Microsoft sembra essere rimasta l'ultima concorrente a credere ciecamente nel potere del palco dell'E3: con Sony che ormai si divide fra vari eventi che hanno assunto rilevanza mondiale nel corso dell'anno e Nintendo che ha adottato da tempo una strategia comunicativa indipendente e molto più ritmata con i suoi Direct, l'approccio della casa di Redmond sembra quasi anacronistico nel voler mantenere per la conferenza californiana quell'aura magica dei tempi che furono. Ironicamente, capita spesso che la scena gli venga rubata comunque dai concorrenti diretti, ma quest'anno a detta della maggior parte delle campane sembra averla finalmente spuntata, anche con un certo margine. Il giudizio non è unanime ma il sentimento generale sembra propendere finalmente per una Microsoft che è emersa come "vincitrice" dell'E3, sempre che questa considerazione abbia effettivamente un senso logico.
Siamo ormai abituati al solito adagio annuale sulla conferenza più intensa o sulla lineup più grande nella storia di Xbox, tanto da non farci più di tanto impressionare dalle roboanti promesse di Phil Spencer e soci prima della fiera, ma a questo giro lo show di Microsoft sembra aver convinto veramente tutti, con un rutilante susseguirsi di trailer, demo e presentazioni che hanno preso tutto lo spazio disponibile nelle quasi due ore di conferenza. Niente chiacchiere e niente tempi morti: solo giochi e annunci programmatici e concreti sul futuro della divisione Xbox che hanno dimostrato come Microsoft abbia ancora tutte le intenzioni di rimanere in questo mercato e spingere per mantenere un posto di rilievo. C'è da dire che gli avversari ci hanno messo del loro: Sony con un format alquanto soporifero, al di là degli ottimi titoli presentati e Nintendo con un Direct quasi da harakiri hanno piazzato sul dischetto un pallone che Phil Spencer, per fortuna, non ha sparato in curva.
La conferenza
La conferenza Microsoft all'E3 2018 ha seguito perfettamente il canone classico di questo genere di eventi, ma mantenendo un ritmo particolarmente sostenuto e condensato in poco meno di due ore una grande quantità di trailer, demo e anteprime varie. Phil Spencer ha snocciolato fin dall'inizio i numeri di questo show, tanto per intendersi: cinquanta giochi, diciotto esclusive, quindici anteprime mondiali sono sicuramente molto più di quanto gli altri hanno offerto nel corso dei loro briefing, ma al di là della quantità è stata proprio la sostanza a convincere particolarmente, mantenendo il ritmo alto e l'attenzione ai massimi livelli nel corso della maggior parte dell'evento. La scelta di conservare un'impostazione classica è risultata in una conferenza più godibile dal pubblico che l'ha seguita in streaming (dove peraltro è risultata essere l'evento in assoluto più visto su Twitch), laddove la nuova struttura dell'evento Sony sembrava più indicata a far godere agli astanti uno show che poteva essere apprezzato più dal vivo che da casa, e considerando la differenza numerica tra le due platee è facile capire perché la conferenza PlayStation sia sembrata così sottotono alla maggior parte delle persone.
A dirla tutta c'è stato anche del gran mestiere dietro a questo ottimo show di Microsoft, perché le novità assolute non sono state moltissime e decisamente meno le vere e proprie esclusive ("esclusive Microsoft", ovviamente, dunque si intendono PC e Xbox One), ma la combinazione dei titoli e dei generi ha evidenziato saggiamente la volontà da parte di Xbox di aprire il proprio catalogo a una maggiore quantità di suggestioni e gusti, dando in questo modo l'impressione di una maggiore maturità e completezza per la piattaforma. C'è stato dunque spazio per un po' di tutto: esclusive, multipiattaforma, titoli più o meno indipendenti, serie celebri, nuove proprietà intellettuali e anche un po' di spazio per quei giochi giapponesi che per lungo tempo sono stati assenti nel panorama Xbox, finalmente riemersi dopo un lungo corteggiamento da parte di Phil Spencer.
Esclusive
Poche ma buone le novità assolute sul fronte delle esclusive per Xbox, che si sono presentate in discreta quantità anche se alcune di queste già note e altre - la maggior parte di quelle inedite - probabilmente ancora parecchio lontane dalla loro uscita. La conferenza si è aperta subito con il titolo iconico per eccellenza per quanto riguarda il marchio Xbox: non si è trattato propriamente di quell'Halo 6 di cui si è parlato alquanto nel corso delle voci di corridoio pre-E3 ma di quello che si prospetta come un progetto nuovo e ancora per molti versi misterioso. Halo Infinite dovrebbe rappresentare il futuro della serie 343 Industries, basato sul nuovo engine Slipspace: si tratta di un salto evolutivo di una certa ampiezza che richiederà probabilmente ancora molto tempo prima di essere compiuto, ma il teaser trailer ha saputo emozionare già dall'apparizione del casco di Master Chief. Ori and the Will of the Wisps è uno dei giochi noti che è tornato a mostrarsi con un video un po' più esplicativo, promettendo di farci tornare nel meraviglioso mondo creato da Moon Studios nel corso del prossimo anno.
Altri giochi noti sono stati Crackdown 3, che continua a sfuggire ma ha ormai una data fissata per i primi del 2019 e We Happy Few, oltre ad alcuni titoli indie del programma ID@Xbox come Tunic, Ashen e Below che sinceramente ci attendevamo di vedere in forma praticamente completa e invece sono stati dei semi-desaparecido anche a questo giro. Grande spettacolo poi con Forza Horizon 4: promesso da Microsoft e puntuale all'appuntamento, con la sua nuova ambientazione britannica e ulteriori evoluzioni del comparto tecnologico e del gameplay che promettono di migliorare ancora quello che è probabilmente il miglior racing arcade sulla piazza. A sorpresa Gears of War si è evoluto in ben tre diramazioni: il classico Gears 5, il simpatico e peculiare Gears POP! e lo strategico Gears Tactics, che terranno impegnati i The Coalition presumibilmente per un bel po'. Black Desert Online si configura al momento come esclusiva, anche se probabilmente destinata a un allargamento multipiattaforma in seguito, ma va comunque a coprire un'offerta importante come quella dei MMORPG sulla console, presentandosi come nuovo punto di riferimento in questi termini. Infine, non poteva mancare un po' di supporto ai giochi già usciti, con due DLC belli sostanziosi per Sea of Thieves e una nuova espansione anche per Cuphead.
Multipiattaforma
Molti giochi noti, magari visibili in trailer inediti, ma anche alcune novità assolute presentate sul fronte dei titoli multipiattaforma alla conferenza Microsoft, a dimostrazione ancora del rinnovato impegno della compagnia verso il supporto con i third party. Tra le facce nuove e giunte piuttosto a sorpresa nel corso della conferenza all'E3 annoveriamo Devil May Cry 5, atteso ritorno della serie che si presenta dotato di un piglio alquanto diverso ma anche classicamente strafottente, nonché dimostrazione della nuova apertura a oriente da parte di Phil Spencer e della sua divisione. A proposito di quest'ultimo aspetto, ospite a sorpresa è stato anche Jump Force di Bandai Namco, un action game in stile cross-over che mette insieme tutte le grandi star della rivista giapponese Jump. Proseguendo nel filone delle sorprese vere e proprie sul fronte nipponico troviamo poi Sekiro: Shadows Die Twice, ovvero il nuovo titolo in stile action adventure di From Software, la riedizione Tales of Vesperia: Definitive Edition e infine a sorpresa una conversione tardiva ma sempre ben accetta del gioco Platinum e Square Enix con NieR Automata: Become As Gods Edition.
Tornando sul fronte occidentale, il gioco probabilmente di maggiore impatto tra quelli presentati nel corso della conferenza Microsoft è stato Cyberpunk 2077, che si è mostrato prima con un trailer e poi con una demo a porte chiuse, sottolineando come i CD Projekt RED abbiano intenzione di capitalizzare l'esperienza maturata con la serie The Witcher nella costruzione di un nuovo RPG che promette davvero grandi cose. Il trailer di Fallout 76 ha rimarcato il nuovo progetto in stile multiplayer online e survival della serie, mentre Just Cause 4 ha ribadito la visione di Avalanche per quanto riguarda l'action game a mondo aperto. Tra i più scontati troviamo invece Battlefield V, Metro Exodus, Kingdom Hearts III e l'atteso Shadow of the Tomb Raider. Interessante il progetto spin-off gratuito di Life is Strange intitolato The Awesome Adventures of Captain Spirit, da parte di Dontnod mentre Techland con il suo Dying Light 2 sembra voler legittimare infine anche agli occhi della critica l'impressionante successo di pubblico che è stato il suo horror in soggettiva, con un gioco ancora più grande e perfezionato.
Prospettive future
Per una compagnia spesso sospettata di voler uscire dalla scena del mercato videoludico, l'E3 2018 di Microsoft è una discreta dichiarazione d'intenti sul fatto di continuare ad essere un punto di riferimento. C'è voluto un po' di tempo ma Phil Spencer sembra essere riuscito a impartire un nuovo stile alla divisione videoludica, prima rimettendo in sesto il settore hardware con il lancio di Xbox One X e la ricerca continua, che a quanto pare sta già procedendo a grandi passi verso la nuova console, poi con una riorganizzazione generale degli sviluppatori first party. Recuperare il gap che separa le produzioni interne Microsoft da quelle Sony e Nintendo non sarà semplice, ma l'annuncio dell'acquisizione in blocco di ben cinque team effettuato proprio nel corso della conferenza dice chiaramente che nei prossimi anni dovremmo vederne delle belle anche da parte della casa di Redmond, che ora può contare sul supporto esclusivo di Playground Games, Ninja Theory, Compulsion Games, Undead Labs e del nuovo The Initiative.
Siamo all'inizio di una nuova fase e per saperne di più dovremo aspettare di conoscere i nuovi progetti in corso, ma questa iniziativa dovrebbe rappresentare la cura alla famosa scarsità di esclusive first party che ha caratterizzato questi ultimi anni di Xbox rispetto alla concorrenza diretta. Il prossimo futuro del settore videoludico Microsoft è finalmente di nuovo promettente e anche in grado di incuriosire, perché per la prima volta da un po' di tempo a questa parte non si parla necessariamente solo dei brand ormai stranoti ma dovranno emergere anche novità inedite dai nuovi team interni. Allo stesso tempo, prosegue l'idea di Xbox come piattaforma hardware in continua evoluzione e in un certo senso anche "smaterializzata" da parte di Microsoft: a breve distanza dal rilascio di Xbox One X si parla già del nuovo progetto Scarlet, che si porrà come nuovo step ma rimanendo sempre legato alla compatibilità estesa della famiglia Xbox-Windows, ma anche della possibilità di poter giocare i titoli Microsoft su piattaforme diverse attraverso il cloud gaming, sancendo la definitiva dedizione di Xbox sul fronte dei servizi, che già ora rappresentano un elemento di fondamentale importanza per il settore gaming della compagnia.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Siamo ancora in una fase si transizione ma le basi per un rilancio di Xbox sono finalmente evidenti. Al di là del successo o meno della conferenza Microsoft all'E3 2018, il cui giudizio positivo sembra unanime ma resta pur sempre elemento soggettivo, l'atteggiamento dimostrato da Phil Spencer e compagni dimostra l'impegno di Microsoft nel voler continuare ad investire sul settore gaming al di là di ogni dubbio. Una tempesta di titoli multipiattaforma, ma anche diverse esclusive e soprattutto l'annuncio dell'acquisizione di nuovi team, con i loro progetti ancora misteriosi, dimostrano che dopo aver riaggiustato la divisione sul fronte dell'hardware, la cui evoluzione è ancora in pieno svolgimento, Microsoft ha finalmente ricominciato a pensare al software.
PRO
- Nuove acquisizioni di team first party
- Buona quantità di esclusive e third party, anche nipponici
- Aria di rilancio per la divisione Xbox con conferenza su alti livelli
CONTRO
- Ancora poco di visibile nell'immediato in ambito esclusive
- I third party sono ancora in massima parte multipiattaforma