Nonostante non si conosca ancora la data d'uscita, Cyberpunk 2077 è senza ombra di dubbio uno dei titoli più attesi dalla community dei giocatori.
Il nuovo progetto di CD Projekt RED è talmente ambizioso da aver stimolato lo studio a cambiare il proprio approccio allo sviluppo sotto vari punti di vista, come è stato raccontato qualche tempo fa in un'intervista esclusiva pubblicata sul magazine EDGE.
Recentemente il quest designer Patrick Mills ha rafforzato il concetto, dichiarando che CD Projekt ha intenzione di cambiare l'industria dei videogiochi e diventare un esempio per le altre aziende del settore. Questo atteggiamento non escluderà la presenza di un messaggio di valenza politica o sociale all'interno dell'opera.
"Quest'azienda si è sempre posta l'obiettivo di mostrare al resto dell'industria come fare determinate cose", spiega Mills. "Vogliamo cambiare il settore. Vogliamo dire 'possiamo fare le cose diversamente, non dobbiamo farle in questo modo. Fa parte del nostro motto: 'siamo ribelli'".
Sembra insomma che, diversamente da altri studi di sviluppo, CD Projekt non abbia paura di affrontare tematiche complesse e delicate, anche di natura politica. "Mentre altri studi negano la presenza di opinioni politiche nei loro titoli, noi affermiamo l'esatto contrario. Non è necessariamente ciò che vi aspettate, e non intendiamo parlare esattamente di quello che diremo, lo vedrete quando ci giocherete. Ma posso dirvi che Cyberpunk è estremamente attinente all'attualità. Fare finta che non sia così? Andiamo, Mike Pondsmith non ce lo avrebbe permesso. Mike sarebbe andato su tutte le furie se gli avessimo detto che questo gioco è basato solo su pettinature e pistole fighe".
Cyberpunk 2077 è in sviluppo per PC, PS4 e Xbox One. Rimaniamo in attesa di conoscere la data di lancio. Nei giorni scorsi CD Projekt ha spiegato come funzioneranno le ripercussioni delle proprie scelte all'interno del gioco.