Arc Raiders, lo sparatutto da estrazione post-apocalittico di Embark Studios, è un successo in questa fase di lancio e ovviamente il team di sviluppo dovrà capitalizzare sui giocatori, magari anche con le classiche skin a pagamento.
Sappiamo bene che ai giocatori piace personalizzare esteticamente i propri personaggi e sono disposti a pagare per farlo, magari anche con costumi un po' assurdi o meglio ancora legati a collaborazioni con IP esterne famose e amate.
Gli autori, però, non vogliono assolutamente aggiungere delle skin assurde come fatto in passato da Call of Duty.
I commenti del team di Arc Raiders
Call of Duty, che è uno sparatutto militare dal taglio serio e maturo, con la modalità online si è lasciato andare negli anni a collaborazioni che sono state tanto acquistate quanto criticate, ad esempio con skin di Nicki Minaj, L'Attacco dei Giganti e anche un letterale piccione.
I fan di altri giochi, compreso Battlefield 6, hanno iniziato a temere che sarebbe diventata una norma per tutti gli sparatutto online ma, così come affermato da EA e DICE, Embark Studios ritiene che non ci sia spazio per skin fuori luogo in Arc Raiders.
In una intervista con PCGamesN, gli autori hanno affermato che l'obiettivo è mantenere l'estetica attuale ed evitare skin che non hanno alcun senso all'interno del mondo di gioco. Affermano ad esempio che "non inseriremmo mai un costume da Babbo Natale, ma potremmo realizzare qualcosa che segue il nostro stile e la nostra estetica e che ricorda Babbo Natale". Precisano che non significa che faranno veramente qualcosa del genere, ma semplicemente è un esempio per spiegare qual è l'approccio del team.
Segnaliamo anche che Arc Raiders ha usato l'IA, come conferma Embark Studios che spiega e difende la scelta.


 
   
                        
                      
                    