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Vampire Survivors, il provato del fenomeno tutto italiano della scena PC

Il provato di Vampire Survivors, il fenomeno tutto italiano della scena PC che ha attirato l'attenzione generale per la sua semplicità.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   09/02/2022

Incontrandolo su Steam uno non gli darebbe alcun credito: un gioco da 2,39€ con risorse grafiche prese da un pack a pagamento per RPG Maker... Dove volete che vada un gioco così di fronte alle mega produzioni multimiliardarie che girano nel settore? Oltretutto lo ha anche sviluppato un italiano (emigrato all'estero, va detto), quindi un malus in più perché è risaputo che dalle nostre parti i videogiochi non si fanno. E allora perché ci stanno giocando così tante persone? Decine di migliaia di recensioni ultra positive. Apparizioni continue nella top 10 globale dei giochi più venduti del negozio di Valve. Citazioni un po' ovunque. C'è anche una nostra intervista al creatore di Vampire Survivors. Insomma, tanta simpatia e amore.

Va bene, alla fine abbiamo ceduto al richiamo della foresta e anche noi abbiamo provato Vampire Survivors, rimanendo allibiti.

La prima impressione... non conta niente

Vampire Survivors può diventare puro caos
Vampire Survivors può diventare puro caos

Alla prima partita nemmeno vuoi crederci che sia così semplice e ti chiedi se non ci sia qualche errore nella fama che si è conquistato. Non avremo mica sbagliato gioco? Magari quello giusto è Hentai Vampire, oppure Futanari Vampire Girlfriend. Invece no, abbiamo preso proprio quello giusto. Vampire Survivors di poncle, al secolo Luca Galante, è ancora in Accesso Anticipato su Steam. Si vanta di essere un gioco casual con elementi rogue-lite e, a conti fatti, è di una semplicità concettuale estrema, tanto da portare a chiedersi come mai nessuno abbia mai pensato prima qualcosa di simile, dato che funziona alla grande. Ma iniziamo a giocare. Selezionato un personaggio tra quelli disponibili, uno da subito, altri undici da sbloccare giocando e spendendo moneta di gioco (o inserendo codici segreti) bisogna scegliere quale livello affrontare tra i due presenti (tre se consideriamo quello bonus): la Mad Forest, sostanzialmente una mappa che si sviluppa multidirezionalmente, e la Inlaid Library, una grossa biblioteca che scorre in senso orizzontale. Quindi si può dare il via alle danze.

Il gameplay di Vampire Survivors è elementare: bisogna riuscire a sopravvivere il più a lungo possibile a ondate di nemici di forza crescente, fino all'inevitabile arrivo della morte.

Il personaggio del giocatore è posto al centro esatto dello schermo e occorre muoverlo in continuazione se non si vuole essere uccisi dai vari pipistrelli, streghe, meduse, scheletri viventi e tutti gli altri mostri che lo minacciano senza sosta, molti dei quali sembrano usciti dalla serie Castlevania. L'intelligenza artificiale dei nemici è elementare, visto che si limitano a puntare sempre verso il giocatore. A caratterizzarli è solamente una maggiore o minore resistenza ai colpi (alcuni hanno degli schemi d'attacco diversi, ma sono rari). Eliminandoli si ottengono delle gemme dell'esperienza che, se raccolte, ci consentono di salire di livello. A ogni livello guadagnato è possibile selezionare un nuovo oggetto, o potenziarne uno di quelli già in nostro possesso, così da ottenere nuovi attacchi e bonus vari. Per adesso ci sono un totale di ventisette armi e quindici oggetti bonus, tra le quali delle potenti asce, delle palle di fuoco, delle bibbie rotanti, delle ossa rimbalzanti e quant'altro, ma con il proseguo dell'Accesso Anticipato saranno aggiunti dei nuovi ninnoli utili per portare morte e distruzione tra le fila nemiche.

Mortaccio mangia la Nduja del Belpaese

Sono troppi? È proprio questo il bello!
Sono troppi? È proprio questo il bello!

Oltre agli oggetti che vanno a formare la dotazione del personaggio, se ne possono raccogliere anche di altro tipo: ad esempio delle monete, o dei sacchi di monete, che servono nel post partita per comprare potenziamenti fissi per tutti i personaggi dal negozio di gioco (tranquilli, non ci sono microtransazioni); dei polli arrostiti, che ricaricano l'energia perduta; più altri oggetti bonus come lo spettacolare NFT, che sta per Nduja Fritta Troppo (non stiamo scherzando) e che fa emettere al personaggio un potente getto di fuoco dalla bocca. I riferimenti all'italianità inseriti dall'autore sono in ogni dove. Ad esempio nei nomi dei personaggi. Che ne dite di controllare lo scheletro Mortaccio (il personaggio migliore del gioco, a detta dell'intera comunità), o i membri della famiglia Belpaese, dei cacciatori di vampiri , come Imelda, Pasqualina e Antonio? C'è anche il personaggio bestemmia velata: Arca Ladonna...

I boss uccisi possono far cadere dei forzieri
I boss uccisi possono far cadere dei forzieri

I potenziamenti hanno generalmente dei nomi più comuni, come Knife o Cross, ma anche tra di loro si trovano delle piccole chicche come Peachone, che indica un piccione che porta attacchi d'area, o Pummarola, sostanzialmente un cuore che ricarica l'energia del personaggio con lo scorrere del tempo.

Ma torniamo al gameplay. Mentre si schivano e si decimano le orde dei mostri, ogni tanto spuntano dei nemici più forti, che possiamo considerare dei boss: richiedono molti più colpi degli altri per finire al tappeto e fanno più male quando toccano il personaggio. In termini di gioco, vanno affrontati come tutti gli altri nemici, ma quando muoiono, lasciano a terra delle gemme rosse, che danno molta più esperienza delle altre, o dei forzieri, che contengono da uno a cinque potenziamenti per gli oggetti posseduti. Ah, che sbadati, ci stavamo quasi dimenticando un elemento fondamentale dell'intero gameplay: il fuoco è automatico. Sì, tutti gli attacchi vengono portati dalla CPU. A noi spetta solo il compito di muovere il personaggio e di selezionare i potenziamenti, quando ce ne viene data la possibilità.

Essenza sublime

Sembra impossibile, ma non lo è
Sembra impossibile, ma non lo è

Vampire Survivors è tutto qui: un continuo muoversi in ogni direzione cercando di sopravvivere il più a lungo possibile a orde che diventano sempre più numerose, fino a occupare l'intero schermo rendendo complesso anche capire cosa stia succedendo. Il problema è che è dannatamente divertente, ma nel modo più puro e sano del termine. È il classico gioco che ti cattura per il tempo che dura una partita... e la partita successiva e quella dopo ancora. E ancora. E ancora. La chiave del suo successo è proprio la sua formula elementare, che consente di giocare in spensieratezza facendo anche altro e che non ti opprime in alcun modo. Non stiamo dicendo che non sia impegnativo, perché lo è eccome. Soltanto è capace di unire la sfida, in certi momenti anche estrema, a una non comune spensieratezza di fondo, creando un miscuglio che lo rende coinvolgente al di là delle sue pecche tecniche (graficamente è bruttino, diciamolo, e anche la colonna sonora non è niente di che) e di ogni possibile valutazione oggettiva (tanto per ribadire che cercare l'oggettività non ha senso quando si parla di esperienze ludico estetiche).

Un artwork del gioco
Un artwork del gioco

È un gioco che non va alla ricerca di chissà quale messaggio, ma che regala al giocatore una fantasia di potenza elementare e appagante, che diventa sublime nel momento in cui assiste alla distruzione di decine di nemici contemporaneamente, con la conta delle morti ben visibile a schermo che cresce a dismisura. Certo, per ora i contenuti sono pochi, ma presto ne arriveranno altri e inoltre non si può non considerare il prezzo, inferiore a quello di un cappuccino con cornetto. Non stateci troppo a pensare e buttatevi nella mischia.

Vampire Survivors è un gioco che consigliamo a tutti, anche se è ancora in Accesso Anticipato. È sorretto da una formula semplice e diretta, che coinvolge da subito e diverte per ore. Guardarlo non serve: solo giocandoci si può capire perché è il fenomeno del momento e perché è così tanto amato.

CERTEZZE

  • Semplice e diretto
  • Ha dei momenti sublimi

DUBBI

  • Altri contenuti, please