare un gap generazionale ormai evidente grazie a raytracing, texture in 4K, rifiniture, una nuova quest, una nuova telecamera e altri miglioramenti legati a interfaccia e fruibilità. Ma per la nostra analisi di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition per PC ci siamo ovviamente concentrati sugli aspetti tecnici, dal colpo d'occhio alle prestazioni.

Le novità tecniche della Complete Edition

Tra le novità di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition ci sono anche l'aumento della distanza visiva e della densità di fogliame ed erba
Tra le novità di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition ci sono anche l'aumento della distanza visiva e della densità di fogliame ed erba

Analisi fatta prima della patch del 19 dicembre 2022.

L'aggiornamento next-gen di The Witcher 3: Wild Hunt include un sacco di novità a tutto tondo, a partire dalla quest legata alla serie TV per arrivare alle modifiche che migliorano la fruibilità come la telecamera e i salvataggi cross-platform. Ma degli aspetti legati a gameplay e alla qualità della vita abbiamo parlato nella nostra recensione. In questo caso ci concentriamo sugli aspetti tecnici della versione PC che gode sia delle novità delle console, sia di una serie di migliorie esclusive che vanno al di la del salto in avanti in termini di qualità di modelli, texture e scene di intermezzo.

A beneficio della versione PC troviamo sia un utilizzo più imponente del ray tracing, sia un incremento del realismo grazie alle impostazioni in modalità RT Ultra che oltre a spingere al massimo le nuove texture in alta definizione, sia del terreno che di un gran numero di modelli ed elementi di gioco, fanno qualcosa in più consentendo di aumentare ulteriormente il numero dei personaggi che popolano il mondo di gioco, la densità dell'erba, la distanza di visualizzazione del fogliame e il livello complessivo di dettaglio.

Alla base, comunque, c'è un lavoro di miglioramento comune a PC e console di ultima generazione che tra l'altro include l'implementazione di svariate modifiche realizzate dalla community. I ragazzi di CD Projekt hanno infatti sfruttato l'esperienza di chi ha lavorato per anni per tenere The Witcher 3: Wild Hunt al passo con i tempi grazie a modifiche come The Witcher 3 HD Reworked Project by HalkHogan, HD Monsters Reworked by Denroth, Immersive Real-time Cutscenes by teiji25, Nitpicker's Patch by chuckcash, World Map Fixes by Terg500 e diverse altre, alcune mirate a specifici affetto, ma tutte armonizzate da CD Projekt e inserite in un quadro ben più grande.

Lo sviluppatore polacco, è bene rimarcarlo, non si è limitata ad aggiungere qualche modifica, ma si è data da fare per armonizzare tutte le novità combinando l'operato della community con migliorie tecniche massicce e con un gran lavoro di rifinitura. Da una parte, infatti, c'è il raytracing, che tra l'altro su PC si occupa anche di riflessi e ombre e non solo di illuminazione globale e ambient occlusion come accade sulle console di ultima generazione, mentre dall'altra c'è un lavoro di fino che include le collisioni dei capelli con l'armatura, l'aggiunta del cielo plumbeo, una modalità fotografica, una visuale ravvicinata che esalta il combattimento e persino la pausa nel mezzo delle scene di intermezzo.

Anche il cielo migliora in The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition con una nuova texture nuvolosa e risoluzione 4K
Anche il cielo migliora in The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition con una nuova texture nuvolosa e risoluzione 4K

Com'è ovvio che sia l'utilizzo di texture 4K, l'ombreggiatura in alta risoluzione per molti personaggi chiave e l'aumento di dettaglio, vegetazione e abitanti sono elementi che combinati con un'applicazione massiccia del raytracing vanno a rendere il titolo decisamente più pesante dell'originale, cosa che vedremo nel dettaglio parlando di prestazioni, ma proprio per questo CD Projekt ha implementato sia l'upscaling FSR 2.1, disponibile anche su console, sia il DLSS con tanto di tecnologia Frame Generation del DLSS3 per i fortunati che possiedono una NVIDIA GeForce RTX 4000.

Colpo d'occhio

Anche le strutture e quindi le città di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition godono di maggior definizione e profondità grazie alle texture in alta definizione e al raytracing
Anche le strutture e quindi le città di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition godono di maggior definizione e profondità grazie alle texture in alta definizione e al raytracing

I miracoli non sono di questo mondo, ma il lavoro può fare grandi cose. Certo, la conta dei poligoni non cambia e non cambiano le animazioni dei filmati d'intermezzo, alcuni dei quali sono invecchiati decisamente male, ma il colpo d'occhio è quello di un gioco di ultima generazione. Anzi, ci sono frangenti in cui va persino oltre, come nel caso dei panorami boscosi che possiamo tranquillamente definire mozzafiato.

Di fronte a foreste fino all'orizzonte, riflessi visibili a centinaia di metri e montagne definite che spuntano dalla fitta coltre boscosa non è possibile restare impassibili. Il salto in avanti nel colpo d'occhio è netto, quasi impressionante, e mette voglia di lanciarsi di nuovo nell'esplorazione per godere a pieno di tutto lo stupore di questa patch che ci mette di fronte a un mondo decisamente coinvolgente.

Tra le novità di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition c'è anche un aumento nel numero dei personaggi che popolano le strade
Tra le novità di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition c'è anche un aumento nel numero dei personaggi che popolano le strade

Parlando di mondo più vivo dobbiamo indubbiamente menzionare l'incremento nel numero delle persone che calcano le strade cittadine e che rendono Novigrad una vera e propria metropoli fantasy, con strutture e strade che risultano decisamente più particolareggiate. Il miglioramento delle texture va infatti a elevare in modo importante la resa degli edifici e del terreno oltre che di Geralt e di altri personaggi principali le cui ombre risultano realistiche anche giocando e non solo nelle scene di intermezzo. Anche queste, comunque, sono migliorate grazie all'evoluzione tecnica dei personaggi e grazie agli accorgimenti della modifica Immersive Real-time Cutscenes.

Evidente inoltre l'aumento di definizione dei modelli dei mostri, anche qui in parte grazie a una delle modifiche della community, così come sono evidenti innumerevoli altre rifiniture che includono gli shader dell'acqua, benché questi non siano stati pensati nell'ottica del raytracing. Ed è una cosa evidente quando si sovrappongono ai riflessi depotenziandone la resa. Ma resta la potenza di riflessi realistici e visibili a grandissima che contribuiscono a un netto aumento del realismo assieme a un'illuminazione più naturale e alle ombre realistiche, evidentemente potenziate per Geralt e per gran parte dei personaggi principali.

Il raytracing, attivo nella parte destra dell'immagine, migliora nettamente anche diversi interni in The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition
Il raytracing, attivo nella parte destra dell'immagine, migliora nettamente anche diversi interni in The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition

Sia chiaro, la qualità complessiva del comparto tecnico non è paragonabile a quanto abbiamo visto in Cyberpunk 2077, superiore soprattutto per animazioni e il numero dei poligoni che nel caso di The Witcher 3 sono quelli di un titolo di sette anni fa, ma il colpo d'occhio è all'altezza del massiccio open world futuristico. Siamo di fronte a una remastered di alta qualità che include un lavoro di fino su alcuni effetti grafici e difetti, tra cui la compenetrazione dei capelli di Geralt con la sua armatura. Ed è una cosa che sorprende, visto che si tratta di problemi che permangono in diversi open world di ultima generazione, e che va a contribuire ulteriormente a una resa complessiva nettamente superiore a quella dell'originale. Non a caso c'è un entusiasmo palpabile intorno a una patch enorme eppure del tutto gratuita, a patto ovviamente di possedere il gioco e una GPU in grado di farlo girare in versione pompata. L'ottimizzazione, infatti, non è tra i punti forti della Complete Edition che tra l'altro deve fare i conti con qualche glitch legato al raytracing.

Se il gioco originale gira agilmente su schede di fascia bassa delle ultime due generazioni, non si può dire lo stesso della versione pompata. Il raytracing applicato a posteriori e attivato al massimo delle impostazioni disponibili risulta decisamente pesante come vedremo nei test. Ma la nostra NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti è senza dubbio sufficiente per giocare la massimo in 1080p e 1440p, due risoluzioni ancora estremamente diffuse che restituiscono comunque una buona definizione su un tipico monitor da 27 pollici.

Benchmark

Le migliorie di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition includono anche i mostri, ma hanno un peso notevole sull'hardware
Le migliorie di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition includono anche i mostri, ma hanno un peso notevole sull'hardware

The Witcher 3: Wild Hunt spinto in modalità RT Ultra e con la tecnologia Hairworks al massimo è dannatamente pesante, tanto che per giocare in 4K costantemente al di sopra dei 60 FPS serve una NVIDIA GeForce RTX 4090 con DLSS 3 in modalità qualità e DLSS Frame Generation attiva. Questa tecnologia è infatti essenziale per aggirare la CPU ed evitare bruschi cali di framerate in situazioni complesse da gestire come il centro di Novigrad. Ma la nostra NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Founders Edition, con DLSS in modalità prestazioni, non è un peso piuma e riesce a cavarsela con l'Ultra HD, al netto dei cali e di alcune situazioni in cui i glitch legati al raytracing impattano fortemente sulla fluidità.

Di norma la NVIDIA GeForce RTX 3080 TI Founders Edition, con frequenze stock e quindi di una buona spanna inferiore ai modelli custom, permette di giocare in 4K senza grossi problemi, con la tecnologia DLSS in modalità qualità che spinge il framerate a circa 40 FPS nelle campagne e garantisce 36 FPS di media nel centro di Novigrad. Il tutto con una buona stabilità. Solo in rari casi abbiamo visto il framerate scendere sotto i 30 FPS e si tratta di occasionali picchi minimi di 28 FPS che non influenzano più di tanto il gameplay. Ciononostante non parliamo certo di medie esaltanti e per quanto sia possibile aumentare la fluidità riducendo le impostazioni legate al raytracing, è chiaro che una patch di questo tipo, quasi interamente incentrata sull'aspetto tecnico, va goduta nel pieno del suo splendore. Per qualcuno, di conseguenza, potrebbe avere più senso abbassare la risoluzione, o aspettare ulteriori ottimizzazioni, piuttosto che rinunciare a qualsivoglia effetto. Ed ecco che passiamo al 1440p e 1080p, risoluzioni inferiori che possono stare strette su un grosso televisore 4K, ma che sono ancora dominanti e garantiscono una definizione elevata parlando i monitor di media taglia con framerate inevitabilmente più alti, anche se attivando il raytracing al massimo i 60 FPS sono un miraggio anche in 1440p. La media di 52 FPS nel mezzo di Novigrad e di oltre 60 nelle campagne, però, rende questa opzione particolarmente appetibile, tanto più che in 1080p la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Founders Edition fatica a mantenere i 60 FPS nel mezzo dell'imponente città libera della Redania.

Conclusioni

I riflessi raytracing implementati in The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition sono visibili a grande distanza e contribuiscono a panorami mozzafiato
I riflessi raytracing implementati in The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition sono visibili a grande distanza e contribuiscono a panorami mozzafiato

La patch next-gen di The Witcher 3: Wild Hunt, su PC promosso alla Complete Edition, è una sorpresa piacevole che ricorda il motivo per cui CD Projekt è una software house particolarmente apprezzata, tanto da sopravvivere al maremoto causato da Cyberpunk 2077. Gli update gratuiti, infatti, fanno parte della storia della software house che questa volta si è superata, trasformando The Witcher 3 in un titolo dal colpo d'occhio superiore a gran parte dei titoli attuali.

Sia chiaro, animazioni e numero di poligoni sentono il passare del tempo, ma le texture in 4K per i personaggi, le cutscene rifatte, l'implementazione del raytracing e un aumento del dettaglio che coinvolge quasi ogni aspetto, in modo coerente nonostante l'utilizzo di diverse modifiche della community, hanno un impatto drastico sulla resa del titolo e ci regalano un colpo d'occhio mozzafiato. Sono infatti i paesaggi a godere maggiormente dell''aggiornamento che ci mette di fronte a un vero e proprio spettacolo grazie a riflessi realistici visibili a distanze siderali, foreste a perdita d'occhio e un'illuminazione più avvolgente.

Il colpo d'occhio next-gen valorizza anche la nuova modalità fotografica di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition
Il colpo d'occhio next-gen valorizza anche la nuova modalità fotografica di The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition

Peccato per la mancanza di ottimizzazione, come è stato fatto notare legata anche allo scarso sfruttamento della CPU, che azzoppa le prestazioni su qualsiasi configurazione e rende il 4K giocabile solo con la tecnologia DLSS Frame Generation, ma non è facile implementare il raytracing a posteriori ed effettuare ottimizzazioni radicali in un motore datato che non a caso lascerà il posto all'Unreal Engine 5 nei prossimi capitoli della serie. Quanto fatto da CD Projekt, infatti, è fine a se stesso ed è un qualcosa che aumenta il valore intrinseco di questa patch, a prescindere dal fatto che nell'aria ci sia l'idea che CD Projekt debba farsi perdonare qualcosa.