Appena è arrivato l'annuncio del rinvio al 10 dicembre di Cyberpunk 2077, i PR e alcuni sviluppatori hanno provato a sdrammatizzare per alleggerire la situazione, comunque molto tesa viste le reazioni del pubblico. Ad esempio l'account Twitter del gioco ha ripreso alcuni vecchi messaggi che contenevano delle promesse non veritiere, per scherzarci un po' su, come quello in cui affermava che non ci sarebbero stati più rinvii. "Dite che si noterebbe se lo cancellassimo subito?" lo ha commentando scherzando.
Altre risposte sono però state più serie. Ad esempio un fan ha fatto notare come anche i PR del gioco sembrino sconvolti dall'accaduto, ottenendo una conferma ufficiale: "Naturalmente lo siamo. Questa cosa fa schifo. Chi si divertirebbe mai a deludere i fan e la sua comunità?" Un altro giocatore ha chiesto come fosse andata la loro giornata, ricevendo come risposta: "Bene, almeno fino a un'ora fa."
I numerosi ritardi di Cyberpunk 2077 hanno scatenato le reazioni degli sviluppatori stessi, come quella del quest designer Patrick K. Mills, che ha scritto, sempre su Twitter: "Anche io inizio a credere che il gioco non esista, e ci sto giocando in questo momento." Del resto pare che loro stessi abbiano scoperto del rinvio all'ultimo minuto, fatto che non deve averli resi proprio felicissimi. A svelarlo è stato Jason Schreier che ha raccontato di come il team abbia ricevuto una email interna con la notizia recapitata nello stesso momento dell'annuncio al pubblico.
Insomma, la situazione non è stata gestita proprio al meglio dai dirigenti di CD Projekt Red, che hanno colto di sorpresa tanto il pubblico quanto i loro dipendenti stessi. Speriamo che questi ventuno giorni di ritardo servano a qualcosa.